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Viaggi on the… snow

Il primo viaggio dell’anno x me è iniziato con l’arrivo della neve.

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mia mamma

Lo scorso inverno l’abbiamo schivata alla grande ma sarebbe stato troppo bello che ci fosse stato il bis. Comunque problemi zero, le catene le avevo e si sa che l’autotreno è un mezzo piuttosto sicuro in fatto di stabilità. Poi è risaputo che la A22 è una delle autostrade + attrezzate in fatto di maltempo. Ma mai come quella volta…

26 gennaio 2006

.."Parto con la BM x andare in ditta e fino al casello si andava veramente a passo d’uomo talmente impraticabile era la strada. Decido di prendere l’autostrada su consiglio del Gerry che infatti trovo molto + pulita. Prendo il camion e x un pezzo nn trovo nessuna traccia di neve sperando di nn trovarla x niente e invece via via che vado in direzione nord mi trovo l’autostrada che è un disastro. Ma dico io, com’è possibile che in zone montane nn si sia passato in precedenza con spargisale e ora neanche uno spazzaneve all’opera? Così abbandonata a quel triste destino decido di rallentare il passo e toccare il meno possibile i freni soprattutto nelle discese. Ad un certo punto mi trovo davanti un autotreno biga che andava ancora + piano di me, e mi fa al CB “scusate ma nn sono molto carico sul rimorchio e ho paura di girarmi se azzardo troppo, se volete passare…” e io “no no tranquillo, sono partita prima apposta e nn ho problemi d’orario” e quello dietro di me, anche lui con un autotreno “anch’io nn ho problemi, nn devo fare tanta strada e sono in anticipo” così tutti e 3  proseguiamo trukke trukke in questa avventura "innevata", con una dose di timore ma anche di allegria nel cominciare una piacevole chiacchierata in compagnia. Ad un certo punto una macchina Punto si mette tra noi “scusate ho il CB anch’io e se nn sono di disturbo ascoltavo la vostra chiacchierata” e io “entra pure” così ci siamo presentati a vicenda e praticamente ero con un pesarese, un siciliano e un biellese, tutti + o – nella stessa direzione ma con diverse destinazioni. “ok mi fermo a bere un caffè qui all’autogrill” fa quello con la Punto “ok ti saluto ma penso che farai ora a riprenderci” infatti nel giro di pochi minuti eccolo che torna in coda con noi. Ad un certo punto la strada si presentava + brutta, che se prima almeno le nostre gomme lasciavano la scia dell’asfalto ora solo strati bianchi… di ghiaccio. Il siciliano dietro di me : “ragazzi, mi raccomando nn fate niente, nn toccate niente, nn frenate…” Le spazzole dei tergi andavano a fatica, stanche di tutta quella neve che pareva nn finisse mai. Ma poi + si procedeva avanti e + la bufera si stava via via attenuando, finalmente si poteva scorgere le tracce di asfalto che segnava la biga davanti a me e, insomma,  il peggio, ormai, era passato!! "..

Nn ho + avuto occasione di ritrovare questi colleghi,  xò conservo un bel ricordo di questo viaggio, sofferto ma allietato  dalle nostre chiacchiere. 

Alla prox!!!

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8 Comments

  1. antognocca ha detto:

    che avventura però… 🙂

    sei una grande!

  2. FrancescoPatti ha detto:

    Rò, mi permetti una domanda da autentico ignorante in materia?…Ho visto che guidi un Daf configurato come autotreno: se avessi avuto la classica combinazione costituita da trattore e semirimorchio, pensi sarebbe stato più facile o più complicato districarsi sulla strada ghiacciata?

    Mi consentite poi di dire che racconti simili segnano tutta la distanza dalla mia poltroncina d’ufficio?…

  3. gisytruck ha detto:

    Ciao Rò… la neve è sempre un bel banco di prova per gli autisti… Complimenti!!! tornare da un viaggio di quel genere senza aver dovuto montare le catene o essersi impantanati da qualche parte è sempre una soddisfazione… ti rimane impresso; un viaggio simile l’ho affrontato alcuni anni fa: direzione Roma-pneumatici “quattro stagioni” nuovi- temperatura O°- H 03; oltrepassato il valico dove non nevicava per il troppo freddo, man mano che scendevo la nevicata si faceva intensa, prestavo attenzione e proseguivo, arrivata a Firenze sud era vera e propria bufera, i tergicristalli non riuscivano più a scaricare la neve, la cabina sembrava essere rimpicciolita, c’era neve appicicata ovunque, i mezzi in transito diminuiti quasi scomparsi… Continuavo dicendomi che non poteva essere peggio più avanti, poi non si vedevano spazzaneve, per me voleva dire che proseguendo sarebbe migliorata la situazione ;invece nel salitone di Fabro sono stata costretta a fermarmi… c’erano dei bilici intraversati e la Polizia non voleva più far proseguire nessuno… Scendo e la neve non era più di 15 cm, solo che formava uno strato compatto, la fila si stava allungando, al CB era scoppiata la guerra delle parolacce… a piedi mi avvio verso i camion che bloccavano tutti e mi rendo conto che avevano dei pneumatici “slik”, anzichè il battistrada avevano la superfice liscia, io li usavo anni prima nelle vetture da corsa, questi camion se non montavano le catene non si sarebbero mai mossi da quel punto, non prima che si fosse sciolta la neve… Provando e riprovando si erano quasi appoggiati al guard-rail di sinistra… Ho chiesto a un poliziotto se potevo provare a passare sulla destra, avevo il carico distribuito bene, pneumatici antineve (che grossa Bugia!!!) e dietro di me autisti convinti di riuscire a salire; Non era molto convinto, ma la fila dei mezzi che si allungava lo preoccupava e poi la neve aumentava… ha acconsentito a farci salire uno alla volta, parto per prima con il batticuore, ero già in salita e non potevo prendere spinta maggiore… ma ce l’ho fatta… era una motricetta che conoscevo bene, mi ha dato tante soddisfazioni…; con altri colleghi abbiamo proseguito il viaggio, a colazione alcuni mi hanno fatto i complimenti per come ero partita in salita con un 2 assi senza farlo sprofondare…

    La giornata è proseguita con 6 scarichi in centro città a Roma, dove della neve non si è vista ombra…; al rientro nel pomeriggio mi aspettavo altre tribolazioni, c’erano 8° e nessuna traccia della nevicata notturna, il paesaggio era quello di una normalissima giornata d’inverno di pieno sole… nessuno avrebbe creduto che 12 ore prima ci fosse un inferno in quel tratto… Chissà se quel collega ha aspettato che la neve scomparisse??? Chissà se è stato sanzionato per quelli che chiamare pneumatici era un offesa…Li avrà poi sostituiti??? o si è affidato alla Buena Suerte???

  4. gisytruck ha detto:

    Ciao Francesco, in attesa che Rò torni sul blog, ti rispondo io che non sono un’esperta in fatto di bilici… ma so perchè ne ho visti tantissimi intraversarsi, il semirimorchio tende a spingere il trattore chiudendosi così a L… con condizioni climatiche avverse il fenomeno si accentua… ciao e bentornato!!! gisy

  5. FrancescoPatti ha detto:

    Ragazze, scusate; ma io solo adesso mi sono accorto del caloroso benvenuto che mi avete dato nel post della gomma a terra di ironduckmoni.

    Vi ringrazio tanto….Non pensavo di meritare un’accoglienza del genere.

    Di contro mi sento io in dovere di ringraziare voi perché con i racconti che scrivete è come se riuscissi piacevolmente a viaggiare e ad essere accanto alle situazioni che vivete.

    Un saluto a tutte voi.

  6. Misteriosa ha detto:

    Eccomi quì. Anch’io ti faccio i complimenti Gisy, nn è facile manovrare un 2 assi in questi casi, ma credo che quando il mezzo che si guida sia a posto in fatto di stivaggio e di pneumatici si riesca ad affrontare meglio il disagio della neve. Prima avevo un autotreno con la combinazione contraria, motrice 2 assi corta con rimorchio 3 assi lungo e fare la Torino-Savona vuota e con la neve è stato un vero incubo. Ma questa è un’altra storia 😉 E rispondendo a Francesco… confermo quanto detto da Gisy: il bilico resta il mezzo + pericoloso sia sulla neve che sul bagnato, ho giusto pubblicato una foto di un camion di traverso qualche post fa. Cmq ci sono degli accorgimenti da osservare quando ci si trova in queste situazioni: alzare il carrello (1° asse del semirimorchio) che permette + aderenza sulla strada; e sollevare i soffietti posteriori del rimorchio, x gravare il peso del carico sulle ruote motrici, permettendo una maggiore aderenza sulla strada che aiutano a ripartire quando fermi. E naturalmente evitare manovre e frenate brusche. Sul bilico ho una leva sotto il volante che mi permette di frenare solo il semirimorchio e questo mi aiuta, ma in questi gg nn ho mai lodato così tanto l’autotreno! 🙂

  7. FrancescoPatti ha detto:

    Ciao, Rò.

    Caspita, in una sola risposta ho imparato parecchie cose che proprio non conoscevo. Non ti nascondo che mi piacerebbe addentrarmi ulteriormente negli aspetti tecnici e pratici di quanto hai descritto, ma non importa. Del resto seguire il blog mi darà di certo la possibilità di saperne pian pianino di più.

    Buona strada a tutte!

  8. antognocca ha detto:

    buon inizio settimana!!! 😉

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