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Viaggio di rientro da Giussano

 Sono passate meno di ventiquattr’ore da Giussanno, sto ancora pensando a tutte le persone che ho visto, quelle che ho conosciuto e quelle che non c’è stato modo di parlarci per niente… a pensarci adesso è volato via il fine settimana e non mi sono resa conto, infatti l’amico con cui avevo preso accordi per scendere da Milano insieme era strapronto alle 00,00 io ero ancora a salutare, con ancora il bicchierino del caffè in mano gli dico di partire che farò in modo di raggiungerli, non posso farmi aspettare non ho ancora compilato il disco, neanche sistemato il sedile,le tende… ho perso la cognizione del tempo che passava, è facile succeda, quando non vorresti lasciare la compagnia…Alla fine parto e guardo negli specchi il camion illuminato e fluorescente che mi segue, così vedo troppo tardi il dosso e metà della roba che ho sul portaoggetti finisce sul fondo dal lato a destra… una porca miseria, mi esce spontanea, la colpa è solo mia e con me stessa impreco  mentre ascolto i ragazzi sul canale 16 e li seguo a distanza, ascoltando in silenzio, ho un po’ di malinconia… ci sono stati momenti emotivamente difficili… da nodo alla gola. Ascolto ancora i miei amici, con cui in realtà questi due giorni ho trascorso pochi minuti, non condivido per intero ciò che stanno dicendo… forse non ho capito bene; ora ridono di una “signorina” in prossimità dei lavori in corso, le battute sono quelle che ti escono senza riflettere e viene da ridere anche a me… poi si preoccupano che non si avvicini troppo ai loro mezzi e fanno riferimento alla corsa delle moto e capisco che è morto un pilota, non so chi sia, ma non chiedo, non ho voglia di sentire cose tristi..quando arriviamo alla paullese le strade si dividono per il nostro piccolo convoglio, solo in due prendiamo direzione BO, saluti, saluti e raccomandazioni… Fino alla barriera ci sentiamo… in lontananza… poi solo ronzio;  da lì in poi la conversazione diventa a due, punti di vista diversi e scambi d’opinioni reciproci, diverse le idee su tante cose ma nonostante tutto abbiamo la stessa passione e la condividiamo, come la strada stanotte, come la coast to coasttristezza della mancanza del Bruno… ne parliamo per esorcizzarla… “ però essere lì, al Suo raduno e far festa era rendere omaggio a ciò a cui lui ha contribuito in buona dose a costruire e anche agli altri organizzatori sarà pesato assumere le mansioni che aveva sempre svolto lui…!!!” Facciamo altre considerazioni sul raduno, io ho cominciato a frequentarli dopo di lui e ascolto volentieri…  Veniamo interrotti da un collega che mi scambia per Mony,  c’impegnamo a girarle i saluti, lo congediamo salutandolo e proseguiamo, a chiacchierare a ping pong… osservo il camion di Giuliano a pochi metri e ne commento qualche parte, ammette di dedicargli molto tempo, quello che altri impiegano negli hobby… il suo,è il camion. Parliamo di tante conoscenze in comune, senza pettegolezzi… con la semplicità di chi vive la propria vita e ripensa a momenti passati…”Che caldo quell’anno… C’eri anche tu quella volta che… Ti ricordi questo… e quell’altro, io quella persona l’ho conosciuta così e tu? ; la velocità della nostra crociera è stabile e ci sorpassano in molti, alcuni senza preoccuparsi di stare lontani e ci spostiamo sempre noi a destra… commentando che se vogliono proprio correre, liberi di farlo però mezzo metro più in là gli costerebbe poco… è un rischio voluto e inutile. L’argomento di conversazione cambia di continuo: amici, lavoro,strada, sicurezza, controlli, camion, consegne, percorsi, associazioni, sindacati, personaggi, cani, cucina e… raduni!!!  La strada scorre sotto le nostre ruote, anche le parole scorrono come le lancette dell’orologio e s’intravede l’uscita di Mo nord, finito il discorso rispondo a quell’ultima frase, informo di essere uscita e poi saluto… chissà fra quanto tempo sarà il prossimo incontro?, non importa, l’importante che entrambi troviamo BUONA STRADA sempre !!!
 

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  1. anonimo ha detto:

    Proprio vero che le donne hanno una marcia in più(nel cuore), avete colto lo spirito di Giussano in pieno. Avete ricordato il Bruno senza venerarlo e con molto stile, cosa sempre più rara nei camionisti. Ciao Roberto.

  2. ironduckmoni ha detto:

    Ho passato due giorni felici al Coast…li mi sento a casa, in mezzo a tanti amici, a tanti sorrisi, a tante risate….è vero, mancava il Bruno, ma se guardavi bene lui era li in mezzo a noi che sorrideva sotto i baffi ogni volta che compravamo un biglietto della lotteria…gli amici non si dimenticano ma si portano nel cuore.
    Roberto: sei il Roberto che era li di fianco a noi?
    Bello il  diario  del tuo rientro Gisy, io di là non volevo più andarmene…ma alla fine ho dovuto farlo…. ciao bbye e buona strada sempre!!!

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