Archive for Ottobre, 2007

L'album degli incontri…..

L’album degli incontri …

…on the road ma non solo…

 

A volte capita….

…di incontrarsi per strada, o in un posto di carico/scarico…

in un ristorante o in un autogrill,   di passare davanti alla

casa di una collega e di fermarsi per un saluto… di darsi

appuntamento per fare la strada insieme…

…queste foto raccontano questi incontri…

 

                                                         Milly e Gisy

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Montichiari nel cuore..

Peccato per Montichiari… ci rimarrà nel cuore, ma quest’anno non è nato sotto una buona stella….

E’ dove alcune di noi si sono conosciute e hanno continuato a sentirsi e mantenere un contatto… correva l’anno 2003….

Altro appuntamento nel 2004, altre volti e altri contatti umani, alcune di noi hanno saputo cogliere il lato buono e altre no, pazienza… si poteva ritornare con tante cose da raccontarsi… fare un piccolo inventario delle cose successe in questi anni e scartare ciò che non ha prodotto niente di buono, coltivare ciò che di positivo è stato fatto; per fare ciò occorre però consapevolezza, autocritica e modestia… Queste condizioni non sono indispensabili se l’obbiettivo è starsene nel proprio guscio, lo diventano quando ti prefiggi di riunire persone(uomini o donne che siano)…, tante e tutte impegnatissime a seguire i propri impegni: affettivi, sociali, professionali…

A volte non si ha un buon raccolto nemmeno avendo seminato ad opera d’arte..

In questo caso non so chi ha seminato, quando è perchè; ma mi chiedo cosa si aspetta di raccogliere…

Scusate lo sfogo… ma conservo un bel ricordo di Montichiari, anche se non era il grande raduno del Garda… è stata una bellissima opportunità…

Gisytruck

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Torna a trovarci!!!!!

Salve … oggi giornata uggiosa come cantava Battisti in una sua bella canzone… chissà perché il bel tempo non stanca mai e invece la pioggia e l’umidità subito; invidio i micetti che se ne possono stare accoccolati sul divano a guardare le fiamme nel camino, senza muovere un muscolo… per me oggi, come per la maggior parte delle persone, giornata di lavoro e ci si deve muovere…

 

La malinconia invade pian piano la mente e si vede tutto un po’ scuro… uggioso…

 

La moka che Ironduck ha messo in bella vista mi fa pensare al caffè… una buona soluzione…

Un piccolo aiuto a far circolare un po’ d’adrenalina… e speriamo di buon umore…

 

Invitereste mai una persona che vi sta antipatica a bere un caffè con voi? Io non lo farei, il caffè per me è sacro e simbolo di simpatia, berlo con qualc’uno che non mi ispira simpatia non mi permetterebbe di gustarlo… Le frasi: ci vedremo per un caffè… appena posso vengo a bere un caffè… Vieni a bere un caffè da noi? Sono predisposizione per far nascere un rapporto d’amicizia e coltivarlo… non a caso esiste una coppa dell’amicizia, con tanti beccucci in modo che i commensali bevano dallo stesso contenitore…

 

Se si pensa al caffè sotto questo aspetto… una moka in un blog  significa… vieni a bere un caffè in ns compagnia e quindi: Torna a trovarci!!!!

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Invito per tutte… anzi tutti..

Salve alle colleghe.. non solo anche gli amici che ci vengono a trovare, lasciate un commento, solo per farci capire che stiamo andando nella direzione giusta,,, che col tempo  e a forza di leggere è venuto naturale scambiare qualche opininione con noi…

Aspetto le parole di quella ragazza che giovanissima e inesperta ha dimostrato alla famiglia e a chi non credeva in lei, che la sua non era un’ossessione, ma una passione e in meno di due mesi ha sostenuto gli esami per la patente "C", superandoli al primo colpo; posso anche aggiumgere che l’ho vista guidare e dimostrava un talento naturale, da coltivare…. e spero lo abbia fatto nei  due anni trascorsi…

Anche il racconto di una mamma che casualmente abbiamo conosciuto a un raduno, si è presentata come ex collega e ci ha fatto i complimenti per aver raccolto tanti volti di donne impegnate in questo settore; più tardi è tornata a renderci partecipi della sua storia, del suo percorso di mamma accanto a un figlio colpito da una grave malattia: lei ha ringraziato noi per essere così "toste"… eravamo impreparate a un impatto così vicino col mondo che avevamo scelto di aiutare, ci siamo commosse… siamo dure e determinate sul lavoro, ma la ns corazza è tenera e friabile come alcuni dolci del ns "ricettario" quando siamo faccia a faccia con queste realtà..Vorrei ringraziarla per le parole d’incoraggiamento che ci riserva tuttora, per l’ammirazione , la stima che ci esprime in continuazione e che è  "carburante" per proseguire il percorso….

Condividere emozioni ed esperienze… un modo per crescere insieme…

BUONA STRADA!!!  gisy

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Parole alla radio…

Ciao a tutte…avete mai parlato alla radio?, io fino a qualche mese fa per parlare alla radio intendevo: quando sentivo uscirne una cavolata, guardavo il display luminoso e brontolavo: ma cosa mi tocca sentire?, ma che stupidaggine è questa? , ma come si permettono di dire queste cose?

In seguito mi è stato chiesto di partecipare telefonicamente a trasmissioni radiofoniche, che si occupano del mondo del trasporto e anche se riluttante ho acconsentito; la paura di andare ad aggiungermi a tutti coloro che sparano cavolate è aumentata, ma ho pensato anche di poter contribuire a dare invece giuste informazioni o solamente una visione di questo mondo dal mio punto di vista… La diretta non è per niente rassicurante, include le trappole della mente contorta di chi ti pone le domande: ad esempio quanto misurano i tuoi bicipiti; oppure se esiste un legame tra cucina ed eros; come puoi tirarti fuori dall’imbarazzo, senza fare la figura dell’oca lessa,se non con una battuta spiritosa?  Io ci ho provato… ma poi ho sempre diffidato delle trasmissioni in diretta..

In altre occasioni si è registrato ed è andata meglio, l’interlocutore più interessato al mondo del trasporto, qualc’uno mi ha anche insegnato piccoli trucchi per non impappinarmi… gli argomenti di conversazione erano progetti a me cari e le parole sono venute da sole…

Così anche se ci mandano in onda ad orari impensabili per la maggior parte degli ascoltatori,  diamo disponibilità  e speriamo di comunicare al meglio ciò che sentiamo…

Uso il plurale perché ho la presunzione di rappresentare anche tutte voi che avete nel cuore camion e strade come me, che avete creduto e partecipato ai ns piccoli progetti!

“Uomini e Camion” è una trasmissione che ogni tanto c’invita e ieri sera  ci ha riservato alle 23,45 qualche minuto, per parlare di autovelox nei cassonetti, strade malridotte, enti latitanti e il ns gruppo di donne che condividono progetti; piccoli ma utili alla società.

Ho cercato di usare le parole per esprimere chiaramente il mio pensiero, mi piacerebbe nel tempo sentirlo fare anche da altre: più voci e diversi modi possono contribuire a capire meglio; ammesso che chi ascolta sia disposto ad interpretare.

Ho ritenuto importante sottolineare il discorso di continuità del ns progetto “Calendario”, perché  credo che nessuna iniziativa sia mai stata condivisa da 60 donne camioniste… un’altra piccola presunzione..

Merito… a chi ha avuto l’idea …

Stima … a chi l’ha replicato…

Complimenti… a chi ha partecipato…

Affetto… a chi l’ha apprezzato…

GRAZIE … a chi l’ha comprato…. O lo comprerà…

Personalmente non ho molta simpatia per i media, troppe volte ho constatato imprecisioni e leggerezze nel riportare le notizie, rimango dell’opinione che ci farebbe comodo la “notorietà” per permettere alle colleghe di conoscerci, allo stesso modo però darebbe l’opportunità a quel genere di persone che non ci apprezzano di dire che facciamo le cose solo per metterci in mostra…

Comiciamo col dirle tra noi le cose e costruire un percorso di scambio d’opinioni e saremo più preparate al confronto sia con i media che con chi ci guarda con il sospetto che il ns fine sia concentrare l’attenzione su di noi e non per la professionalità… ma per altro…

Non voglio insegnare niente a nessuno, solo proporre un modo per socievolizzare…

BUONA STRADA a tutte!!!!!!!

 

 

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Gisy on the radio

Ciao!!!

Ho appena ascoltato Gisy alla radio! A “Uomini e camion”,

però stasera avrebbero dovuto cambiare nome e fare “Donne e camion”visto l’argomento…! Un breve riassunto: prima hanno parlato di limiti di velocità e di autovelox nascosti nei cassonetti dei rifiuti. Poi del numero delle donne camioniste e del perché una donna sceglie questa professione. Chissà perché incuriosisce sempre sapere quante sono in Italia…(dovremmo fare un censimento),  Gisy ha detto che la maggior parte sono figlie d’arte, ma che ce ne sono anche tante che lo fanno perché  hanno passione per i camion e per il guidare. Gli ha chiesto un numero è lei ha detto sperando di non dire una cavolata che saremo un migliaio: certo se si guardano solo quelle che guidano bilici e autotreni sono molto meno ma se si tiene conto della piccola distribuzione sono tantissime. Poi le ha chiesto quando e come ha cominciato lei e di sua figlia…

E poi dei calendari che le donne camioniste fanno per beneficenza…ma qui non dico di più perché mi piacerebbe che fosse Gisy a parlarne la prossima volta che viene in questo blog a dire la sua: lei ha sempre le parole giuste per spiegare le cose belle!

Alla prossima…. buona strada!!!

 

 

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Via Mazzini

Ciao colleghe…….

Oggi dovevo consegnare in un paese in provincia di Milano….mi fermo all’inizio del suddetto dove c’è la cartina e la guardo:via Mazzini…da l’idea di essere il nome di una via del centro.. e difatti..

Cerco di memorizzare le strade…prima di una rotonda un cartello indica autocarri a destra o sinistra, dritto è vietato..imbocco a destra (avevo visto che anche da li’ ci si arrivava) e come giro c’è un cartello di divieto per i camion…ma come??!!!vado lo  stesso poi giro a sinistra e percorrendo la parallela della via principale ho perso il conto di quanti cartelli di divieto ho oltrepassato…ma avevo visto che quella strada diventava via Mazzini…..e invece no!Arrivo in fondo, per entrare in via M. dovrei fare destra e sinistra ma è troppo stretta….500m di retromarcia imbocco un’altra laterale che poi mi porta sulla strada dove troverò la via sulla destra….naturalmente vietata…ci vado lo stesso e non riesco a girare a destra nella via perché torna indietro ed è stretta… grrrrrr..l’unica soddisfazione:un cartello che indica la ditta…proseguo fino al semaforo giro a sinistra…torno alla rotonda iniziale la faccio tutta imbocco il divieto e torno al semaforo dove naturalmente è vietata la svolta a destra per i camion, ci giro lo stesso, gemelle sul marciapiede e dentro…intanto s’era fatto mezzogiorno e uscivano auto dappertutto.. arrivo alla mia via MAZZINI e finalmente riesco ad entrarci.. ho un numero civico.. che naturalmente è sbagliato, mentre passo davanti a un grosso  stabilimento non ci vedo scritto fuori il nome  che cerco e proseguo fino a uno STOP, cambia la via, allora era quello là!?! Per fortuna c’è un parcheggio sterrato davanti a una palazzina e mi giro li’…l’ultima sorpresa mentre riprendo la via Mazzini: anche da questo lato è vietato entrare con i camion (altri accessi non ce ne sono, eccezioni per il carico scarico nemmeno…).

Mi fermo di fianco al cancello e chiedo a un signore se conosce la ditta.. no, però dovrebbe essere quella nominata sul campanello, pare che la chiamano tutti con un altro nome…mi allargo per entrare e vedo nello specchietto una pattuglia di vigili urbani…la tentazione di fargli un paio di domande è stata  forte….ma se sommavo tutti i cartelli di divieto che avevo oltrepassato in quei 20 minuti mi sa che i miei 24 punti non si azzeravano ma quasi…meglio stare zitti.

L’unica cosa positiva è stata che non chiudevano per pranzo e hanno scaricato.

Adesso io mi chiedo: chi sarebbe il fesso interessato ad attraversare un paese del genere con un camion se non per andarci a scaricare? Non sarebbe meglio mettere dei cartelli che ti portano dritto agli stabilimenti senza tanti giri invece di 35 cartelli di divieto? Ma queste aziende non pagano le tasse ai comuni? E quindi non dovrebbero essere agevolate nel lavoro invece che ostacolate?

Posso capire che un camion in un paese piccolo possa dare fastidio a chi ci abita, ma se ci sono delle fabbriche ci sarà anche chi ci lavora, e il lavoro dipende dal trasporto e il trasporto si fa con i camion, e se invece che ostacolarci inutilmente ci agevolassero in questi posti con delle indicazioni forse faremmo meno danni (per fortuna non ho tirato giù nessun balcone…ma a qualcuno è capitato!) e meno avanti e indietro.

Come diceva una mia amica a fare questo lavoro ti capita sempre qualcosa di strano, qualcosa che alla gente normale non succede….per oggi è andata cosi’, spero la prossima volta di raccontare qualcosa di più bello!!

Ciao, buon weekend a tutte e buona strada sempre.

 

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Socievolizzare

Socievolizzare

Questa può essere una parola grossa, dove trovare un punto d’incontro tra le camioniste e il socievolizzare: viaggi e orari diversi, culture e provenienze, età e impegni, caratteri ed emotività: davvero tutto fa pensare non ci sia possibilità per consolidare nessun tipo di rapporto, eppure le colleghe sono tante e sempre in aumento, quindi perchè non provare a instaurare un rapporto?

Non può essere la dimensione del camion, ne la quantità dei Km percorsi, l’orario di lavoro o la zona frequentata a fare da filo conduttore, ma passione per i camion, i viaggi e più nello specifico il guidare….

Ognuna ha vissuto esperienze e situazioni particolari e confrontarsi con le altre è sempre una crescita interiore, le più presuntuose possono pensare di essere uniche, ma non è così; certo è che siamo in un mondo considerato maschile e chiunque pensa di poterci giudicare o mettere in discussione la ns professionalità.

Conoscersi non è semplice, ma incontrare una collega che ti sorride solo perchè sul parabrezza hai un simbolo che ha riconosciuto è piacevole: è una di noi!

Una collega che ha condiviso qualc’uno dei ns piccoli progetti, non so il nome, da dove viene e dove andrà, ma so che ricambierà il mio sorriso perchè per un attimo abbiamo condiviso un pensiero….CIAO e BUONA STRADA!!!

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Senza titolo 1

Socievolizzare….

Cosa può esprimere la parola "socievolizzare" se la mettiamo fra le camioniste; a prima vista niente! Ma se dal 2003 ci sono ragazze che hanno condiviso esperienze, progetti, idee, eventi e anche divertimenti; qualcosa c’entra!

Onore e merito a chi ci ha creduto dall’inizio; comprensione, ma neanche più di tanta, a chi a mollato perchè le proprie idee non erano condivise dalle altre; stima per chi si è unito in seguito;  riconoscenza per chi ha destinato parte del proprio tempo libero a questo gruppo; ammirazione per chi ha dato lezioni di determinazione e saggezza; io nel mio piccolo ho avuto l’occasione d’imparare a confrontarmi e crescere interiormente: ritengo di aver avuto una vita difficile, parlando con alcune colleghe,  mi sono resa conto che non ho il record… , sono dispiaciuta per loro, ma rincuorata.

Qual’ora si misuri una camionista per le dimensioni del camion o i km percorsi, si dimostra un limite mentale: qui vorremmo condividere la passione per i camion, indistintamente dalla marca o dagli anni di fabbricazione; scambiarci le esperienze e per quanto possibile le conoscenze;  apprezzare le colleghe per l’impegno,  non perchè guidano un "bisonte".. ; guidare il mezzo è solo una parte di questo lavoro, ci sono altre difficoltà e superarle non è facile…

Potrei parlarvi del rapporto con i titolari, con i colleghi, con i magazzinieri… chiunque si sente legittimato ad insegnarti qualcosa: fai un mestiere ritenuto da uomo e questo implica che "non lo sai fare!"… Solo la determinazione e la pazienza possono aiutarti a farti apprezzare per quello che vali. Non serve dimostrarlo e basta, devi farlo nei tempi e nei modi giusti.

Conoscere le colleghe non è semplice: ognuna ha il proprio carattere, con pregi e difetti annessi; ognuna ha combattuto la propria intima battaglia con questo mondo e magari scelto di farlo in solitudine; se sorridere non costa niente, non veder ricambiato il proprio sorriso da una collega mortifica parecchio e la prossima volta ci penserai su prima di farlo per prima.

Pensa d’incontrare una collega che però sai aver partecipato a un progetto, che sia di beneficenza o altro, che anche tu hai condiviso e il Sorriso sarà reciproco! 

BUONA STRADA!!!

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Dove siete colleghe camionare?

Ciao ragazze/colleghe!!!!

Ma dove siete? Tutte su e giù per l’Italia e anche più in là????

Io oggi ho finito presto e sono già a casa (si riparte stanotte dopo la pausa)

e cosi’ ho pensato di scrivere due righe tanto per far vedere che ci siamo…

se no poi non ci crede nessuno che è un blog di camionare!!!

Oggi è stata una giornata “stranamente” tranquilla…solo un paio di km di coda

stamattina a Carpi e poi tutto liscio liscio! Che bello se fosse sempre cosi’!

Soprattutto la tangenziale di Milano…ci sono giorni che faccio più km in coda di quelli a velocità di crociera,  poi comunque devi sempre cercare di fare tutto lo stesso e diventa pesante. Ma non sto scrivendo niente di nuovo, lo sapete già come funziona: colonne per attraversare Milano, colonne per attraversare Bologna, colonne per attraversare Venezia, colonne per attraversare…è un lungo elenco…

Poi divieti dappertutto, divieti di sorpasso, a volte in tratti in cui è incomprensibile, divieti d’accesso: ci sono ditte in cui vado che non hanno nessuna strada percorribile dai camion per raggiungerle, (non è nemmeno ammesso il carico/scarico!!!) a volte sono anche stabilimenti grossi, chiedi come mai e non sanno risponderti….divieti di sosta nelle piazzole, dicono che li han messi per la sicurezza…forse prima era meglio fare degli altri parcheggi, ci son delle notti che mi sembra di fare il tour degli autogrill per cercare un posto ed entro ed esco e non riesco a fermarmi se non dietro a qualcuno che si è fermato in mezzo perché non ce la faceva più e voleva bersi almeno un caffè e l’unico posto era la corsia di passaggio, cosi’ o fai come lui e te ne freghi (ma io non ne son capace) o te ne vai appena riparte sperando che nella prossima area di servizio ci sia posto.

Abbiamo un sacco di divieti e di obblighi e pochi diritti…..siamo l’unica categoria di lavoratori multata perché lavora un po’ di più, ci controllano anche i quarti d’ora, poi in certi posti stai li’ come un fesso ad aspettare per ore che chi di dovere si decida a venirti a caricare o scaricare. E il più delle volte senza servizi disponibili, o in cui è impossibile entrare…magari solo perché non ci sono finestre e la lampadina è bruciata da mesi….(vi potrei dare l’indirizzo!)

Stasera sono lamentosa….a volte la realtà di questo lavoro può essere brutta da raccontare. Ma non chiedetemi perché non lo cambio: non ne saprei né vorrei fare nessun altro!!

Un saluto e un augurio di Buona Strada!!!!!

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