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In rete ….da Gennaio 2008

Ho ritrovato,  un testo di gennaio 2008, scritto prima di perdere altri amici, prima di conoscere Michela e averla perduta… prima del CQC,… Prima di queste nuove norme… ma ancora molto attuale; lo riporto integrale:
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domenica, 20 gennaio 2008,01:40


Carne da macello…

 
Ciao a tutte,
vorrei parlare di un argomento spiacevole, serio e grave: non so se troverò le parole giuste…
L’argomento tornato alla ribalta, dopo la morte di 7 persone in un unico incidente nel torinese settimane fa, ieri altri due a Porto Marghera e 1 ad Ancona, i MORTI sul lavoro, una triste realtà che ci tocca molto da vicino, più di quanto ci possa sembrare… anche noi abbiamo avuto la nostra vittima in provincia di Padova, scaricando col ribaltabile ha ceduto il terreno ed è rimasto schiacciato, senza scampo e senza titoli sui giornali…  Senza nulla togliere alle vittime degli altri settori, anzi siamo solidali con tutte anche le più sconosciute,  TUTTE ingiuste!!!
Chi di voi non ha ricordi di un collega che purtroppo non guida più? Che è partito, magari salutando frettolosamente per prendere una strada senza ritorno… Purtroppo qui i numeri contano e sono a sfavore  della nostra categoria, considerata anche dall’Inail una delle più rischiose a livello d’infortunistica.  Nelle cronache i grandi titoli sono sempre: Tir Assassino – Muore schiacciato dal Camion- Maxi tamponamento causato da Tir- Nell’incidente era coinvolto un camion-  evidenziati e ben leggibili… non voglio difendere a priori nessuno, ma neanche colpevolizzare…
Avessi letto una volta sola: L’Autista non ha potuto evitare l’urto… Nonostante le manovre appropriate il camion si è scontrato… Non mi è ancora successo che in un articolo venisse messa in dubbio la colpa del conducente del camion, sempre colpevoli a priori, so che non è compito dei giornalisti stabilire le responsabilità, ma contribuiscono a far nascere il pregiudizio nei nostri confronti, come fossimo tutti incompetenti, incoscienti e indisciplinati…
Mai come nel nostro mestiere per colpa di alcuni, purtroppo neanche pochi, ne paghiamo le conseguenze tutti. Chi viene dimenticato più in fretta di un autista che ha perso la vita sull’A4?
Su un’autostrada qualunque in  un tamponamento?  In una deviazione? Nelle corsie d’immissione? Quando le cifre salgono e lo stesso Km della stessa strada appare più volte come teatro d’incidente,  quando i numeri  delle vittime,sono già alti, chi di dovere s’interroga e prende provvedimenti, mi  chiedo se non sono gli stessi che avrebbero dovuto prevedere e rendere nulle o quasi le situazioni di rischio… Mi chiedo a cosa serve una quarta corsia, in un’autostrada dove le corsie d’immissione sono lunghe poche decine di metri, non consentendo di prendere velocità e non creare rischio a chi viaggia a velocità regolare?  Un'altra domanda che mi pongo spesso, tutte le volte che vedo coinvolto  un mezzo straniero: chi controlla l’efficienza di quei mezzi , la professionalità  e le ore di guida di quegli autisti?  Non mi capita mai di vedere pattuglie che hanno fermato stranieri, a voi è successo? Ieri alle ore 14 entrando a Re si leggeva sul tabellone: Code per incidente al Km 121;  ore 19,30 entrando a Mo Nord si leggeva : 6 km di coda in aumento per incidente tra Re e Pr… erano sempre BM  quindi non sono sempre e solo i camion a fermare la circolazione… Siamo tutti sulla stessa strada, se gli automobilisti mettessero in conto che rientrare a filo di un camion, costringendolo ad inchiodare potrebbe causare una catastrofe, forse ci penserebbero su un attimo… Altro pensiero alle statali e alle provinciali, causa sorpassi azzardati, impotenti si può colpire un’auto e ferire gravemente gli occupanti…. Gli esempi sarebbero tanti, ognuno di noi ha esperienze proprie, ma l’evidenza rimane, dalla parte del torto o della ragione se a lasciarci la vita è l’autista del camion non avrà nessuna rilevanza… più o meno la considerazione della carne da macello… Dispiace venga soppressa una vita ma lo si accetta in silenzio…
Nonostante questo… Buona Strada!!!

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  1. FrankBang ha detto:

    In un settore dove ignoranza ed analfabetismo regnano indisturbati, è facile che le regole siano dettate dal capitalismo più selvaggio e se ti presti a fare il servo del padrone, è altrettanto facile diventare carne da macello.
    Il resto è volontà del destino: una volta si moriva di fame, guerre, malattie; oggi si muore di malattie, lavoro e autostrada.

  2. Diamante65 ha detto:

    In un Paese dove vige la libertà di pensiero e di parola, Qualcuno la esprime in questi termini: Nel settore dell' autotrasporto, Lo stato è complice dei padroni, dell'industria ,che si serve dell' autotrasporto, usandolo a proprio uso e consumo. Hanno azzerato il potere contrattuale  dei trasportatori con l'arma dell'offerta al ribasso. In un Paese dove la legge del mercato è indiscutibile ,lo stato moderatore dovrebbe chiedere conto alle parti, come fà un soggetto ad offrire il suo servizio ad, 80 quando le sue spese di gestioni sono 100 !!
    Uno stato che impone per legge l'orario di lavoro ai lavoratori dell'autotrasporto,dovrebbe controllare che questa venga rispettata. Quello che per i non addetti ai lavori è una semplice violazione alle norme sulla sicurezza stradale. Per chi la vive sulla propria pelle è una vera e propria emergenza sindacale.
    Un'azienda di trasporto è piu competitiva di un altra se ha a disposizione degli autisti che violino la legge sulla sicurezza stradale!!
    Lo stato ha reso possibbile tutto cio, quando ha stabilito ammente irrisorie che sanzionano queste violazioni. Una per tutte ?  Se non metto la cintura perdo 5 punti , se guido tutta la notte poi "smarrisco" il disco solo 2 !!
    All'estero è arcinoto che per violazioni simili ,si parla di migliaia di euro !
    GLI AUTISTI SONO COSTRETTI A VIOLARE LE NORME SULLA SICUREZZA STRADALE PENA LA PERDITA DEL POSTO DI LAVORO !!!!!

    LUIGI…

  3. FrankBang ha detto:

    caro collega….cosa vuoi pretendere da un governo i cui ministri si fanno pagare (a loro insaputa!!!) le case dagli imprenditori? Il buon senso dobbiamo mettercelo da soli e non ci vuole il governo per capire che lavorare troppo rovina il mercato e la salute. Prova a chiedere ad un operaio o ad un impiegato di lavorare di più e sottocosto: vedrai dove ti manda!!! Chi pecora si fa….il lupo se lo mangia!

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