La collega Vanessa!
Su You Tube ho trovato questi due short sul canale di https://www.youtube.com/@Johnnyd890/shorts
dedicati alla collega Vanessa che racconta un pò la sua vita da camionista.
Buona strada sempre!!!
Su You Tube ho trovato questi due short sul canale di https://www.youtube.com/@Johnnyd890/shorts
dedicati alla collega Vanessa che racconta un pò la sua vita da camionista.
Buona strada sempre!!!
Un video dell’evento di Lainate organizzato da MAN Truck & Bus Italia, in occasione dell’8 marzo, e dedicato alle donne camioniste!
Buona strada sempre a tutte le colleghe!!
Un’altra brutta notizia, di quelle che mettono tristezza a leggerle.
Un’autista di autobus a Torino a fine corsa si sente male e a niente servono i soccorsi e la cora in ospedale. Cosi si conclude la vita di Valeria, era al capolinea, pronta per ripartire, ma questa volta è stato l’ultimo viaggio…
Condoglianze alla famiglia da parte nostra, buona strada ovunque tu sia adesso, riposa in pace.
Il link dell’articolo:
https://www.torinotoday.it/cronaca/autista-gtt-malore-bus-infarto-valeria-piovano.html
Il testo dell’articolo:
Valeria Piovano aveva 55 anni, non era sposata e non aveva figli
Una donna di 55 anni ha perso la vita intorno alle 5,30 di questa mattina, martedì 7 gennaio, al capolinea del bus 12 in corso Vittorio Emanuele II, a Torino. È l’autista Gtt Valeria Piovano, che era a bordo di un bus della linea 12, pronta a partire per una nuova corsa.
I passeggeri e un collega hanno notato che non stava bene. Si sono avvicinati per i primi soccorsi e hanno dato l’allarme. Il malore, però, è stato fatale per la donna. È stata trasportata all’ospedale in codice rosso e, poco dopo, il suo cuore ha smesso di battere.
Gtt esprime cordoglio per la scomparsa della sua dipendente. Piovano non era sposata e non aveva figli.
Giuseppina Donarini, da 25 anni autista di autobus in provincia di Trento, racconta la sua esperienza in questo video di Rai TGR Trento.
Buona strada a Giuseppina!
Il link:
La presentazione del video:
Venticinque anni anni su e giù dall’autobus. Giuseppina Donarini è di Baselga di Pinè, ed è la prima donna autista di Trentino Trasporti, l’unica su più di 800 colleghi uomini.
Nel servizio di Linda Stroppa racconta come è cambiato il suo lavoro, e quali sono i problemi degli autisti del traporto pubblico. “Servirebbe uno stipendio più alto viste le nostre responsabilità”, dice. E intanto dal presidente di Trentino Trasporti arrivano aperture.
In un articolo di varese News di novembre 2024, la storia di Beatrice, giovane donna autista di autobus delle Autolinee Varesine.
Buona strada Beatrice!!
Il link dell’articolo:
E il testo:
Ama le curve, guidava i trattorini da piccola e, malgrado abbia un viso dolcissimo, è una tipa davvero tosta.
Beatrice, 24 anni, è la più giovane autista di Autolinee Varesine e la prima donna nel deposito extraurbano di Varese: un lavoro che, fino a poco tempo fa, sembrava tutto al maschile, ma con una tendenza che sta iniziando a cambiare anche grazie a lei.
Il viaggio di Beatrice nel mondo degli autobus è iniziato poco più di un anno fa, quando ha risposto a un annuncio per l’Academy Conducenti dell’azienda, l’esclusivo corso formativo di Autolinee Varesine (Le cui iscrizioni per l’edizione 2025 chiudono tra pochi giorni, ndr) che consente di avere un lavoro mentre si segue il corso per diventare autisti d’autobus.
«È stato mio papà a trovare l’annuncio su internet – spiega Beatrice – Io lavoravo già in un altro settore, e in fondo mi trovavo bene. Non ero perciò tanto convinta di candidarmi. Ma un cugino, che faceva questo lavoro, mi ha consigliato di provarci. E aveva ragione». La passione per la guida del resto era già presente in lei, coltivata fin da piccola, quando giocava con i trattorini: ancora ora ne conserva le foto.
Dopo l’Academy e una prima esperienza in azienda come controllore, Beatrice è diventata autista a tutti gli effetti nel giugno del 2024. Ma non è l’unica rappresentante delle donne in azienda: oltre a lei ci sono altre due ragazze di nazionalità rumena a Varese e una ragazza a Luino. Altre invece stanno completando l’Academy di quest’anno, e prenderanno servizio l’anno prossimo: una piccola rivoluzione, che sembra destinata a risultati positivi.
Anche se non è sempre facile: come racconta Beatrice, il pregiudizio verso una donna al volante di un autobus esiste. «Ho avuto qualche battibecco, in particolare con persone di una certa età che fanno battutine: ‘Ma ce l’hai la patente?’ qualcuno ha chiesto – ammette – Alcuni non prendono bene l’idea di vedere una donna alla guida di un pullman. Con i ragazzi più giovani, però, le cose vanno meglio: ogni tanto si fa vivo qualche gruppetto, ma sono più curiosi che altro».
Prima di guidare, Beatrice ha lavorato come controllore, un’esperienza che le ha insegnato molto. «È stata un’esperienza che mi ha aperto gli occhi e mi ha formato il carattere – racconta – Una volta ho trovato un passeggero con una mannaia in borsa… Sono esperienze che ti insegnano a gestire le situazioni, a non andare in panico e a comunicare. E adesso, quando mi capita di fare le multe, spesso mi ringraziano, perchè ho un modo gentile per farle. Anche se con i ragazzi delle scuole serve comunque il pugno di ferro».
Oggi Beatrice guida su una decina di linee extraurbane che partono da Varese e coprono un ampio territorio. «Il punto più lontano che raggiungo è Arona, poi guido su altre linee verso Castelseprio, Villadosia, Cairate e Cavagnano. Quando vedevo le fermate sperdute, mi chiedevo: ‘Ma davvero ci passa il pullman?’ E ora ci passo io» dice ridendo. «Villadosia è una delle mie preferite, con tutte quelle curve. Ogni viaggio è diverso, mi piacciono da matti».
Beatrice guida con attenzione, soprattutto per le persone più fragili: una capacità che ha acquisito sul campo. «So che per me un dosso è solo un sobbalzo, ma per chi è seduto dietro la sensazione può essere molto diversa. Poi mi capita di aspettare un attimo prima di accelerare dopo la fermata se vedo una persona anziana o un passeggino, do loro il tempo di sistemarsi. E una attenzione del genere non mi ha mai comunque fatta arrivare in ritardo».
Ora che guida il “pullman” Beatrice torna alle sue esperienza di ragazzina e racconta: «Mi piaceva sedermi davanti durante le gite, per vedere l’autista guidare. Non avrei mai pensato di farlo io, ma eccomi qui».
Delle persone che incontra ora dice: «Ogni tanto mi capita di incontrare ex compagni di scuola o persone che mi hanno conosciuta quando ero piccola, e alcuni colleghi che ora mi aiutano a migliorare sono stati i miei autisti da ragazzina. È bello pensare a come la vita mi abbia riportata in questo mondo».
Ho trovato questo video del 2019 che riporta un servizio di un TG regionale del Lazio.
E’ la storia di Sabrina, camionista di Amatrice, il comune tristemente noto per il terribile terremoto del 2016.
Sabrina guida un mezzo d’opera e ha trasportato anche le macerie del suo paese…
Buona visione e buona strada a Sabrina!
Un articolo dedicato alle donne camioniste e ai pregiudizi che devono ancora affrontare, ce li racconta Laura in questa intervista.
Il link dell’articolo:
https://luce.lanazione.it/lifestyle/guidare-camion-lavoro-donne-laura-broglio-na7sdlp6
Il testo:
In Italia le donne camioniste rappresentano il 6,7% dei lavoratori. Un dato poco edificante quanto a parità di genere, cui si affiancano una visione datata del settore e un’organizzazione del lavoro che non favorisce l’integrazione femminile. Lo sottolinea Laura Broglio, 32 anni, camionista dal 2015, blogger, content creator e protagonista di un episodio del podcast di Q8 Muoversi Liberamente. Laura, che vive in provincia di Rovigo, si è avvicinata a questo mondo per caso. “Ero la classica ragazza che a scuola andava bene in tutto – racconta–, quindi, spinta dalla mia famiglia, avevo scelto una formazione umanistica in attesa di avere le idee più chiare. Sono arrivata all’Università con la consapevolezza che, frequentando Lettere, nel mio futuro ci sarebbe stato il precariato. Poi, con alcuni amici appassionati di camion e motori sono andata a un raduno, salita in cabina e non ho più avuto dubbi sul mio lavoro”.
Barbara, la prima donna autista di pullman in Val d’Aosta, un’altra bella storia, tutta da ascoltare!
Buona strada Barbara!
Un altro video sempre sulle storie delle donne di Genova e sul convegno che parla dei problemi delle lavoratrici nel mondo dei trasporti.
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