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La storia di Samantha

 

 

Tra le candidate al Sabo Rosa 2024 c’è anche la collega Samantha, questa è la sua storia presa dal link ufficiale del concorso:

https://www.sabo.it/samantha-sartoni-2/

 

Questa è la sua intervista:

Samantha Sartoni

Attività: autista di camion
Residenza: Castrocaro Terme (FC)

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Il primo contatto con il mondo dei camion l’ho avuto frequentando un ragazzo che lavorava come rottamatore. Ogni tanto mi capitava di viaggiare con lui e mi sono appassionata ai mezzi pesanti. Così, nel 2019, ho deciso di prendere le patenti e di iniziare a fare il lavoro di camionista. Oggi guido un camion per un’azienda che trasporta uova, ed è un lavoro in cui bisogna stare attenti a dosare il gas, soprattutto nelle rotonde, altrimenti si fanno delle gran frittate.

La mia famiglia, che non è composta da camionisti, ha appoggiato questa mia decisione, anche se ormai credo si siano adeguati al fatto che quando mi metto in testa una cosa la faccio, come quando presi la patente della moto. A dir la verità, in quel momento, mia mamma era un po’ meno contenta. D’altro canto noi romagnoli i motori li abbiamo nel sangue.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Il Sabo Rosa l’ho scoperto l’anno scorso guardando una notizia su un giornale online. Avendo perso l’occasione di partecipare, perché era scaduto il termine per l’iscrizione, mi sono segnata il fatto di iscrivermi quest’anno.

Mi piace l’idea del Sabo Rosa, perché rivaluta l’idea delle donne in un lavoro che da sempre è considerato solo per i maschi. È un’iniziativa molto bella.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Credo occorra rivalutare il fatto che le donne non sono da meno degli uomini, in  nessun tipo di lavoro. L’unica cosa che può allontanare una donna da questo mestiere è se se la senta oppure no. Quindi faccio un appello a tutte coloro che magari non fanno le camioniste, o le autiste, perché credono che sia un lavoro “che non si può fare”. Se te la senti, provaci. Ci vuole un po’ di polso e la convinzione di riuscire.

Per il resto quando gli uomini mi vedono scendere da un camion mi guardano con rispetto. E già questo è un bel risultato.

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