E’ sera, il camion aspetta silenzioso sotto la luce del lampione vicino a casa. Esco, metto in moto e parto. Mi aspettano 350 km di asfalto nero, il solito viaggio. Ho spento il telefono stasera. E non ho acceso il baracchino. E nemmeno la radio. Ho bisogno solo di SILENZIO.
Si, questa notte voglio solo ascoltare il mio cuore battere mentre i miei occhi guardano l’asfalto scorrere sotto le gomme, mentre le mie mani accarezzano il volante e lo girano per affrontare una curva, mentre le mie dita cercano il devioluci per inserire la freccia per fare un sorpasso o abbassano di una o più tacche la levetta del rallentatore per mantenere la velocità mentre affronto una discesa.
Buio. Cosa c’è nel buio al di là del guard rail lo so perfettamente, me lo ricordo, basta che ci penso e la mia mente si riempie di sole e io vedo comparire campi e montagne con i loro colori invernali, ancora in attesa che la primavera li faccia rifiorire e porti un po’ di allegria.
Penso. Penso tante cose. I miei pensieri si accavallano. Troppe cose sono state dette ultimamente. Fiumi di parole. Ognuno ha detto la sua. Giustamente? Me lo domando.
In un mondo in cui tutti gridano avevo provato a “sussurrare” i miei pensieri… Ma se sussurri nessuno ti sente…le tue parole rimangono coperte dalle altre voci. Allora ho provato ad alzare il tono della mia voce, a portarlo a una frequenza d’onda “normale”, ma anche cosi non è servito. C’era sempre qualcuno che parlava più forte…
Grida!! Grida, mi sono detta, ho cacciato un paio di urli, ma a cosa è servito? Le mie grida si sono confuse in mezzo a tutte le altre grida, in dissonanza con un coro di voci che urlavano rabbie di tutti i generi. Mi sono spaventata. Cosa stavo facendo? No, non voglio essere cosi. Non voglio far parte di una coro che grida. Preferisco il silenzio della notte e dell’asfalto nero. Preferisco il piacere delle emozioni, preferisco ascoltare la voce di un amico che mi tiene compagnia mentre il motore canta sotto di me e mi ricorda che questa è la vita che ho scelto, con le sue difficoltà, i suoi problemi, le paure, ma anche tante soddisfazioni. Preferisco ascoltare le ragioni del cuore e lasciare la rabbia agli altri. Non porta mai a nulla di buono.

Come diceva Gandhi:
“Noi abbiamo due occhi e due orecchie, ma una lingua soltanto…
Dovremmo imparare a parlare la metà di quello che vediamo e la metà di quello che sentiamo. “
BUONA STRADA A TUTTI, SEMPRE….
Ieri sera ho “vinto” un viaggio premio per la toscana….
Sono appena tornata…
E’ stato un viaggio movimentato….decisamente, tanti incontri e “sorprese”…ma come si dice, tutto è bene quel che finisce bene…
Al ritorno mi sono fermata a spezzare le ore all’area di servizio di Fiorenzuola. Ho notato un libro su uno scaffale, un libro di AFORISMI, adoro gli aforismi, perché in poche parole contengono tante risposte alle domande che uno si pone di volta in volta nella vita.
Oggi ho trovato questa risposta (il libro me lo sono comprato, come premio personale…):
“CIO’ CHE NON VORRESTI PER TE NON VOLERLO PER IL PROSSIMO.
QUESTA E’ TUTTA LA LEGGE, IL RESTO SOLO COMMENTI.”
– Talmud –

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