Pistaaa! arriva un convoglio di camion a portare sorrisi! proprio così, sabato 1 aprile si terrà il “NONNO TRUCK” ovvero una giornata organizzata dai Truck River dove i mezzi partecipanti marceranno alla volta dei centri anziani del Comune di Tezze sul Brenta (Vicenza).
Bellissima iniziativa quella del Truck River di Tezze sul Brenta! alla vigilia di Natale Andrea Boseggia insieme ad altri ragazzi dell’associazione, tutti vestiti da Babbo Natale, hanno sfilato con i loro camion per portare i doni ai bambini ricoverati al reparto pediatria dell’Ospedale San Bassiano. Sempre bello poter regalare un momento di gioia che emoziona non solo chi lo riceve ma anche chi lo dona. Bravissimi ragazzi continuate così!
Sabato scorso siamo andati a vedere i camion storici a Pinerolo, in una delle tappe del percorso del Raduno di Pomaretto (dove poi ci siamo fermati per la cena).
Abbiamo aspettato l’arrivo dei vecchi mezzi nella piazza centrale, è sempre uno spettacolo vederli in movimento, risvegliano ricordi d’infanzia e di gioventù, le forme, i colori vivaci, il “profumo di nafta”, il rombo dei motori, c’era di tutto, dagli autotreni quattro e quattro, agli OM con i nomi di animali, da pezzi veramente “storici” ai Turbostar – ebbene si, ormai sono d’epoca anche loro! – vecchi baffi, qualche corriera e dei pezzi più unici che rari…
Vi posto qualche foto scattata nella piazza:
Fiat 643 N
Fiat 684 N
Fiat 690 N 1 – 4 assi Perlini
Il bellissimo Fiat 691 di Giulio Brignole da Genova! Quante volte l’ho visto per strada!
Fiat 180 NC
Fiat 130 e Fiat 170
Ford Transcontinental e OM Tigre
Fiat 682 N2 e OM 150
Un vecchissimo OM Taurus autotreno!
Quando ci lamentiamo delle nostre cabine, proviamo a immaginare cosa voleva dire viaggiare in queste di cabine! Onore a quegli autisti!
Il triangolo sopra la cabina: quando era illuminato di notte indicava che il camion trainava un rimorchio.
Questa targhetta, che veniva apposta sulla sponda posteriore dei camion, era dedicata ai ciclisti che avevano l’abitudine di farsi trainare…col pericolo che ne derivava...
Il TurboStar di Matteo con cui ho scambiato quattro chiacchiere e che saluto!
Un altro Fiat 691 e un OM 180
Beppe sorridente davanti al suo Transcontinental!
La collega Luciana, conosciuta al raduno, col suo Turbostar!
Da Pinerolo abbiamo seguito il convoglio fino a Pomaretto dove poi si sono parcheggiati per la notte, la cosa bella è stato vedere la gente lungo la strada che salutava festosa il passaggio dei camion!
Il parcheggio a Pomaretto
L’amico Marvin, grande appassionato di mezzi d’epoca , che ha un bellissimo canale su You tube con video dedicati ai vecchi camion, restaurati e non, ai raduni e alle varie manifestazioni e tante altre cose ancora!
Domenica scorsa siamo andati a fare un giro al raduno che si svolgeva nella piazza del mercato di Castellanza, purtroppo l’ho saputo tardi e non ho potuto segnalarvelo.
Abbiamo girato tra i camion disposti a cerchio intorno alla piazza, incontrato alcuni amici di vecchia data, fatto quattro chiacchiere cercando un pò di ombra visto il sole cocente della domenica pomeriggio!
E naturalmente ho scattato un pò di foto! Ve ne posto qualcuna:
Girando tra le bancarelle della Mostra scambio auto, moto, bici d’epoca a Busto Arsizio, mi sono imbattuta in questo libricino.
Sono circa 250 pagine… un testo “per prepararsi all’esame di Conduttori di autocarri Diesel”.
Anno 1942…ho iniziato a leggerlo, credo che mi ci vorrà parecchio perchè è abbastanza tecnico però è un pezzo di storia dell’autotrasporto!
Praticamente risale agli anni in cui fu realizzato “Fari nella nebbia”, il primo film sui camionisti girato in Italia.
Anche allora c’era da studiare!
Ho pubblicato la foto della copertina su YT, e con mio grande piacere un amico mi ha lasciato questo bellissimo commento “storico”! Gli ho chiesto il permesso di pubblicarlo anche qui per condividerlo con tutti voi:
“Ciao Monica, è bello rivederti, se tu dovessi vedere il mio volto ora, noteresti un sorriso di gioia che non finisce più e a dire il vero sono anche un poco emozionato. Questo libro? No direi documento storico, libro è poco. Mi ricorda i racconti di Domenico mio ex collega di lavoro quando negli anni “70” a me ventenne raccontava quando nel “45” per andare a Napoli da Bologna con il 3RO e un piccolo rimorchio impiegava 3 giorni lui e un altro conducente lungo strade ancora bombardate, e assieme alle strade anche qualche ponte, seguendo a volte itinerari.alternativi o passaggio di guadi, salite a meno di 5 orari, prima ridotta, e in discesa freno motore, marce basse per non perdere il controllo del camion, utilizzo dei freni con criteri di prudenza e saggezza per non scaldare troppo i tamburi e prepararsi ad una triste fine. In Africa durante la guerra era capace di smontare il motore mentre erano in viaggio. La dinastia dei camionisti se ne guardiamo la storia, i singoli fatti da loro vissuti, è una dinastia di grandi personaggi, che davanti alle difficoltà non si sono mai arresi, semmai combattendo in silenzio la loro battaglia. Domenico mi raccontava che fra di loro a quei tempi bastava una parola, osservare in silenzio per capire, ascoltando chi chiedeva aiuto, una vita fatta di fatiche, imprevisti, dove in certi momenti una decisione presa al momento poteva risultare fondamentale e solutiva. Poi la neve, il ghiaccio, grosse catene che usate inappropriatamente a pieno carico potevano recare anche grossi danni, attese prima che le strade potessero essere percorribili, ecco cosa raccontava Domenico di quegli anni lontani mentre ricordava il suo camion che lentamente saliva lungo la Futa-Raticosa! Sonno, stanchezza, caldo, freddo, e poi? A destinazione scaricare le merci a braccia con l’aiuto quando vi erano, di qualche facchino locale. La nostra storia in parte è anche questa, non dimentichiamo questi eroi della strada che spesso l’intelligenza ha permesso di superare grosse problematiche. Domani ti dirò che sarò in strada pure io, andrò in Puglia per una breve vacanza, e in autostrada e non solo sono abituato ad usare le segnalazioni laterali con tempestività che ritengo una forma di educazione nei confronti del mio prossimo, anche se ultimamente mi hanno comunicato che le “frecce” sono cose da pellerossa e non da utenti stradali. Mah!!! Tuttavia ti auguro una buona settimana, e ti ringrazio abbracciandoti per aver risvegliato in me una serie di ricordi che pensavo fossero andati perduti. Buona strada e occhio vivo sempre Mario. Da Bologna”
vi segnalo il camionraduno di solidarietà questo weekend 18-19/06 a Montegrotto Terme (PD) .
Siamo alla 2^ edizione dell’evento creato a scopo benefico e dedicato a due bambini con gravi problemi di salute. Grazie al contributo di chi vorrà partecipare sarà possibile aiutare ad affrontare le cure costose per affrontare la loro vita. Un plauso agli organizzatori
Scrivo questo post per dare l’ultimo saluto a Franco, il caro papà della nostra collega Cristina.
Li ho conosciuti grazie a Youtube ed è nata una bella amicizia, loro venivano insieme al raduno del Coast to coast a Giussano e ad altre manifestazioni… lei ha partecipato alla creazione del nostro libro.
Io andavo a trovarli a casa loro ed era sempre bello passare i pomeriggi a chiacchierare nel piazzale, in mezzo ai loro camion… erano ore di serenità per me, ma il cerchio della vita prima o poi si chiude, e cosi stamattina sono andata a dare l’ultimo saluto a Franco e ad ascoltare Cristina. C’è sempre un velo di tristezza quando una persona cara ci lascia, anche quando sappiamo che cosi non soffrirà più, rimane un vuoto che ci sembra incolmabile…ma, come c’è scritto sull’immaginetta di commiato a Franco, “Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta“, e io credo sia vero, io credo che chi l’ha conosciuto di persona porterà sempre dentro di se il ricordo di una persona speciale.
Voglio salutarlo cosi, con un “Buona strada, qualunque essa sia adesso” e con questa poesia di Sant’Agostino che dedico a Cristina con un forte abbraccio!
SANT’AGOSTINO: “La morte non è niente…”
La morte non è niente. Sonosolamente passato dall’altraparte:ècomefossinascostonella stanzaaccanto. Io sono sempre io e tu seisempre tu.
Quello che eravamoprima l’uno per l’altro lo siamoancora. Chiamami con il nome chemi hai sempre dato, che ti èfamiliare; parlami nello stessomodo affettuoso che hai sempreusato.
Non cambiare tono di voce,non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quelloche ci faceva ridere,diquellepiccolecosechetantoci piacevanoquando eravamo insieme. Prega,sorridi, pensami! Il mio nome siasempre la parola familiare di prima:pronuncialosenzalaminimatraccia d’ombra o di tristezza. La nostra vitaconserva tutto il significato che hasempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non sispezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano,sonodall’altraparte,propriodietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore,neritroverailatenerezzapurificata. Asciuga le tue lacrime e nonpiangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
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...un gruppo di amiche/colleghe camioniste che hanno deciso di viaggiare anche in rete! ...e di trovarsi in questo "Truckstop" x condividere la propria passione x il camion!
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