Tra pochi giorni è la “Festa della donna” e il rito si ripete. Già in tanti si stanno riempiendo la bocca di slogan (le donne guadagnano meno degli uomini, le donne devono abbandonare il lavoro per i figli, ecc), parlano di diritti, di parità, di rispetto… Ma poi? Nella vita reale quanto è difficile cambiare la mentalità delle persone,eliminare gli stereotipi e i pregiudizi?
Forse basterebbe fare un passo alla volta, rendere normale quello che ancora è diverso…
LA STORIA DI JANINA
Janina è una bellissima ragazza svizzera. Di professione fa la modella e la camionista, ma non solo, è anche titolare di un’impresa di autotrasporto con sede a Basilea.
Ho trovato diversi articoli su di lei, è già da qualche anno che fa notizia, che è sulla “cresta dell’onda”. Perché il punto è sempre quello: “fa strano”!
E se, come già ben sappiamo , fa ancora strano vedere una donna alla guida di un camion, di più lo è se al volante c’è un bellissima donna. Il pensiero di molti è “Ma chi glielo fa fare con un fisico cosi, poteva continuare a fare SOLO la modella!” E invece… invece Janina ha voluto inseguire il suo sogno di bambina ed è riuscita a realizzarlo.
Di seguito vi metto qualche link, la maggior parte degli articoli sono in tedesco, ma c’è qualcosa anche in italiano.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata vedere che lei nella sua azienda ha voluto come autisti solo donne!
E sapere che la sua è stata una scelta consapevole anche se controcorrente, perché il settore, anche se in lenta evoluzione, resta perlopiù dominato dagli uomini.
Un passo alla volta, piano piano, per riuscire ad abbattere gli stereotipi (anche quello delle donne al volante!) il cammino è ancora lungo, ma se per prime ci credono le donne, forse siamo sulla buona strada!
Grazie Janina e buona strada sempre a tutte le lady truck driver!
Questo articolo me l’ha segnalato un amico, è la storia di una collega, Valentina, che ha deciso di cambiare strada: è scesa dal camion e ha realizzato il suo sogno, aprire un bar tutto suo!
Le facciamo i nostri migliori auguri di “buona strada” per la sua nuova avventura lavorativa!
“Sfido la crisi con il mio nuovo bar “: impresa al femminile a Saronno
Domenica Valentina Beretta inaugurerà la caffetteria: “Incosciente? Ho fiducia nel futuro”
di SARA GIUDICI
Saronno (Varese), 11 dicembre 2020 – In un momento in cui tante saracinesche si abbassano con la prospettiva di non alzarsi più c’è chi come la cerianese Valentina Beretta trova il coraggio di aprire una nuova attività. Una nuova commerciante saronnese davvero temeraria, se si considera che aveva deciso di aprire, anche solo in modalità asporto, durante il parziale lockdown della zona arancione. In realtà anche in questo caso la fortuna ha aiutato gli audaci, visto che l’arrivo della zona gialla permetterà alla nuova barista di servire caffè e brioche ai tavoli del proprio locale a partire da domenica.
Ma facciamo un passo indietro. Valentina Beretta ha 36 anni, è madre di due figli di 18 e 3 anni e per anni ha lavorato come autista di camion per un’azienda. “Avere un mio bar è sempre stato il mio desiderio – ha spiegato –. E nei mesi scorsi ho avuto modo di riflettere, di pensarci bene, alla fine dell’estate ho deciso che era arrivato il momento e ho acquistato il locale dai precedenti proprietari che, purtroppo per loro, non ce la facevano più, dando fondo a tutti i miei risparmi”.
Il bar di Valentina si chiama “Caffetteria La Vale” e si trova in via Miola a metà strada tra il centro e la Cassina Ferrara. Uno spazio che ha cambiato proprietà diverse volte e che la 36enne ha completamente rinnovato. Si era organizzata per aprire solo con l’asporto, come previsto per i bar in zona arancione: “In realtà avevo programmato di aprire sabato, ma quando ho saputo che la Lombardia diventava zona gialla, ho posticipato a domenica, un modo per festeggiare la fine di un altro brutto momento, anche se non possiamo certo dimenticare il dramma che tante persone hanno vissuto e stanno vivendo”.
Insomma il cambio di modalità non ha preoccupato Valentina Beretta che ha terminato di allestire gli interni in modo da “far accomodare i clienti, non più di 4 per tavolo e ben distanziatì“. Valentina, che ha scelto Saronno per il grande passaggio, è consapevole di aver fatto una scelta decisamente controcorrente e temeraria: “Lo so che ci vuole coraggio, in tanti mi hanno detto “sei un’incosciente“, ma c’è anche chi mi ha fatto i complimenti definendomi addirittura una eroina”. Il suo segreto è proprio quello di guardare avanti con speranza: “Io sono una donna che ha sempre pensato in positivo, voglio avere fiducia e spero di darne agli altri, anche a chi è stato colpito e teme di non risollevarsi: coraggio, ne usciremo”.
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