Posts Tagged "camionare pazzerelle"

BUON COMPLEANNO !!! – 1

Ciao Lady
come non fare gli AUGURI a Cintya, una Lady che suscita simpatia da lontano, solo sorridendo… ha una grande passione per i camion … ma anche per l'ITALIA…
Cintya
AUGURI & Tanta BUONA STRADA!!!

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Camionisti & cronaca…

Ciao Lady
le cronache sono sempre volte ai camionisti con pregiudizi o comunque con toni accusatori, a priori… una volta ho letto:" Il mezzo pesante non ha lasciato scampo…", avevo visto i mezzi passando pochi minuti dopo l'incidente il giorno prima, si trattava di un furgone e un Suv… sinceramente non saprei dire quale fosse quello pesante.., non voglio ripetere ancora: Tir assassino, camion killer, ecc ecc; almeno non oggi…
ho incontrato alcune buone notizie… e le vorrei condividere… così… controcorrente, perchè nessuno da mai risalto a queste notizie…

http://stradafacendo.tgcom.it/wpmu/2011/01/29/camionista-salva-un-bimbo-di-due-anni-abbandonato-sulla-strada/
 
http://www.recsando.it/rassegnastampa/articolo.asp?p=3077908
 
http://stradafacendo.tgcom.it/wpmu/2010/11/08/e-il-camionista-si-fece-strada-anche-a-chi-vuol-essere-milionario/
 
http://www.camionistionline.com/viewtopic.php?f=12&t=1080
 
http://www.repubblica.it/online/cronaca/frejus/eroe/eroe.html

BUONASTRADA A TUTTE/I!!!
scania fabio 
 
 
 
 
 

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On the road..

Ciao Lady

un collega ha realizzato diversi video, a mio parere molto belli e non solo mio visto le visualizzazioni in crescita…; propongo questo, dopo averlo "rubato" da un altro blog… un viaggio normale, come quelli che migliaia di noi fanno tutti i giorni, cogliendo quegli aspetti che chi non ha passione non riuscirà mai a vedere, non esistono lenti per togliere questa cecità… non esiste cura per l'aridità d'animo o peggio ancora, per l'invidia.

Complimenti  ECCCEZIONALE e a chi sa guardare e trasmettere queste emozioni e…

BUONA STRADA Sempre!!!

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Donne & Camion

Ciao Lady
questo è il titolo della nostra mostra fotografica, negli anni ha riunito diverse donne in un unico progetto, donne con un camion nel cuore, ma madri, mogli, sorelle,figlie e amiche degli uomini… senza la presunzione di essere migliori, solo compagne sul lavoro e nella vita, per condividere sentimenti, amore, amicizia e non essere bambole per allietare i giochi o i vizi di qualcuno, come questa società ci propone ora…
è un discorso che abbiamo già affrontato diverse volte, non siamo wonder woman e non aspiriamo ad esserlo; siamo persone normali come le donne e gli uomini che incontriamo lungo il nostro percorso, pardon quasi tutti, e siamo allibite da come la figura femminile venga considerata "carne" a tutti i livelli… sorridendo ripenso alle diattribe col parroco di provincia della mia adolescenza sulla "carne" e la sua mercificazione… al Prof di religione con cui intavolavo, assieme ai compagni di classe, lunghe discussioni sulla morale e l'immorale… sorrido anche ora pensando che si staranno rivoltando nella tomba guardando i cambiamenti di questi decenni… Un sorriso amaro, perchè se neanche il Ministro, anzi Ministra alle PARI OPPORTUNITA' s'indigna e muove neanche una frase in questo senso… allora è ben poca cosa che noi, camioniste per professione veniamo "pesate e misurate" anzichè guardate per lavoratrici che svolgono le loro mansioni con determinazione ed impegno. Quando finirà tutto questo? Se non ora, QUANDO?

BUONA STRADA a Tutte le Donne & agli Uomini loro Amici!!!

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Camioniste & Blog

Ciao Lady

il web da spazio a chiunque voglia esprimere le proprie idee; esistono milioni di blog e navigando ne ho trovato uno di una studentessa che s'intitola;" Volevo fare la principessa" e fino a qui potrebbe essere uno dei tanti, poi la mia attenzione cade sul sottotitolo: Diario di una camionista senza morale"; chissà come lei immagina le donne che guidano i camion? Chissà cosa pensa? Mi fa sorridere, parla di esami e incomprensioni con i genitori… è stato un bell'incontro, anche a casa nostra si respira aria d'esami e lei potrebbe essere coetanea di Romy. Chissà come le è venuto in mente questo titolo? Siccome è appassionata di cucina forse parteciperà volentieri alla quarta edizione del ricettario:"Non solo camioniste!"…

Diario di una camionista priva di morale..

Non solo camionista

perennemente cicciona.

(a dire della madre) un maschio mancato.

quotidianamente scassa-minchia,isterica ed irritante.

maledettamente cretina (e sexy!ahah).

soggettivamente bella e secchiona.

obbbbbiettivamente idiota.

mangiatrice di libri.

fabbricante di borse e cazzate.

forchettara doc.

rosicona all’ennesima potenza.

migliore amica della sfiga.

nipote di riferimento(bha).

regista di gran bei film mentali.ansiosa.

agenda-dipendente.

mamma all’occorrenza.

troppo colorata.ripetitiva e rincoglionita.

severa col mondo ma ”tranqui” con suo cervello.

orfana di coscienza e morale per brevi periodi.

cuoca improvvisata.blog dipendente.

sempre e comunque contro il sistema

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Camion & Torte

Questa torta appare sul sito di un pasticciere molto noto e il testo che la descrive include un chiaro messaggio:

"Addolcirgli un attimo!
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Buonastrada a camionisti/e & Pasticcieri/e!!

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Camion & racconti

Coincidenze
Voi sapete cosa sono le coincidenze. Quell’accadere di fatti così straordinario da sembrare programmato da una mente invisibile. Alcuni credono che tutto capiti per caso, altri lo chiamano destino.
Vi racconterò qualcosa che mi è capitato e lascerò che siate a voi a trarre le conclusioni.
 
C’è una strada che scende verso la città e che io percorro tutti i giorni per andare a lavorare. Tempo fa, si poteva ancora vedere tra i grandi palazzi di vetro e cemento, come se fosse stata dimenticata dal tempo e dagli uomini, una graziosa villetta dai muri rosa pallido. Attorno si stendeva un giardino in verità piuttosto trascurato e, in un angolo, proprio vicino alla strada, si ergeva un grande pino verde scuro. Un albero molto alto con una forma perfetta, da abete natalizio.
 
Penso che quel pino sia stato in gioventù proprio un albero di natale: mi piace immaginare che tanto tempo fa, nei primi giorni di gennaio, un papà che viveva in quella villetta, si sia recato in giardino e abbia piantato quell’albero, dandogli – dopo le festa e le decorazioni – una nuova vita.
 
In quel lontano giorno, la città sembrava ancora lontana e la strada forse era stretta e  tranquilla. Attorno c’erano campi, cascine e altre villette con i balconi stretti, i tetti a punta e i cancelli di ferro battuto.
 
Poi, come è normale, il tempo è passato, i padroni sono morti o partiti, forse hanno lasciato la casa in eredità a figli che abitavano lontano e che l’hanno venduta. Tutto questo lo immagino, ma c’è qualcosa che so per certo: la città, come l’albero, è cresciuta, le stradine sono diventate strade asfaltate a più corsie, le villette hanno lasciato il posto ad alti palazzi con uffici, centri commerciali e appartamenti.
 
Così io passavo ogni giorno in automobile  e vedevo quella villetta dall’aria abbandonata, le persiane chiuse e le erbacce che invadevano il giardino. Tutto attorno, come giganti, si ergevano i nuovi palazzi e il sole faceva ormai fatica ad arrivare fino alle aiuole incolte. Però sull’angolo del giardino c’era sempre, maestoso e fiero, il grande pino verde scuro.
 
Un giorno infine è successo l’inevitabile: ruspe, scavatrici e gru hanno attaccato la villetta, mentre tutt’attorno gli operai ergevano una palizzata di legno. La villa è ben presto sparita e, nelle settimane che seguirono, vidi che era stato scavato un grande buco.
Per diversi mesi, passando ho visto sorgere i muri, arrivare le betoniere con il cemento, i camion con le finestre, gli elettricisti, i pittori e tutti gli altri artigiani che servono a costruire un palazzo.
 
Il pino però sopravviveva. Avevano costruito la baracca di cantiere – dove gli operai vanno a mezzogiorno a mangiare e l’architetto stende i suoi piani – proprio a ridosso del tronco e per farlo avevano tagliato tutti i rami bassi, così ora l’albero non aveva più una bella forma. Però c’era!
 
Il cantiere finì e il palazzo si popolò di famiglie.  Alla mattina vedevo dei bambini aspettare l’autobus sul marciapiede sotto i rami del grande pino.
Nessuno dei suoi vecchi abitanti avrebbe riconosciuto il giardino o il posto: invece del cancello di ferro c’erano le grandi porte dei garage, invece del giardino una specie di piazzola di cemento con un’altalena e un fazzoletto di prato. Ma l’albero era sempre lì!
 
Tutto finì un giorno di gennaio, proprio l’anno scorso.
Aveva nevicato un poco e poi era arrivato un grande freddo. La strada che scendeva in città era gelata e lucida come una lastra di vetro.
 
I bambini del palazzo si erano radunati attorno all’altalena e giocavano ridendo con la neve gelata.
 
Un grosso camion giunse in cima alla strada e iniziò a scendere. L’autista si accorse subito di quello che stava accadendo e iniziò a suonare a distesa il clacson. Le ruote slittavano sul ghiaccio e lui non poteva ormai più né sterzare, né frenare. Come un incubo al rallentatore il pesante veicolo scendeva di traverso tra gli sguardi impauriti dei passanti. Salì sul marciapiede, sobbalzò e continuò lungo la discesa.
 
I bambini sentirono quel suono freddo come una sirena e si voltarono: impietriti guardarono senza potersi muovere il camion scendere verso di loro. Videro distintamente la faccia terrorizzata dell’autista che si preparava all’urto.
 
Ci fu un grande crack, boom, crash… e poi il silenzio.
Alcuni passanti accorsero mentre altra gente si sporgeva da finestre e balconi.
 
L’autista scese illeso dal camion, pallido come un lenzuolo, i bambini iniziarono a piangere per la paura mentre i genitori accorsi li abbracciavano. Tra di loro rimase il camion, avvolto come uno straccio attorno al grande pino. L’albero era inclinato, con metà delle radici che uscivano dalla terra e il tronco spaccato. Tutto intorno c’era un tappeto di ramoscelli, pigne e aghi.
 
l’albero ora non c`è più. Hanno dovuto tagliarlo e forse c’è anche più sole sull’altalena. Io passo la mattina e penso al destino. Sì, penso a tutti quelli che avrebbero potuto abbatterlo, com’era logico, nei tanti anni della sua esistenza. E che non l’hanno fatto. Chissà perché.
 
Forse perché, in quel giorno di gennaio, doveva essere lì, tra il camion e i bambini, tra l’autista e i rimorsi, tra i genitori e il lutto.
 
Il giorno dopo alcuni passanti, spostando con il piede qualche pigna rimasta, dicevano:
“Pensa che fortuna!
 
“Sì, e che coincidenza: l’unico albero lungo tutta la strada.

61756_1574942024174_1554272634_1454268_7032198_nQuesto è un racconto che ho trovato in rete, è un semplice e con un lieto fine, tranne per l'albero… il camion, non è diventato il "mostro" grazie alla presenza dell'abete… 
Buona Strada a Tutte/i!!!

 

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Facebook

Ciao a tutte
 

è da qualche tempo che abbiamo inserito il nostro gruppo anche su facebook trovando molti consensi tant'è vero che abbiamo superato i 1000 iscritti. Si può aggiungere foto, video e lasciare un commento, oltre a ricevere periodicamente una notifica via messaggio sui raduni del weekend. Ma lo scopo principale del profilo su fb è un altro  modo per farci conoscere e stringere amicizie soprattutto con ragazze autiste che vogliono far parte del gruppo e partecipare alle relative iniziative a scopo benefico. Ecco il link del gruppo via fb: http://www.facebook.com/group.php?gid=52675660348&v=photos&ref=ts#!/group.php?gid=52675660348 

Altra cosa interessante è l'aver scoperto altri gruppi di donne camioniste estere come il gruppo di "Convoy for a cure" fondato da Rachèle Champagne in Canada. Il sito ufficiale è  http://www.convoyforacure.com e il gruppo su fb http://www.facebook.com/group.php?gid=52675660348&v=photos&ref=ts#!/group.php?gid=32208227212  Si tratta di un evento al quale ogni anno partecipano numerose camioniste ovvero una sfilata organizzata per la raccolta fondi per la  Canadian Breast Cancer Foundation  l'Associazione per la lotta al tumore in Canada. La prima edizione svoltasi il 18 ottobre 2008  Ontario vide ben 29 camioniste sfilare per ben 62 km che grazie agli sponsor riuscirono a raccogliere 15.000 dollari. Da quella semplice idea di Rachèle, il "Convoi vers la guèrison" ebbe tale successo che divenne un evento annuale; infatti l'anno successivo si replicò a Ontario ma anche ad Alberta, Texas e New Brunswick, 4 convogli che portarono ben 93.000 dollari. La terza edizione ebbe altrettanto successo e avendo coinvolto altre province e stati lo si voleva portare a livello internazionale, tanto che una delle organizzatrici, Joanne Millen, mi contattò via fb giusto un anno fa:

  "Hello Rosa.. My name is Joanne Millen from Canada,also a fellow truck driver! I'm part of the convoy for a cure family, this is a all female convoy running in the month of October celebrating the roll women play in the trucking industry, and raising funds for Breast Cancer Awareness. We have 4 convoys running here and our sisters south of the border in the USA in Texas had their 1st convoy in 2009. I was wondering if you would want to get on board with the convoy family and have your own convoy running there,its a great way to get the gals together and raise funds for Breast Cancer in your area. If your interested let me no, we can help you with how we have been running our convoys and make this truly a International event for the ladies!! Take care and be safe!! Kind Regards Joanne ;o) "

 Era molto interessante, l'idea mi piaceva tantissimo, ma si doveva fare i conti con la realtà, perchè da noi gli sponsor non sono molto disponibili a contribuire e con la crisi che galoppa i raduni sono sempre più scarsi di partecipanti. A malincuore le spiegai i nostri problemi, ma le dissi anche di restare in contatto, non si sa mai che in futuro e quindi in tempi migliori  si riesca ad organizzare il primo convoglio in Italia!

Ringrazio a queste colleghe di avermi contattata e auguro loro di continuare per questa buona strada, la strada verso la guarigione!
E oE

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Camion & Compagni di viaggio

Ciao Lady

questo video realizzato da un collega lo dedico a tutte le Lady e i colleghi che hanno un compagno di viaggio a bordo, ne ho conosciuti diversi e molti non sarebbero disposti a rinunciarvi.. si prendono cura di loro in cambio solo d'affetto.  

BUONA STRADA Sempre!!! 

 gisy

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Incontri on the road – 7

Incontri on the roadArriva un sms…è la Tania! "domani sono a Bolzano!!!" bene allora la verticale è d'obbligo!!!  ci organizziamo con l'orario e posto di ritrovo, infatti appena terminate le consegne mi porto al parcheggio dove stava facendo le ore. Mi affianco al suo eurocargo, approfitto anch'io a riposare e all'ora "X" ecco che  apriamo il sipIncontri on the roadario x andare a fare colazione. Ora in zona industriale hanno aperto un distributore agip con bar e ristorante self service a mezzogiorno, era quello che ci voleva. Facciamo due passi e ci dirigiamo subito al bagno a darci una sistemata, ma con quelle occhiaie lì…  la buttiamo sul ridere che è meglio!!! facciamo colazione e una bella chiacchierata sulle ultime news, il gruppo, il lavoro, amici… ma il tempo è sempre poco, e in fase di rientro riusciamo a fare un tratto di strada insieme fino allo svincolo del posto dove dovevo andare a ricaricare.
E' sempre bello ritrovare gli amici e soprattutto le lady che non vedi da tanto e nelle proprie zone! mi raccomando quando siete in zona non esitate a contattarmi anche per delle info, ormai sono di casa!!! Buona strada sempre!!!

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