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Quando si muore, si muore soli…

 Ciao Lady

Inizia una nuova settimana e ci auguriamo tutti che sia Buona, per noi stessi e per i colleghi…
Ripensando a quella appena trascorsa e leggendo un post di Mony, mi pongo una domanda, lo sarà?
So che in questi giorni sono pessimista, so anche di avere buoni motivi per esserlo, ma vorrei non trasmettere agli altri questa malinconia… eppure i pensieri corrono, corrono… e non solo a ciò che mi riguarda da vicino, anche a chi affronta un destino avverso… corrono a chi ha perso la vita in solitudine, nella cabina del suo camion, in una posizione in cui avrà riposato tante volte e questa è stata l’ultima… quella scatola di metallo in cui ci sentiamo a nostro agio, che ci ha protegge tante volte, di cui conosciamo ogni centimetro e che per tanti è stata l’ultima cosa che gli occhi hanno visto… ripenso al mio amico Pioppa, che ha perso la vita nel suo 190 Turbostar grigio in Tangenziale a Milano… a Luca rimasto senza ossigeno, causa il riscaldamento autonomo, in una piazzuola direzione Roma una domenica notte e tutti noi della Piastrellawalley siamo passati a fianco ignorando ciò che gli stava succedendo… si poteva svegliare??? A quell’autista di bisarca trovato dopo due giorni in Trentino in un’area di servizio… a quell’autista di una ditta emiliana che il Golfo dei Poeti è stato l’ultima sua meta… e tanti altri…di cui ho sentito parlare o letto,… sicuramente tanti altri di cui non ho mai saputo nulla…

 

http://www.cronaca4.it/cronaca/muore_camionista_agli_stagnoni.htm

 Fabrizio De Andrè ha scritto queste parole, che mi sembrano appropriate per salutare i colleghi:
 

Quando la morte mi chiamerà
 

nessuno al mondo si accorgerà
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la verità
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà

Cari fratelli dell'altra sponda
cantammo in coro giù sulla terra
amammo in cento l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
questo ricordo non vi consoli
quando si muore, si muore soli
questo ricordo non vi consoli
quando si muore, si muore soli

 

 
Mony ha scritto sul Chiodoblog queste parole esprimendo le sue riflessioni:
 

Andarsene da soli
 

 Io amo fare questo mestiere. Ne ho parlato spesso delle emozioni che mi danno il viaggiare, la strada, l'orizzonte, il motore che canta sotto di me, il baracchino o la radio che mi tengono  compagnia…
Tante cose belle. Ma ci sono anche i risvolti negativi. Non parlo della fatica, perché quella riguarda tutti i lavori. Parlo della fine drammatica che purtroppo capita ad alcuni di noi. E anche questa cosa è comune a tanti lavori, a tutti i lavori. Un incidente stradale può coinvolgere chiunque in qualsiasi momento della giornata. E riempie sempre di tristezza anche se è una cosa che teniamo in conto. Anche l'infortunio al momento delle operazioni di scarico/carico, a volte tutte le misure di sicurezza non sono comunque sufficienti a salvarti la vita… perché l'imprevisto è sempre in agguato. Le chiamano morti bianche…per me sono solo morti…sempre.
Ma c'è una cosa che mi ha lasciato sempre sgomenta, è quando qualcuno viene ritrovato morto in cabina… in quella cabina che per tante ore è la nostra casa, il luogo dove viviamo, dove a volte mangiamo, dove spesso dormiamo, quel luogo che ci da sicurezza e sembra proteggerci dal mondo fuori. E' notizia di pochi giorni fa di un collega ritrovato morto nel suo camion a Spezia, ma quanti come lui ? Anche amici miei… anche giovani… dal sonno al sonno eterno. Rimangono solo i ricordi e la domanda: avrà capito ? Avrà sofferto ? Lo so che anche queste cose non capitano solo ai camionisti… ma a volte la solitudine non è una bella compagnia e andarsene via cosi, da soli,  mi sembra una cosa troppo triste… e oggi sono veramente triste…  saranno il cielo grigio e la nebbia che sta calando che mi fanno fare questi pensieri… Buona strada a tutti i colleghi. Sempre.

Scritto da:Ironduckmoni sabato 15 gennaio 2011, h 16:00

    Non cerchiamo di dare più valore alle vite di chi fa questo mestiere, solo che passando ore, giorni… sul camion è possibile che il destino ci riservi di passarci anche l'ultima… e potrebbe essere tra l'indifferenza dei passanti, perchè non c'è niente di strano in un camion parcheggiato… e se c'è qualcosa di anomalo, il luogo,l'ora, la posizione del mezzo… tanto…, è solo un Camionista!  
Grifo Arancio

 

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  1. luciano64 ha detto:

    Brutta,fredda,triste, "la morte ",la meta finale della nostra vita.
    Vita che scorre via tra un infinità di emozioni ,belle,felici,ma purtroppo anche tristi ,malinconiche,quelle che ti si attacano adosso e non riesci a mandare via,con un 'infinita di cose da fare,sempre di corsa, anch'io in  questi giorni ho pensato al Camionista che ha perso la vita durante il riposo,anche perchè ho visutto da poco una situazione quasi analoga,e questo mi fa pensare quanto disumano sia andarsene cosi.
    Penso a chi lo stava aspettando a casa ,moglie figli ,parenti ,amici,con il tempo se ne farrano una ragione,ma in un posto del loro cuore,anche la piu' nascosta, la piu' remota,ci sarà sempre quel amarezza,quel dolore, che non si spegnera mai.
    Buona Strada e sopratutto Occhio Vivo—-sempre

  2. Misteriosa ha detto:

    Sono situazioni incomprensibili, di come un camionista possa morire x un malore nel proprio camion… e nessuno se ne accorga. Rischiamo ogni giorno per le strade con tutte le difficoltà che comporta questo lavoro, e poi capita un malore nel momento che ti fermi e tac hai finito veramente. Purtroppo  questo lavoro porta un carico non indifferente sul nostro fisico, e lo stress per la continua tensione alla guida per non parlare delle operazioni di carico e scarico, compiti questi che non condivido perchè l'autista deve solo guidare, e basta. Ma c'è chi purtroppo ne fa le spese quando è solo e in camion, senza nessuno che possa dare un aiuto e chiamare soccorso, e muore in solitudine,  in silenzio.

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