Archive for Gennaio, 2010

C'è posta per noi… – 9

Mi chiamo Giorgia, ho trent’anni, di professione: autista di camion.

Siamo nel 2009, l’anno della crisi, una crisi economica, politica mondiale, una crisi che è anche la mia. Una crisi che mi ha colpita per il lavoro, ma che ha colpito anche la mia anima, che mi ha bloccato e resa inerme.Una crisi che mi rende schiava di me stessa e delle mie stesse scelte.

Sto pagando e pagherò per questo… pagherò per la mia mediocrità.

Ho inseguito il sogno di fare la camionista fin da piccola e ho raggiunto il mio scopo, con sacrifici, umiliazioni, pur rendendomi conto di non aver una gran attitudine, del resto pur ben che io possa impegnarmi nella vita sono fatta così(in tutto)…. Imbranata, un po’ distratta e po’ un tanto al kilo. Ma non lo faccio apposta, sono proprio così.

Nessuno ha mai avuto delle aspettative su di me, del resto sono una donna, in un mondo di uomini, in più mi devo subire dei rimproveri, delle prediche.

Ho passione per tutto ciò che faccio, ho sempre dei bei rapporti interpersonali, dove vado non ho mai avuto problemi, nel lavoro che svolgo, eppure non basta, non va bene.

Sono e sarò sempre l’ultima ruota del carro e di soddisfazioni non ne avrò mai.

Ho una vita semplice, ma intensa, per gli orari e mentre prima non dovevo rendere conto a nessuno, adesso ho una famiglia e una bambina piccola. Tutti, compresi i miei parenti, facciamo dei sacrifici per il mio lavoro e questi sacrifici a cosa servono???? Mi sono chiesta ultimamente… A chi servono??? A far contenta me??? Il mio capriccio di ragazzina un po’ maschiaccio??? Servono per i soldi???

Non ho risposte…io soffro per l’incomprensione che c’è, per le soddisfazioni che non avrò mai e che mi fanno rendere conto di aver sbagliato tutto, sono scadente come mamma e come autista.

Eppure sono attaccata con le unghie e con i denti al mio lavoro e non riesco a farne a meno.

Nel bene e nel male… professione: camionista.

BUON 2010 a tutti!!!

giorgia

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domenica sera

Sono le venti di una domenica sera la gente normale è seduta a tavola a casa od al ristorante noi stiamo controllando le gomme del rimorchio alla vecchia maniera con il martello.Tutto ok una rapida contollata alle luci e via in cabina! Parte Mauro è una bella serata un po’ freddina ma senza nebbia inbocchiamo la ss della val bormida croce e delizia di un sacco di camionari. Dobbiamo andare a caricare gpl in Francia ad Altare imbocchiamo la A6 forse l’unica autostrada ad avere i tornanti ! Finalmente arriviamo a Bordighera si nota che è domenica sera parcheggiamo senza problemi e ci concediamo l’ultimo caffè italiano sa un po’ di bruciato ma meglio di quello francese e meno caro.Riparte Mauro e tira fino a Capitou slalomando tra i lavori in corso a Nizza St.Isidore chiediamo informazione c’è la gendarmerie l’uscita obbligatori ci tocca.Cambio autista Mauro si butta in branda dice che riposa un attimo la schiena conto fino a 20 ed è già tra le braccia di morfeo.In direzione opposta è una lunga processione di camio quasi tutti frigo i centinati sono appena partiti il grosso lo trovero’ dalle perti di Aix. In sottofondo mi tiene compagnia radio nostalgie la temperatura scende ancora spero non s’accenda la spia di pericolo ghiaccio! decido di uscire a Trets( risparmio 5 euro di autostrada)pian piano arrivo a La Barque imbocco la 4 corsie e via direzione Montpelliere Costeggio la centrale nucleare ed un brividino mi scende x la schiena una decina di km e arrivo a Le Pennes un paradiso per chi ama fare shopping di notte è più illuminato del centro di Parigi ed è il segnale che tra mezz’oretta sarò a destinazione.Cavoli lo sapevo pericolo ghiaccio dovrò fare attenzione all’ultimo svincolo non vorrei intraversarmi! Eccomi qui uscita Laverà benvenuti nel più grande porto petroliero d’Europa qui tra raffinerie e depositi gas c’è il rischio di far saltare mezzo mondo! 4 km e arrivo in geogas cavolacci ho 2 camion davanti spero che aprano tutte le baie!parcheggio in coda e mentre faccio riposare un momento il motore ne approfitto x compilare il cmr,Mauro continua a dormire .Con le ore rimaste faccio 2 conti perfetto riusciamo a fare il viaggio in giornata e poi via andiamo verso Niella Tanaro dove faremo pausa pappa(a proposito si cena a 11 euro con porzioni extra large)ed una nottata di sonno .Ormai si sono fatte le 3 abbasso la brandina e buonanotte alle 5,30 si comincia è già cominciato un altro gorno!Buonanotte a tutte e buona strada sempre

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poesie sui camionisti

Ciao a tutte/i,

vi riporto 2 poesie in dialetto veneto scritte da Danilo Mason in occasione di due camionraduni che si sono svolti a Trebaseleghe nel 2001 e nel 2003. Di seguito vi porto anche la traduzione. Buona lettura!

7^ festa del camionista Trebaseleghe 7,8,9 sett 2001

SEMPRE PA A STRADA

Me also che tuti xè in leto
sensa fare tanto bordeo,
gero promoso far n’altro soneto,
bevo el cafè e verzo el canceo.

Me meto in strada che xè ancora scuro
taco la radio, impiso i ciari,
na corsa tranquia, so pi sicuro,
a che l’ora xè sù soeo i fornari.

Na fermada pa sgranchirme i ossi,
na bea rinfrescada soto a fontana,
se cato i semafori rossi
verzo i finestrini se no ciapo a caldana.

Xè bruto pal stomego magnar in ostaria
e no bere gnanca on giosso de vin,
parchè se me ferma a poisia
i me fa a prova col baeoncin.

Verso sera se torna coa schina desfada
i oci se sara, a testa pesante,
pa fortuna xè finio a a jornada
conto e ore e xè sempre tante

SEMPRE PER LA STRADA

Mi alzo che tutti sono a letto
senza fare tanto rumore
avrei potuto dormire ancora
bevo il caffè e apro il cancello.

Mi metto in strada che è ancora buio
accendo la radio e i fanali
una corsa tranquilla sono più sicuro
che a quell’ora sono in piedi solo i fornai.

Mi fermo per sgranchire le ossa
e mi rinfresco sotto la fontana
se trovo i semafori rossi
apro i finestrini altrimenti mi prendo un colpo di calore.

Non fa bene allo stomaco mangiare in osteria
e non poter bere un goccio di vino
perchè se mi ferma la polizia
mi fa la prova del palloncino.

Verso sera torno con la schiena a pezzi
gli occhi si chiudono e la testa mi pesa
per fortuna è finita la giornata
conto le ore e sono sempre tante.

Trebaseleghe 25/01/2003

COL CUORE IN GOEA

Albari, cormei, campi, segnai,
linee e strisse bianche e zae,
stemo atenti a strucare el pedàe,
se no se metemo nei guai.

Gabine de lusso, ogni ben di Dio,
tuti i confort, aria condissionà,
ma sempre sòeo tra paesi e sità
no posso vere a sposa e fioi drio.

El sòe se sconde romai xe scuro,
a nebia se alsa davanti i me oci,
stemo pi atenti a rotonde e incroci,
me sento sempre manco sicuro.

Col cuore in gòea finisso el viaio,
el me porta a destinassiòn,
staco a motrice, tiro el teòn,
ghe voe sempre tanto coraio.

COL CUORE IN GOLA

Alberi, case, campi, segnali,
linee e striscie bianche e gialle,
stiamo attenti a spingere il pedale,
altrimenti ci mettiamo nei guai.

Cabine di lusso, ogni ben di Dio,
tutti i confort, aria condizionata,
ma sempre solo tra paesi e città
non posso avere moglie e figli con me.

Il sole si nasconde ormai è buio,
la nebbia si alza davanti i miei occhi,
stiamo più attenti a rotonde e incroci,
mi sento sempre meno sicuro.

Col cuore in gola finisco il viaggio
che mi porta a destinazione,
sgancio la motrice, tiro il telone,
ci vuole sempre tanto coraggio.

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Incendi: distrutto bar area servizio Sillaro Est su A14

Forse un corto circuito nell’autogrill vicino a Castel S. Pietro

(ANSA) – CASTEL S.PIETRO (BOLOGNA), 10 GEN – Un incendio e’ scoppiato stamani nell’area di servizio Sillaro est, sulla corsia nord dell’A14 nel Comune di Castel San Pietro Terme. Gravi i danni alle strutture del bar, mentre non si registrano feriti o ustionati sia tra il personale che tra la clientela. Per aver ragione del fuoco sono intervenute squadre dei Vigili del Fuoco da Imola, Bologna, Budrio e Medicina. Le fiamme potrebbero essere partite da un quadro elettrico o da una combustione in un deposito di oli. Nell’area e’ rimasto consentito l’accesso al distributore di carburanti. (ANSA).

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Un libro… giallo

Ciao a tutte/i2583262

questo è un libro giallo in copertina e nel genere, la scrittrice è giovanissima, frequenta il primo anno all’Università e coltiva la sua passione per la criminologia…

Poulder, un paesino sperduto nel Maine. Una coltre bianca di neve e ghiaccio isola un gruppo di camionisti dal resto del mondo, rendendo impossibili le comunicazioni con l’esterno. Inizialmente sembra un banale contrattempo ma la situazione precipita giorno dopo giorno, con il continuo insorgere di nuovi ostacoli e la crescente ostilità dei paesani, infastiditi dalla presenza di estranei nel loro territorio. Quando, dopo cinque notti passate all’addiaccio, due dei camionisti decidono di fare un giro di esplorazione nel paese, insospettiti dagli strani impedimenti che si verificano prima di ogni possibile partenza, si ritrovano ad attraversare un inferno che cambierà per sempre la loro vita. 

Auguro a Giulia e al suo libro  Buona Strada!!!

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Un collega…

Ciao a tutte/i
Ho trovato su Youtube un canale di un camionista, le parole di presentazione mi hanno colpito per la loro semplicità e franchezza, le riporto qui a testimonianza di quanto stia diventando raro essere semplicemente se stessi…, non conosco questa persona e forse non la incontrerò mai…ma ho letto con emozione…
livrea gialla

MI chiamo Ottavio e sono un camionista. Mio padre ha fatto per una vita il camionista ma voleva che io studiassi. Mi sono laureato, anche se in ritardo, in psicologia. Poi lui ha dovuto smettere di lavorare. E che facevo col camion? Lo buttavo? E allora son 6 anni che vado in giro per l’Europa. Mi piace recitare poesie e raccontare storie, che poi spedisco a mia figlia Giulia, o alla mia ex, che non risponde mai. Giulia mi ha regalato un video-cellulare ed io spedisco tutto, anche dalla Polonia o dalla Germania, da Praga. Sempre dal mio camion BUONA STRADA a questo collega e a tutte/i VOI!!!aereografato
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Un viaggio senza….noia!!!!




DIARIO DI BORDO

 

070120109882 in attesaSi parte la sera dell’epifania…..manca poco alle 22.00 quando entriamo in piazzale, l’autotreno è parcheggiato davanti agli uffici già agganciato, basta metterlo in moto, fargli caricare l’aria (la perde da qualche parte…), fare i dischi, un giro di controllo che sia tutto ok e si va. Stasera 070120109883 agganciosiamo quasi a pieno carico, mi avvio lentamente per le strade del paese, imbocco la superstrada e poi la grande, pensavo di trovare più traffico a Milano per via della partita e invece è tutto tranquillo, e dopo la barriera di MI sud lo è ancora di più: poche BM e ancora meno camion. Metto il cruise, ascolto la radio, mi perdo nei miei pensieri…faccio una sosta alla S.Martino, per fortuna c’è posto per parcheggiare, un caffé, una controllata alle gomme che son belle fresche, faccio passare il quarto d’ora 070120109885 on the roadodioso” e riparto… fino a Bologna mi passano tutti…come inizia il divieto di sorpasso nel tratto cittadino dell’A14 mi trovo davanti una motrice frigo che fa i 60/65 km/h…la tentazione di sorpassarla come ha fatto il collega greco è forte, ma faccio la brava e sto dietro, però lo 070120109887 casa cantonierachiamo al CB…non risponde, non dubitavo…per fortuna svincola per la PD e io posso riprendere la mia velocità di crociera…mi fermo alla Rubicone per il cambio guida…anche qui trovo posto, fosse sempre cosi, e invece di solito da qui mi tocca entrare e uscire senza trovar parcheggio. 070120109888 on the roadStef è fortunato: pure il caffé è gratis stanotte! Per le cinque siamo a Sassoferrato, ci sono già tre bilici stranieri in attesa…ci vorrà un po’  a scaricare…pazienza, pazienza e sempre pazienza.

Da li dobbiamo andare a Prato…mi piace attraversare l’Italia sulle piccoline, hanno 070120109890 Gubbiofascino queste strade che attraversano l’appennino, ci dirigiamo verso Gubbio, da li per Umbertide poi Città di Castello e poi per Arezzo e quindi in A1…ogni volta che capita di fare questo viaggio proviamo un percorso diverso perché una strada DRITTA non c’è…nel frattempo lunghe 070120109892 autotrenotelefonate con i miei amici/e di sempre: Monimiao che mi aggiorna sulle sue disavventure lavorative, Roby con cui ci diamo appuntamento per la serata, Gisy che mi parla del blog, Betty triste per i suoi gatti…il tempo vola, siamo già a fare le prese…saluto Chiodo e Bomber al baracchino, anche 070120109894 autosoleloro sono arrivati a scaricare. L’ultimo carico è vicino a Pistoia, cosi imbocchiamo l’A11 direzione mare, ci fermiamo ad aspettare Chiodo a Lucca perché la prima area di servizio era piena e non si poteva parcheggiare, 20 minuti e arriva, esco quando lo sento al baracchino e andiamo via 070120109896 Chiodoinsieme, mi convince ad andare a Brugnato a mangiare, dice che è meglio che all’autogrill…in fondo non è che allungo tanto la strada per casa….mi lascio convincere, sento sempre nominare quella trattoria, sono curiosa. Ci giochiamo la cena con una scommessa (che sono sicura di 070120109897 Bombervincere!!) su una strada li fuori dal casello…lui non l’ha mai notata, ma io ogni tanto ci vado a scaricare, è veramente piccola e stretta, ma c’è!!  Ci parcheggiamo affiancati nel piazzale, siamo tra i primi ad arrivare, telefoniamo a Bomber, ma lui è parecchio indietro, cosi decidiamo di mangiare…non fa 070120109898 Stonefreddo ma le previsioni danno neve per la serata, non è che ci credo molto ma non si sa mai. Entriamo alla Trattoria dell’Autista, ordiniamo, il tempo vola tra chiacchiere e portate, richiamo Bomber: sta arrivando, cosi gli ordiniamo il primo!! Quando entra glielo servono subito:  ci dispiaceva andarcene senza aspettarlo, però ci porta una  brutta notizia. I tabelloni portasfiga danno neve da Ge-Bolzaneto a Serravalle e da domattina c’è un’ordinanza che vieta la circolazione dei mezzi pesanti in tutta la provincia di 070120109899 Chiodo golosoGenova causa neve…Pazienza, vedremo come sarà! Ormai siamo qui e la serata in compagnia valeva la pena! Tanto domani è già venerdì…Altre chiacchiere, racconti di viaggio, qualche foto col telefono, il dolce per i più golosi, il caffé…niente ammazzacaffé però perché bisogna guidare ( ho notato che la maggior parte dei camionisti seduti ai tavoli hanno bevuto solo acqua…alla faccia di chi dice che non siamo persone responsabili!!). Ripartiamo, fuori piove, i tabelloni continuano a segnalare le brutte notizie, a 070120109903 Bomber golosoRapallo saluto i miei amici e proseguo, mi sembra strano di poter trovare la neve, la temperatura esterna oscilla tra i 4 e i 6°C…e invece quando svincolo per l’A7 comincia a fioccare…a Busalla è già tutto bianco…la fortuna è che non c’è traffico e posso mantenere un buon passo finché una BM 070120107390 Nevicanon mi passa in galleria e poi fuori mi frena davanti…starsene dietro no? Va bè, riprendo la mia distanza di sicurezza e me ne sto tranquilla, per fortuna la motrice è carica e il rimorchio praticamente vuoto e viene dietro tranquillo. Ma c’è comunque da stare attenti…è una neve balorda, di quella che 070120107394 nevicasi attacca subito, si ghiaccia pure sul parabrezza, tengo il riscaldamento a manetta per cercare di impedirglielo…Gli amici si sentono nel momento del bisogno: Roby  che nel frattempo è arrivato a casa mi telefona per sapere come me la cavo, se ci sono problemi: tutto ok! A parte che a volte non si riesce a capire in che corsia sono…sembra un paesaggio fatato!! Piano piano  raggiungo Castelnuovo Scrivia e li la nevicata si trasforma in pioggia: finalmente posso riprendere la velocità di crociera. Credevo che i problemi fossero finiti e invece sulla Laghi ecco la segnalazione di neve fino a Varese, ma fino allo svincolo di Busto non ne trovo…pochi km mi separano dalla scuderia…freno per girar dentro nel quartiere, la frizione si fa dura e subito dopo si accende la spia dell’aria e anche la cicalina: e mò che succede? Mi viene in mente quello che ci è capitato con l’altro camion quando siamo rimasti piantati in mezzo a una strada e prego di riuscire ad arrivare nel piazzale…ce la faccio al pelo, anche se poi non si riesce a parcheggiarlo in ribalta…non carica più l’aria…e non si riesce più a mettergli le marce. Decidiamo di andare a casa e tornare li la mattina….ma la sfiga non viaggia mai da sola, la batteria del furgone è morta…non abbiamo cavi a portata di mano e non è l’ora di telefonare a qualcuno per farsi venire a prendere…c’è sempre la brandina del camion…una notte in più o in meno in cabina non fa la differenza. Aspettiamo il sorgere del sole (si fa per dire!) per ribaltare la cabina, ma non è il compressore ad avere problemi, bensi l’essicatore….il passato da meccanico di Stef è sempre utile. Passiamo dal meccanico per il pezzo e vedo il mio Pupetto ancora “sotto i ferri” (…la brutta notizia arriva la sera, visto che nonostante gli abbiano sostituito gli iniettori non ne vuol sapere di partire…uffa!!).  Per l’una usciamo dal cancello della scuderia già carichi per il giro del pomeriggio. Consegne e prese tra Varese e Novara. Piove tutto il giorno, la sera quando rientriamo ci informano che domenica sera toccherà ancora a noi andar via con questo camion…che fortuna!!!

 

Buona strada a tutti!!!





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Ci sono anch'io…… – 1

Ciao a tutte…. eccomi qui! Ci sono riuscita a capire come funziona…. grazie a Mony,  Rò e Gisy …. e ora guardatevi questo video che dedico a noi e al nostro mestiere !! Ciao e Buona Strada a tutte/i !!!!!

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Valentino Rossi al bar….

Qualche settimana fa, dovendo aspettare l’apertura pomeridiana di una ditta, cerco inutilmente un bar 09122009066nel villaggio artigiano, sono nelle vicinanze di Reggiolo, mi ricordo di un lavaggio per camion a 2 o 3 km e se non mi sbaglio c’è anche il bar… in pochi minuti ci sono, parcheggio in disparte, c’è un bel sole, faccio due passi..  entro.., ci sono persone che amichevolmente discutono ad un tavolino, si capisce subito che sono  clienti abituali e amici del barista, scherzano e ridono tra loro… nonostante ci sia un bel via vai, non passo inosservata, qualche battuta mi viene rivolta… rispondo in dialetto e rimangono sorpresi della mia provenienza e dell’ironia ricambiata…donna al volante? Un argomento che fa discutere…; ho chiesto, al titolare, se posso far09122009067 foto, è un posto molto originale, sembra un tempio a Valentino Rossi, calendari, foto, bandiere, cappellini e gadget vari, anche l’arredamento in giallo “46” … è proprio bello qui, allegro e spensierato… rifletto a quanto ci si leghi a questi miti sportivi per attutire la negatività di questo periodo…un punto in cui dirigere i pensieri per distrarsi dalle preoccupazioni sul futuro… cerco di ricordare se ho visto i GP di quella foto o quell’altra, confronto le varie espressioni del volto, riconosco qualche circuito e qualche avversario…; il tempo è volato, prendo il caffè e saluto… il barista mi chiede espressamente di non mettere il nome del bar… lo rassicuro ed esco giusto in orario per andare a ritirare, è stata una pausa pranzo piacevole… l’Emilia è sempre ospitale e simpatica… terra di motori, che ha sfornato diversi campioni delle due ruote e di conseguenza tanti tifosi… un’industria che da anche tanto lavoro… me compresa, quando capita.
Buona Strada a Vale, un romagnolo sul podio da tanto!!!

 

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Vincere un concorso…

Ciao a tutte/i

facciamo ancora fatica a entrare nell’immaginario collettivo come una normalità… una donna che guida il camion, piccolo o grande che sia deve aver per forza qualcosa che non va, o non funziona, questo si pensa in generale… dovranno passare ancora tanti anni prima che i pregiudizi scompaiano definitivamente…

Correva l’anno 2006 e in provincia di Ravenna, Franco Calandrini vince un concorso di Prosa con un racconto :"Non so far niente.", la protagonista è una camionista, riporto  il testo, da diversi particolari si capisce che è scritto da un uomo… ma in qualche modo ha descritto il mondo dei camion come lui lo interpreta…:

Non so fare nientetruck States

di Franco Calandrini

Io non so fare niente ma niente di niente. Non so leggere non so scrivere non so fare i calcoli non conosco nessuna lingua tranne la mia e a dire il vero la mia neanche tanto bene. Sono così da quando ero bambina. A scuola pensavano che facevo finta: “Come fai a non capire nemmeno questo? – dicevano – è semplice, è che non vuoi e ci stai prendendo in giro tutti”. Ma perché dovevo prenderli in giro? Non so fare nemmeno quello. Ma c’è una cosa che so fare meglio di tutti di questo sono sicura: guidare il camion. Non guidare così per guidare qualsiasi cosa no. Guidare il camion. Tutti i camion. Quello a rimorchio il bilico i trasporti eccezionali – quelli sono quelli che mi piacciono di più perché devo andare pianissimo in strade drittissime e se delle volte mi viene da pensare qualcosa mi resta in testa. Quando invece devo fare dei percorsi lunghi e pieni di curve con la merce che se non arrivo in tempo va a male non riesco a pensare a niente. È come se ho una clessidra in testa con la sabbia o l’acqua o quello che è che scende solo da una parte e che quando ha finito non la puoi più girare. Allora sento che mi scende la sabbia da un’orecchia all’altra e che devo fare in fretta sempre più in fretta che se la roba marcisce nel cassone poi non pagano neanche il mio padrone. E dopo mi dispiace perché io posso anche restare senza soldi ma lui come fa se non guadagna? Come li paga tutti i camion la nafta e noi che stiamo sempre lì a chiedergli soldi? La voglia di guidare il camion m’è venuta che avevo cinque anni. Mio padre l’uomo più fantastico del mondo guidava sempre camion grossi. Abitavamo a Pescara in un appartamento al terzo piano che girava su tre angoli della casa. Lo vedevo dal balcone mettere in moto e lo salutavo anche se so che non mi vedeva ma tanto lo so che lo sapeva che lo salutavo. Partiva da sotto il cortile girava dietro l’angolo e io lo vedevo dalle tre finestre finché non lo vedevo più. Una volta ho anche pensato che non tornava più. Mangiava sempre le pesche dopo pranzo e una volta che un contadino ce le aveva regalate per la fretta di partire ne ha mangiata una che era ancora sporca di verde rame. Mia nonna dice che il verde rame è veleno e che “va a finire che muore”. Non era mica vero. Però quella notte non sono riuscita a dormire fin quando non l’ho sentito tornare a casa. Sono stata tanto male e ho pensato che era meglio se moriva mia nonna invece che lui. Poi ho pensato che non era un gran bel pensiero perché in fin dei conti mia nonna ci dava da mangiare a tutti. È lì che ho capito che il mio desiderio più profondo è che non volevo che moriva nessuno e che volevo guidare il camion anch’io. Già ad otto anni mi faceva mettere la macchina in un garage piccolissimo che quando c’era la macchina dentro se mettevi anche la bicicletta non si usciva più. Il senso della manovra penso che è una cosa ereditaria come non so le lentiggini o un brutto carattere. Adesso che non guida più perché ha avuto un infarto mi dice che una volta era tutto più scomodo che non c’era nemmeno il servo sterzo e che quando dovevi fare delle manovre dovevi puntare una gamba sul cruscotto e tirare con tutte le forze nei raggi dello sterzo con tutte due le mani. Mi diceva anche che ai suoi tempi non è che portavi il carico e lo lasciavi lì e te ne fregavi. Dovevi anche scaricarlo e che se non c’era nessuno che t’aiutava dovevi fartelo da solo. Diceva che quando sapeva di dover scaricare i sacchi di farina o di granturco mangiava a colazione otto etti di maccheroni col ragù perché diceva metti che là non c’è nessuno che t’aiuta dopo cosa fai? Adesso è tutto più semplice siamo diventati come dei professionisti. Ci caricano il camion di tutto quello che c’è noi facciamo i chilometri che dobbiamo fare e quando arriviamo nel posto giusto che il più delle volte ci si mette di più a trovare il posto giusto che a fare tutto il viaggio dopo là c’è sempre qualcuno gentile che ci scarica il camion. Il rispetto me lo sono guadagnato sul campo facendo manovre che molti uomini non si sognano neanche. Io so sempre qual è la manovra giusta. Dove va il rimorchio se giro di qua dove va se lo giro poco dove va se lo giro tanto o dove va se non lo giro per niente. E poi poiché non ho nessuno a casa che mi aspetta io lavoro giorno e notte sabato e domenica Natale Pasqua e Capodanno e poi faccio i viaggi lunghi che non vuole fare nessuno perché al contrario di quelli corti sei pagato di meno. Cioè non è che sei pagato di meno è che devi tirarti giù dai tuoi soldi i soldi per il secondo autista. Ma io non ho mai avuto bisogno del secondo autista perché quando sono stanca mi fermo un’oretta in piazzola e poi riparto per altre otto ore di sicuro. Il fatto poi che non sono una bella donna e che sono più grande e grossa di molti uomini mi ha salvato dalle scocciature. Solo una volta sono stata violentata perché era un uomo veramente grosso solo che dopo mi ha chiesto scusa e ha pianto e ha detto che l’aveva fatto perché nessuna donna lo voleva e allora mi ha fatto anche pena e non l’ho neanche denunciato. Poi a parte i pugni e i calci e gli schiaffi non so nemmeno se è riuscito ad entrare perché è venuto grugnendo come un maiale appena mi ha sfilato le mutande. Io non ce l’ho con lui non ce l’ho con nessuno. Io guido il camion non faccio incidenti e non do fastidio a nessuno.

 

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