Posts Tagged "sicurezza"

Senza titolo 34

Ciao a tutte/i

rose rosse

Il giorno dei morti mette tristezza nell’animo di tutti, oggi poi anche il tempo si è adeguato e non aiuta di certo… tutti abbiamo qualche familiare o amico da ricordare,  senza andare al cimitero, solo nei pensieri, perché ogni persona ha il suo posto nel nostro cuore, riservato, assoluto; quanti cimiteri dovremmo visitare per rendere omaggio ai nostri colleghi e amici che hanno perso la vita… , molti sulla strada, altri per malattia o per l’età avanzata e ricordarli è un modo per fare ancora un viaggio insieme… ricordi di sorrisi, ricordi di incontri, di racconti, di scambi d’opinioni e di consigli… sembra di partire per un viaggio e fare tappa a salutare tutti questi amici…un saluto a chi mi consigliava di non fare sosta in una particolare piazzola per dormire, a cui rispondevo che dormivo tranquilla perché vigilava lui il mio sonno e si arrabbiava… un altro saluto a chi m’invitava a prendere il caffè, sempre nello stesso bar, stesso percorso per entrambi e quando mi ha detto che non si sentiva bene, aveva la tacita consapevolezza che era grave, mi ha detto che il suo sogno sarebbe stato di guidare un musone e lo avrebbe voluto anche al suo funerale, pochi mesi dopo a Mirko è toccato il triste compito di fargli questo regalo… altro pensiero per chi dopo anni di sacrifici mi disse di aver tradito la moglie, lo guardo incredula, non poteva essere vero,tutti ma non lui, lo conoscevo troppo bene, eppure era serio… mi racconta di essersi “regalato” una moto, sognata da una vita e che la moglie non voleva temendo per la sua vita, non è stata la moto a portarselo via due mesi dopo ma non fa differenza, non lo incontro più sulla Pedemontana e quando vedo un camion della sua scuderia il pensiero corre subito a quella rivelazione, o a tanti altri e di tutti conservo un ricordo, proprio perché il cuore delle persone non ha una dimensione che si possa determinare con unità di misura e tantomeno i ricordi… dovrei scrivere mille altre storie,centinaia di episodi ma oggi è un giorno per ricordare tutti indistintamente, anche domani e dopodomani… non si dimenticano mai le brave persone, non si dimentica chi ti ha sostenuto in momenti di sconforto, non si dimentica chi ha dedicato una vita al lavoro con tanta passione, lunga o breve che sia stata, non si dimentica il sorriso di un camionista quando ingrana le prime marce del suo camion e ti saluta partendo…Non si dimenticano mai gli amici!!!
Per non dimenticare i nostri colleghi che hanno perso la vita sul lavoro, sulle strade e nelle operazioni di carico e scarico, c’è chi si sta impegnando per la realizzazione di un Monumento, ci sarà un luogo simbolico dove ricordare i nostri caduti… proprio come per i caduti di guerra, una guerra silenziosa quella della strada, dove chi ci perde la vita viene dimenticato da tutti e a familiari e amici non viene neanche riconosciuta la drammatica perdita, come se, chi fa il camionista metta in gioco la propria vita per scelta… non viene riconosciuta una professione usurante ma è una delle categorie che paga più vittime sul lavoro.

Oggi non vorrei fare distinzione fra le diverse cause per la scomparsa di questi colleghi, violenta o per malattia, improvvisa o preannunciata, non ha importanza, voglio solo ricordarli, perché è vero che la vita va avanti, ma è altrettanto vero che nel nostro cuore nessuno sostituisce nessuno… prima o poi li raggiungeremo, quando sarà l’ora “designata” per noi, ora possiamo solo
Non Dimenticare!!!

Buona Strada a tutte/i!!!

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Dal blog… correva l'anno 2007

Ciao a tutte/i
rileggendo le pagine del blog ho trovato qualche pezzo interessante, ho pensato di riproporlo… sono passati tanti mesi…

Mezz’ora da incubo…

Dal mio diario…

 

Guidavo sulla Pedemontana in direzione Reggio Emilia, proveniente da Parma, avevo di fianco il mio 50 che aveva già finito il suo turno di guida, stavamo parlando del carico del prossimo viaggio,non c’erano altri mezzi, il pomeriggio stava per finire, rallentavo per affrontare  una curva in discesa, permettendomi di vedere un rettilineo di alcune centinaia di metri, per la metà in discesa e il resto in salita, senza mezzi provenienti dall’altro senso; improvvisamente dalla curva nascosta alla nostra visuale sbuca un motociclista, la moto si scompone per la velocità ma non solo, il comportamento del mezzo era anomalo,moto che rotola e poi striscia sull’asfalto e motociclista che catapulta a bordo della strada contro il gard-rail… no sopra…no sotto…dove cavolo è finito???  Guardo Fabio  per avere conferma di non aver sognato… Mi guarda e dice: Stavolta mi tocca!!!  Tante esperienze in due anni, con i feriti, gli incidenti erano già capitate a me, per una avevo anche sofferto di incubi per qualche tempo ma a lui non era ancora successo di vederne, era sempre arrivato dopo i soccorsi o le forze dell’ordine.  Non è detto che se non sei coivolto non rimani comunque scioccato, io avevo detto che se continuava così, tornavo alla mia occupazione precedente… fra le quattro mura tanto odiate, come se nelle fabbriche ci fosse sicurezza….Dal blog... correva l

 

Raggiunto il punto, ho spento il camion parcheggiato  più fuori possibile dalla strada, qui si è in collina, per consentire il miglior passaggio a chi fosse arrivato in seguito… frecce accese…corsa verso il ferito… sicuramente si è fatto male…. Tutto in un lampo… Guardo mio marito che sta scavalcando il guard-rail e mi dice che non lo vede ancora, io corro verso la curva per mettere il triangolo…Urla che ci sono dei cespugli troppo fitti e non lo vede… Altra corsa in discesa, nel frattempo sto chiamando i soccorsi, sono passati anni e ancora in quel tratto non c’è campo… so già che la prossima mezz’ora sarà "da ricordarsi" per un bel pò…

 

Riesco a mettermi in contatto col 118, mi rispondono che devo dare notizie più precise…saperle…le darei… molto volentieri…Purtroppo stavamo parlando, siamo a 50 km da casa, ormai rilassati…

 

Come faccio?? Non so esattamente come si chiama il paese dopo… Non so dove è finito… qual è il punto esatto dove è volato e come sta il motociclista…Li richiamerò…

 

Ma perché non arriva nessuno??? Mio marito è tornato in strada, percorso quasi tutta la salita e scendendo osserva attentamente il bordo per riuscire a trovare una traiettoria giusta… ha trovato un ciuffo d’erba schiacciato, ma è troppo poco lo spazio perché ci passi una persona… potrebbe essere un ragazzino… chiamiamo verso quella vegetazione selvatica e uniforme… niente… Scendiamo giù… rovi e spini ci graffiano le gambe…accidenti a me e mettere i pantaloncini… non vedo più niente solo rami, foglie, terra e mi sento inutile, incapace e disperata… mancano pochi metri e c’incrociamo… non l‘abbiamo ancora trovato… Se avessi tempo mi metterei a piangere… non serve perdere lucidità,cerco ancora, non può essere lontano…

 moto

Quando ero convinta di aver sognato e che la moto era un’allucinazione ho visto uno straccio bianco, non era uno straccio, era una maglietta ma la posizione della persona che c’era dentro era talmente strana che non sembrava un essere umano,un fagotto a forma di pera; Fabio era in un punto che per raggiungermi doveva risalire e fare il percorso che avevo fatto io, almeno l’avevamo trovato, cerco di raggiungerlo, di girarlo, di stenderlo, gli apro la visiera del casco…vedo che è un ragazzo sui 40 anni e apre fortunatamente gli occhi… mi guarda ma non parla…siamo quasi al buio qua sotto…Urlo che è vivo…urlo che si sbrighi, è pesante non riesco a stenderlo… Sento altre voci oltre quella di Fabio e mi raggiunge un ragazzo magro e molto agile nei movimenti, cerchiamo insieme di far parlare questo ferito che da veder così non ha un graffio, noi sanguiniamo per le ferite alle gambe, lui però niente… vedo il portafogli nella terra, apro, prendo la patente e lo chiamo per nome.. :”Franco ti sei fatto male? Cosa ti senti? Mi senti?”118

 

“Sei la Madonna?” Mi scappa da ridere per la tensione accumulata nei vari minuti di ricerca inutile, rido per isterismo, rispondo che si è sbagliato, che stavolta non vedrà la Madonna e che sicuramente non abbiamo niente in comune io e lei…comicia a muovere le braccia e le mani piano piano, ma sente dolore alle gambe, gli faccio provare a muovere le dita, è senza scarpe…c’è reazione ma qui ci vuole un medico…qua non si vede niente e decidiamo di trascinarlo in salita, verso la strada, lentamente e faticando parecchio arriviamo alla fine della vegetazione, mentre riprendiamo fiato si vorrebbe togliere il casco, non lo lascio fare e controllo le gambe e il busto, dice che sta meglio ma è passato per uno spazio piccolo per uno della sua stazza e ha già il livido sulla schiena, se arrivassero i soccorsi mi sentirei più tranquilla…”Non dite a mia sorella che sono caduto, è stata la moto ad inchiodare e l’ho aggiustata oggi!” “Ci pensiamo dopo…, tu non togliere il casco e io non  gli dico della moto.” Come se si potesse tener nascosto un simile casino… Sospira e dice di aver dolore al torace, chiede se ha qualcosa di rotto; gli spiego che non sono un’infermiera, sono un’autista di camion… secondo me è probabile che qualche costola abbia subito danni, visto che è passato violentemente in uno spazio così stretto…, quando arriverà l’ambulanza ci sarà sopra chi se ne intende di più… dice che gli sembra di essere in buone mani… scoppiamo a ridere, di tre lui è quello che non sanguina… Nel frattempo si sono radunate tante persone, tra i quali un maresciallo dei carabinieri in borghese, chiedo se possiamo andarcene, per togliere il camion dalla strada che ingombra, ma siamo gli unici col cellulare che riceve e dobbiamo aspettare i soccorsi… Inutile la ricerca delle scarpe, inutile discutere con Franco per il casco, si comicia ad agitare parecchio… io non posso toglierlo, ma non posso impedire a lui di farlo e ci appare uno spettacolo per niente rassicurante: viso gonfio e un grosso livido sulla tempia destra e un malumore crescente, che giudico strano, dovrebbe essere contento di essersi salvato, non ha ancora capito il rischio che ha corso…, mi parla sempre come se mi conoscesse da prima, il ragazzo che mi ha aiutato non riceve neanche risposta, quando gli parla e mi dice che forse mi ha scambiata per un’altra. Arrivati gli operatori del 118 ci mettiamo in disparte per qualche minuto, ora possiamo andarcene e liberare la strada, non serve più la nostra presenza, saluto il mio socio nel recupero, commentiamo che Franco l’ha scampata bella.  Non ho più avuto notizie…ma tutte le volte che percorro quel tratto ci ripenso… come ci ho ripensato per le due settimane che disinfettavo l’escoriazioni che mi ero procurata tra le sterpaglie e di cui conservo le cicatrici.

 

Buona Strada a tutti!!! gisy

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Nuovo Autoparco Brescia Est

E’ un sabato mattina di fine agosto e sto rientrando con il babbo da un viaggio che ci parcheggioha portati nel novarese. Prima di tornare in scuderia xò decidiamo di uscire al casello di Brescia est incuriositi dal nuovo autoparco adiacente l’autostrada. Usciti dal casello c’è già lo svincolo con l’indicazione del parking, e ci fermiamo davanti una sbarra, proprio come un casello autostradale. Prendo il biglietto e una volta entrati ci dirigiamo verso il parcheggio. Devo dire che c’è uno entrataspazio incredibile, è enorme, non so dove mettermi, decido per mettermi vicino l’entrata dello stabile. Notiamo subito che a fianco del posteggio c’è una colonnina con diverse prese di corrente, utile x chi come me porta un camion frigorifero, che permette di risparmiare gasolio utilizzanto la corrente del posto. barAndiamo verso l’info point dove chiediamo informazioni sul posto. Praticamente c’è la possibilità di effettuare lunghe soste a prezzi abbordabili, in tutta sicurezza xchè l’area è interamente protetta con sistemi di video sorveglianza non stop oltre che da un sistema di rilevamento delle targhe in entrata e in uscita. In tutta comodità per lo spazio disponibile al parcheggio con ristorantefacilità d’accesso a tutti i servizi collegati. Esternamente ci sono:  distributore, officina con centro revisioni, lavaggio auto e camion, gommista. E x il confort decidiamo di verificare noi stessi, entrando nello stabile di fronte all’infopoint. All’atrio c’è uno schermo tv gigante, a fianco  ci sono il bar e il ristorante pizzeria. Continuiamo la visita e troviamo la salagiochisala relax con tv e sala giochi (biliardo, calcetto, freccette..) i bagni con doccia, una palestra, la lavanderia a gettone, possibilità di pernottamento. Il tutto in un ambiente pulito, ordinato, e climatizzato. Arriva anche l’ora di pranzo e testiamo noi stessi la cucina del ristorante che propone 2 tipi di menu a prezzo fisso oppure la pizza. Bè complimenti allo palestrachef! alla cassa veniamo a sapere che x il primo mese il lavaggio offriva il servizio gratis così abbiamo approfittato a lavare il bilico, niente male! Prima di partire bisogna assicurarsi di avere con se il biglietto d’entrata che bisogna prima convalidarlo all’infopoint ed eventualmente pagare in base al tempo trascorso; la lavatriciprima ora è gratis. x maggiore informazioni visitate il sito www.autoparcobrescia.it. In conclusione se vi trovate in zona di Brescia e dovete fare una sosta o fermarvi semplicemente a fare la carica batterie, vi consiglio vivamente di fermarvi quì, xchè intanto c’è lo spazio x parcheggiare che è molto importante x noi camionisti, il posto è tranquillo e sorvegliato, si mangia molto bene e ci sono tutti i confort che uno di noi possa desiderare. Provare x credere!!!
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Una settimana un pò triste…




DIARIO DI BORDO DAL 14 AL 18 SETTEMBRE 2009     

 

 Lunedì mattina. Cominciamo arrivando tardi in scuderia…sono le otto passate e già c’ho il nervoso. Un giro di consegne nei dintorni e poi andiamo a caricare un completo bello pesante per il veneto. Per le undici si torna in scuderia, il pupetto rimane li e andiamo via con l’altro gemello. Altri giri locali, niente 14092009 in A 4di particolare, una consegna vicino ad Agrate e si rientra. Il Bruno ci ha detto che domani stiamo divisi, cosi io me ne vado in Veneto, parto subito dopo cena, cosi posso fare la pausa là. Di lunedì sera  sull’A 4 dopo Milano non c’è in giro quasi nessuno, troverò si e no una decina di camion nella mia direzione fino a Padova ovest. Una lunga telefonata con Gisy mi fa compagnia  mentre percorro chilometri di asfalto scuro. Arrivo a destinazione, chiudo le tende, vado in brandina, volevo leggere due pagine ma mi addormento subito. Una bella dormita e martedì è già un altro giorno. Apro tutto il camion per scaricare la prima consegna. Un po’ di ginnastica 15092009 AdS Limenellamattutina a toglier stecche, sganciare cinghie, spostare piantane, tirare il telo… La seconda è a Vicenza, c’è la fiera dell’oro…il carrellista mi dice che sono tutti pazzi  in questi giorni, che ne fanno tre all’anno di queste fiere e che quando c’è, la gente non capisce più niente e lui non ne può più…direi che c’ha ragione, visto il casino per entrare in retromarcia nel loro cancello (non si può fare altrimenti, non c’è spazio per girarsi dentro: o entri o esci in retro…). Non c’è nessuno che ti agevola la manovra, anzi se potessero ti passerebbero sotto tra il primo e il secondo asse! Riprendo 15092009 in A 4la grande e trovo la pioggia. L’estate sembra proprio finita. Mi mancherà il caldo, mi mancherà il sole che brucia la pelle, la luce fino a tardi, il solo pensiero dell’autunno mi mette tristezza. Non che io sia stata l’immagine della felicità negli ultimi tempi comunque. Vado a Novara a fare una presa, poi altre due rientrando e per le 17.00 sono in scuderia, i16092009  sulla Cisancrocio Stef sulla via, sta rientrando anche lui. Carichiamo per la Toscana , stavolta partiamo insieme, ci sono tante consegne da fare. Andiamo via subito dopo cena, sempre per sfruttare le ore avanzate, incrocio Gisy sulla tangenziale ovest, tanto per cambiare siamo in comunicazione telefonica!! I milanesi stasera sembrano tutti dei pazzi scatenati in BM…c’è un incidente sullo svincolo per la Est, io per fortuna arrivo incolume a Milano sud.  Più avanti i tabelloni portasfiga mi informano del blocco del traffico tra Reggio Emilia e l’A 22, ma segnano solo coda, strano. Chiedo per baracchino e mi rispondono che c’è stato un altro brutto incidente, un camion ha saltato la corsia, c’è là un macello…decido di fare la Cisa. Tanto vado vicino a Pistoia. Piove, poi salendo c’è pure la nebbia tra Borgotaro e il valico. Vado piano piano trucke trucke, sono carica alta, pesante, le curve sono brutte e poi non ho fretta. Ci sono in giro solo 2 o 3 bm su questa strada. La mattina ci 16092009 incidentesvegliamo sotto il diluvio…Stef aspetta che smette un po’ per non bagnare tutto a scaricare….io faccio ordine in cabina…per modo di dire. Il giro se lo fa tutto lui. All’ultima presa riprendo il volante, direzione nord sull’appennino. Calvario. Già si saliva piano per via di alcuni camion delle 16092009 dentro la galleriagiostre, poi dopo Barberino hanno cominciato a dire che c’era stato un incidente in galleria dopo il km 250…che bello! Dopo le artificiali tiriamo il paracadute…fermi…spengo il motore Qualcuno dice che è tutto bloccato…invece dopo un po’ si va fin quasi all’ingresso della prima galleria, poi fermi 16092009incidente allo specchioancora, ancora spengo il motore. Quando la galleria si libera entriamo e andiamo fin quasi all’uscita, fermi, ancora spengo il motore. Il tempo scorre, Al baracchino si sente dire di tutto… ripartiamo, piano piano arriviamo alla galleria Massa, entriamo , usciamo, da dietro arrivano i puffi a sirene 16092009 il 4 camionspiegate, scortano un carro gru, ci buttiamo tutti sulla destra per permettergli di passare in mezzo alla colonna…fermi di nuovo. Poi ci dobbiamo spostare tutti nella corsia di sinistra, vediamo i mezzi di soccorso fermi all’ingresso della buca. Ma ci bloccano ancora per un po’ di minuti, per fortuna anche se a fatica  poi riusciamo a passare, ci sono  tre bilici ammucchiati nella galleria e un autotreno carico di legna che si è fermato fuori nella piazzola, uno dei bilici è una cisterna del carburante…come passiamo ce ne andiamo di corsa…finché raggiungo di nuovo i camion delle giostre…vanno veramente piano, ma veramente…sono dei trasporti eccezionali, vero? Beh, io li ho considerati tali…freccia e via. Sull’autosole c’è il mondo in 16092009coda sulla tang ovestmovimento, mai visto cosi tante BM  in un giorno normale, di pioggia pure, incrocio e scambio un saluto con Lorena,  a Milano stasera c’è una partita di Coppa, Inter – Barcellona, e questo spiega gran parte del traffico, pullman e auto cariche di tifosi che si dirigono verso lo stadio…difatti la tangenziale Ovest è già un gran bailamme. Maledico le pause di legge per spezzare le ore, se non mi fermavo passavo prima delle 17.00 ed evitavo tutta questa 17092009incrociando Simonacoda e il nervoso…ma qualcuno meglio informato di me su di me, ha deciso per me quando sono stanca e quando devo fare sosta. GRRRR. Cose assurde. Arrivo in scuderia, piove, non c’è il viaggio, domani si va a LC e CO a far consegne. Per le 6 e ½ di giovedì mattina si parte, c’è già 170920097119traffico ma ancora si scorre nella mia direzione, incrocio e saluto la Simona in zona Calco, mi chiede cosa faccio nel “suo territorio”  C’ha ragione, di qua ci vengo poco…alle 8.05 esco dalla prima consegna a Calco, alle 9.00 arrivo a Pescate a fare la seconda, 15 km in tutto, gli ultimi in colonna 17092009 690 di legnoa passo d’uomo, zoppo però…GRRRR…Ed è solo traffico. E quasi esclusivamente di BM. E tutti in auto da soli. Allora mi vien voglia di dire a quelli che rompono le scatole dicendo che le merci dovrebbero viaggiare solo su treno che qui di rotaie non ce n’è e ci devo venir per forza col 18092009 690 VEROcamion, in compenso passano tanti autobus…chi ha orecchie per intendere intenda!! Solo la  telefonata di un amico mi tiene un po’ di compagnia e mi fa sorridere…non sono decisamente di buon umore oggi…poi un “collega” con un autotreno che esce da uno STOP mentre sto arrivando e mi fa fare una frenata da paura (mi fermo a pochi cm dal suo rimorchio, e meno male che arrivavo piano…) completa l’opera…decisamente una brutta giornata, posti stretti, manovre al centimetro, attese, ho mal di testa, e quando torniamo in scuderia ancora non c’è il viaggio…carichiamo per andar domattina a Novara. L’unica 17092009 bimbi bellicosa positiva è di aver incontrato Anna e Andrea, mia cognata e  il mio nipotino,che tornavano dalla scuola, cosi ci siamo fermati 5 minuti e lui e un suo amichetto si sono fatti un giretto nella cabina del Premium a toccare tutto…che belli che sono i bimbi! Venerdì. Usciamo alle sette, in questa direzione non c’è mai molto traffico, scarichiamo, incrociamo la Federica col suo Volvo blu, un saluto veloce, carichiamo a Busto per Burago….pensavo di trovare colonna in direzione Laguna fino ad Agrate e invece mi va 18092009un pò di codabene, sono quelli in direzione Milano che hanno parecchi km di colonna da farsi…Al ritorno passo da Monza e rientro dopo la barriera di Milano est, faccio lo stesso un po’ di coda, ma niente a che vedere con quella che c’era sulla grande, qualcuno dice che è per dei lavori fuori a Cinisello… Me ne vado tranquilla per la mia strada, ma sulla curva dopo lo svincolo della Como, dove c’è quel maledetto finto autovelox, mi incazzo veramente: sono in prima corsia a

80 km/h

come segnato sui cartelli, alla mia sinistra 3 bm poco più avanti, arriva da dietro una Renault, invece di passarle sulla terza corsia che è libera si butta a destra davanti a me, le passa, ma come vede l’autovelox pianta un’inchiodata a 60 km/h…e io dietro devo fare altrettanto…MAVAFFAN…attacco le trombe perché sono stufa di questi comportamenti e il tipo non contento si mette a fare il cretino, si butta in seconda, si mette ad andare a 70, pensava che facevo come lui e 18092009 ma bravolo passavo a destra? E no! Si butta in piazzola, fa segno di fermarsi…MAVAFFAN…un’altra volta! Non ho tempo da perdere con te io, solo lo fotografo e continuo a suonargli….l’autostrada come una pista di autoscontri? E io che me ne andavo tranquilla nella mia corsia poi i criminali siamo solo noi? Passo il pomeriggio a fare avanti e indietro per le vie di Busto…prese e prese e alla fine un bel carico per Ancona! Domenica sera si parte. In scuderia Stef mi sistema un po’ il gradino, almeno adesso è dritto…Questa settimana un po’ triste è finalmente finita. Buona strada a tutti!

 

 

 

 




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Strada & Vita

Ciao a tutte/i

chi è attento nella lettura ha notato che è stato aggiunto un link, nella colonna di destra:LINK, da dove si possono raggiungere siti che riteniamo interessanti, cliccando sul nome si possono raggiungere in fretta, senza digitare nient’altro… l’ultimo in ordine di tempo è http://stradaevita.splinder.com/, vi consiglio di andare a visitarlo, Luigi è un collega, si esprime con parole semplici, ma con chiarezza e coerenza, un vero spasso leggere…Vi anticipo la pagina iniziale, ma per il seguito dovete andare sul blog… vale la pena!

domenica, 06 settembre 2009
E’ nato "strada&vita"

Ciao a tutti mi chiamo Luigi sono un camionista, lavoro sulla strada e sulla strada trascorro buona  parte della mia vita, come me altri colleghi con i quali abbiamo deciso di dare vita a questo blog. Il nostro scopo e quello di condividere con tutti le nostre esperienze e le nostre passioni, ma anche discutere dei nostri problemi ed essere criticati o eventualmente elogiati per il nostro operato.
Il nostro credo e sempre lo stesso: Famiglia, libertà,Lavoro,legalità e Solidarietà.

Questo Blog è dedicato a tutti quelli che a vario titolo vivono la strada, a chi  la vede come un pericolo e a chi la sogna per andare lontano.
Ditecelo con i vostri commenti …..

GRAZIE
A:Michele di Sannio Casa che mi ha assistito alla parte tecnica.
A: Antonio mio amico e collega  che mia ha sostenuto sin da subito,
A: Mia moglie che ha dato (non senza riserve) il consenso a sacrificare la privacy

A:Mio figlio che é alle medie e ha promesso che tra un compito e l’altro mi aiuta a corregere gli errori di ortografia!

UN SALUTO:
Alle colleghe di Buona strada lady Truk, e al loro Blog dal quale ho preso ispirazione per iniziare quest’avventura .

LUIGI…

 

Grazieeee!!!!

 BUONA STRADA a Luigi e a STRADA & VITA!!!

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Da

Oggi è stata pubblicata la lettera del figlio di un collega, vittima del lavoro, vittima anche di quel vortice che fa sparire responsabili, lacune ed errori…

Sappiamo bene quante volte compiamo operazioni che non sarebbero nostro compito, quante altre volte vediamo operazioni di carico e scarico che con la sicurezza hanno poco a che fare, in questo momento di crisi poi le migliorie negli stabilimenti sono rare, anzi non si fanno neanche le riparazioni… Non so dove si andrà a finire… abbiamo perso tutti amici e colleghi, su strada è tragico ma negli stabilimenti è ancora più inaccettabile..Voi cosa ne pensate???incidente camion

La lettera del figlio di un uomo ucciso da un carico sistemato male
"Qualcuno deve far cambiare i metodi della Saint Gobain di Pisa"

"Mio padre morto sul lavoro
Dopo tre anni aspettiamo giustizia"

"Dicono che mancano dei dati. Non c’è stata nemmeno l’udienza preliminare"
di MASSIMILIANO PRATELLI

Da Massimiliano Pratelli, figlio di un uomo morto sul lavoro tre anni fa, riceviamo questa lettera e la pubblichiamo.

Sono Massimiliano, figlio di Carlo Pratelli, deceduto sul lavoro in seguito all’incidente nello stabilimento Saint-Gobain di Pisa quel maledetto lunedì 26 giugno del 2006. Mio padre lavorava come autista per la ditta Mancini Attilio s. n. c di Cascina, ditta con la quale aveva trascorso praticamente tutta la vita lavorativa, guidando, aggiustando, soccorrendo altri autisti in panne. Ci sapeva fare mio padre, molto. Verniciava, saldava, un vero tutto fare. Prezioso.

Quel giorno, durante le operazioni di carico, qualcosa è andato storto, alcune casse contenenti lastre di vetro 3 x 2 metri si sono rovesciate proprio dove si trovava lui. Sei tonnellate circa in tutto. Nessuno ha visto nulla, nessuno. L’intera squadra di carico, facente capo ad una cooperativa non si è accorta di nulla.

Dalle prime ricostruzioni del magistrato e dei periti, noi ne abbiamo tre in tutto, un esperto di normative sulla sicurezza, un ingegnere ex progettista della Iveco e un professore universitario docente in materia di sicurezza, sono apparse poco chiare molte cose.

Dico subito una cosa: qualcuno deve fermare i metodi di carico e di lavoro con cui operano nello stabilimento di Pisa della Saint-Gobain: caricano le casse sui rimorchi praticamente in verticale senza fissarle in alto! I concetti di equilibrio si insegnano nei corsi di fisica alle medie! Il caso (diciamo così.) ha voluto che anche il rimorchio che aveva in dotazione mio padre non fosse proprio nuovo, tutt’altro. Aveva
un’inclinazione trasversale del pianale proprio dal lato dove si sono rovesciate le casse.

Mio padre non doveva essere li. Dopo quel giorno la Saint-Gobain ha fatto fare una saletta per gli autisti. Ci voleva la morte di mio padre per capirlo. In alcuni stabilimenti del Nord e all’estero ovviano a questo problema con una semplicissima staffa fatta con un tondino di ferro, neanche tanto spesso, insomma, con pochi euro, veramente pochi si avrebbe avuto un forte incremento di sicurezza.

Ma chi era che aveva fatto il piano di sicurezza?
Chi l’analisi dei rischi? Vorrei i nomi. Pare che agli atti manchino molte cose. Che dire, dopo tre anni, TRE , non si è ancora fatta l’udienza preliminare. Non abbiamo ancora potuto fare la dichiarazione di "parte civile".

Ci sono 9 persone indagate, fior di avvocati. A loro non sembra vero di allungare il brodo. Sperano nella prescrizione che in Italia va tanto di moda. Che schifo. E meno male che i processi per le morti sul lavoro dovevano avere la priorità!

Massimiliano Pratelli
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Divieti e opinioni – 1

Ciao a tutti/e
Io ieri ho finito presto di lavorare, niente viaggio, solo un giro locale, ma chi era in giro si è trovato alle prese col solito blocco alla circolazione dei camion dalle ore 16.00 alle 24.00.…per permettere ai vacanzieri di viaggiare tranquilli….sarà giusto oppure no bloccare le persone che ancora stanno lavorando per OTTO ORE il venerdi per permettere ad altre di partire per cosi dire più tranquilli? Come se uno che sta  OTTO ORE fermo dove capita poi fosse più riposato  quando riparte e non più stressato da tutto il tempo perso, e con la paura di non farcela a rientrare perchè il sabato ce n’è un altro di divieto…..e per fortuna che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro.….
In questo video ci sono le opinioni di un pò di colleghi, il "regista" che le ha raccolte lo conoscete già….si chiama Roberto….
Buona visione a tutti e buona strada sempre!

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Da Romagnaoggi del 11 Giugno 2009…

Ho trovato questo articolo pubblicato su ROMAGNAOGGI, sicuramente i mezzi fermati a Modena Nord provenivano da fuori…, è deprimente comunque costatare che chi ha la presunzione di aver migliorato la viabilità in provincia poi spari apertamente sugli utenti della stessa… vorrei che ricordasse che proviene dal comune dove sono nate le più "storiche"  famiglie di autotrasportatori e che si stanno difendendo con i denti da questa crisi per conservare il frutto di anni di sacrifici… non li aiuta sicuramente questa ricerca, vorrei ricordare a tutti questi "tecnici" della sicurezza sul lavoro che siamo l’unica categoria di lavoratori a cui viene imposto come, quando e quanto lavorare, dormire e mangiare… e se avessimo un riscontro economico adeguato ai nostri sforzi non avremmo nessuna necessità di mettere a rischio la nostra salute… ditemi cosa ne pensate voi, magari io sbaglio…

Sicurezza stradale, allarme camionisti: stanchi e sovrappeso

 

 

·                                 11 giugno 200915.43 (Ultima Modifica: 11 giugno 2009)

 

Sovrappeso, insonni e poco attenti alla cura dei propri mezzi. E’ l’identikit degli autotrasportatori in viaggio sul territorio modenese, secondo una ricerca dell’Universita’ di Modena e Reggio sulla sicurezza stradale dei camionisti. Dai controlli effettuati dalla polizia in collaborazione con l’Universita’ su 134 veicoli tra aprile e dicembre 2008 infatti emerge che il 59% degli autisti e’ sovrappeso e il 20% e’ obeso. Un dato preoccupante e pericoloso.

 

Soprattutto se si considera che l’obesita’ puo’ essere una causa di sonnolenza diurna e abitudini di sonno sregolate e incostanti. Infatti il 30,5% dei camionisti presi in esame dorme meno di 6 ore, alcuni sono propensi a dormire di giorno e il 10% soffre di apnea notturna.

 

Una patologia, quest’ultima, che mette in serio pericolo la sicurezza stradale, tant’e’ che una commissione europea sta pensando di inserirla fra quelle interdette o a rischio per ottenere l’idoneita’ di guida. Poco confortanti anche le rilevazioni sul rispetto delle norme tecniche. Su 101 veicoli interessati, segnalate ben 294 anomalie, per lo piu’ funzionali (violazione dell’articolo 79 del Codice della strada).

 

Per 57 camion e’ scattata subito la sospensione dalla circolazione. La ricerca e’ stata presentata in un convegno organizzato a Bologna dalla Direzione regionale dell’Inail e dalla Regione. Il convegno, tenuto nel corso della fiera "Ambiente lavoro", aveva per tema la sicurezza sul lavoro nell’autotrasporto e in itinere.

 

Hanno partecipato Alessandro Crisci, direttore Inail Emilia-Romagna, Emanuela Bergamini Vezzali, presidente dell’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna, Egidio Pagani, assessore alla Viabilita’ della provincia di Modena e Maurizio Gautioli, assessore alla Sanita’ e Politiche sociali sempre della provincia di Modena.

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Un'altra canzone: "La Strada"…

Ciao a tutti!

Un’altra canzone di Max Pezzali, sempre dall’album “Time out”, sempre con argomento il viaggio….si intitola “La strada”….questo è il testo…a leggerlo bene fa pensare e meditare….e questo è il video di Roberto (sempre il nostro Chiodovideo…), sempre più bravo…buona visione!!!

 

Molti non ci credono,

se glielo racconti ridono,

quando te ne vai ti sfottono,

però è la verità.

ma quelli che girano,

e che in tanti posti viaggiano,

e che su di lei ci vivono,

sanno che è la verità.

 

Ci sono importanti regole.

Non sono scritte dentro un codice

 

Lei è molto capricciosa,

sa essere pericolosa

più quando si è vicino casa

di quanto non lo sia

a continenti di distanza

perché talvolta l’esperienza

fa avere troppa confidenza,

fa uscire dalla scia.

 

Ci sono importanti regole.

Non sono scritte dentro un codice.

 

La strada è viva, e comanda sempre lei.

Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi.

La strada è dura e punisce chi non ha

chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà.

 

Qui non valgono i nickname

non ci si può disconnettere

non si può prendere e andarsene

quando il gioco non ci va.

Qui le azioni contano,

qui le conseguenze pesano,

qui alla fine i conti tornano,

ché lei non dimentica.

 

Ci sono importanti regole.

Non sono scritte dentro un codice.

 

Strada portaci lontano

a vedere ciò che non abbiamo mai visto e neanche immaginiamo,

dacci la libertà.

Cercheremo di aver cura

di farci amica la paura,

che non c’è rotta più sicura,

non c’è e mai ci sarà.

 

La strada è viva, e comanda sempre lei.

Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi.

La strada è dura e punisce chi non ha

chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà,

il rispetto e l’umiltà,

il rispetto e l’umiltà. 

 

 

Buon weekend e buona strada a tutti sempre!

Moni.

 

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Più sicuri i treni dei camion… (?????)

Oggi ho comprato un paio di riviste in edicola…come su tutti c’erano dei pezzi dedicati alla disgrazia di Viareggio….

Vanity fair n 28 - 2009-1-Vanity fair n 28 2009-2-Su Vanity Fair l’argomento era trattato in modo, secondo me, corretto, spiegava l’accaduto e che tutti se ne sono già lavati le mani: ognuno dice di avere fatto quello che era di sua competenza…poi che delle persone quella sera erano tranquille in casa loro e adesso non ci sono più non sarà colpa di nessuno?

Ma su TV Sorrisi oltre al fatto di cronaca c’era un riquadro con il commento di un “esperto”…che ha sentenziato che i CAMION son più PERICOLOSI dei TRENI, soprattutto i “padroncini che caricano GPL e i Tir stranieri che al confine subiscono solo controlli fiscali”….TV sorrisi e canzoni n 28 2009-

 Ma una cosa cosi non se la potevano risparmiare? Ma anche in un caso drammatico come questo, in cui i camion per fortuna non centrano nulla, dobbiamo venire coinvolti come “cattivi” di turno? Alla radio è tutto un parlare di quanto son pericolose le merci trasportate sui camion…ma è stato un TRENO a fare la strage… non un camion cisterna…Che ognuno si prenda le sue responsabilità quando ce le ha e non cerchi di insabbiare la cosa facendo paragoni campati per aria con gente che in questo caso non centra nulla.  Basta con questa storia, basta con due pesi e due misure sempre. Se viaggio per strada so che c’è sempre il rischio di un incidente, anche se sto attento…ma se una sera me ne sto tranquillo in casa, magari sul divano davanti alla TV, come posso pensare di venir bruciato vivo da un treno che deraglia?…e non è colpa di nessuno?

Forse qualcuno dovrebbe pensare un po’ di più prima di parlare…

Buona strada a tutti.

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