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Le vecchie storie che mi piacciono tanto….

Ciao a tutti/e….

Torno con un altra storia che mi ha raccontato il nostro amico Vincenzo, un’altra storia di tanti anni fa con protagonisti un 690 macchina e rimorchio con un carico “speciale”,una coppia di autisti e lui ragazzo che li accompagnava nel lungo viaggio… 

Io l’ho letta tutta d’un fiato, perchè a me le storie dei vecchi camionisti  piacciono un sacco, passerei le ore ad ascoltarli, purtroppo non capita spesso l’occasione, ma che bello cercare di visualizzare i suoni, i colori, le atmosfere, le chiacchiere di un mondo passato che non era in bianco e nero come ci fanno pensare le foto dell’epoca ma variopinto ed affascinante!!!

L’Esatau B del suo papà

 

La storia eccola qua, si intitola:

“IL SOTTOPASSO”

“Era quasi mezzanotte, eravamo in viaggio ormai da quasi un’ora, il nostro Fiat 690 N2 (ma per noi più semplicemente “la novanta”) e il suo rimorchio Bartoletti s’inclinavano paurosamente sui ripidi tornanti di Rocca Pia, sulla vecchia statale SS 17 verso Roccaraso, si aveva la sensazione di ribaltarsi da un momento all’altro! Donato era nervoso, troppo nervoso, non sembrava lui che è un tipo calmo e borbottava un po’ a voce alta…”ma a Giulio, a Giulio come gli è venuto in mente sta’ cosa?” Giulio è il mio papà, e..sta’ cosa era questo trasporto un po’ fuori del normale per noi, quelle specie di strutture di acciaio che portavamo una sulla motrice e l’altra sul rimorchio erano così alte che ci facevano ondeggiare in curva, c’era un po’ di preoccupazione, avevamo percorso sì e no 50 km e dovevamo farne altri 600!
Ancora oggi mi chiedo come il mio papà avesse accettato di fare sta’ cosa, forse a lui dovevano sembrare bruscolini che ne aveva viste di cotte e di crude con il 666, con l’Esatau e l’Esagamma, negli anni 50 e 60, senza uno straccio d’autostrada fin su le alpi bergamasche!
Donato era il nostro number one, bravo, anzi bravissimo, grande amico ancora oggi. Valentino era l’altro autista, più giovane e inesperto, qualche settimana prima con l’altra “novanta”, la “enne uno”, eravamo sprofondati sul ciglio di una carrareccia di un cantiere a L’Aquila, tanta fu la paura che saltammo giù dalla cabina in preda al panico, quella volta la nostra cara “ novanta enne uno” sembrava andata, inclinata su un fianco con il suo carico di cemento con le cisterne alte, era lì lì per rovesciarsi. Aspettai che aprisse un bar per telefonare a casa e chiedere l’aiuto al solito papà, lui arrivò qualche ora dopo, guardò la scena….e disse sorridendo, è questo il camion che si sta ribaltando? Forza! Fatevi prestare pale e picconi dagli operai! Così scavando da un lato, riuscimmo a rimettere in asse il camion e tutto finì per il meglio.
Donato si mise in branda a riposare e disse a Valentino: ricordati che a Venafro c’è un sottopasso, rallenta, forse non si passa.
Non era tranquillo Donato, si svegliò qualche ora dopo e quasi preso da un incubo gridò, dove siamo? Il sottopasso, il sottopasso! E Valentino rispose…quale sottopasso? Eravamo già oltre e lui non si era ricordato del pericolo!
Era ormai mattino, a Napoli, all’ingresso dell’autostrada il casellante misurò con l’asta l’altezza del carico, troppo alto! Ci rimandò indietro! Caspita! Allora il carico è oltre il limite! Viaggeremo solo su strade statali o provinciali con l’incubo di incontrare ponti o gallerie troppo bassi per noi, avevamo studiato per bene sulle cartine stradali e chieste informazioni, ma si sa, un imprevisto può esserci sempre dietro ogni curva!
Era notte fonda, solo 14 km e saremmo arrivati a Vibo Valentia, la meta del nostro viaggio, non ci sembrava vero, nonostante tutto e gli oltre 600 km percorsi sembrava fatta, quelle notti a dividere la branda con gli autisti o arrotolato sul sedile per riposare un po’, giornate ad ammirare paesi mai visti, l’Italia è bella, sempre! All’improvviso una frenata, un’imprecazione, e l’imprevisto eccolo là! Donato butta giù dalla branda Valentino e disse: vai sul cassone e vedi se si passa; il ponte della ferrovia sembrava più basso del solito, e mentre Donato avanzava lentissimamente in prima ridotta ecco che Valentino grida, frena! Non si passa! Non si passa!
E ora che si fa? Era difficile persino tornare indietro su quella strada un po’ stretta, ci devono venire a prendere con un elicottero, pensai tra me e me un po’ preoccupato.

Il sottopasso

Aspettavamo che Donato ci disse qualcosa, lui era sempre il nostro number one, ma stavolta la vedevo brutta! In quel momento era po’ inc…ato, non solo con il Giulio, ma con il mondo intero!
All’improvviso disse: sgonfiamo le gomme! Io e Valentino pensammo, ma è matto? 18 erano le gomme! E di notte con una lampadina ci mettemmo lì a sgonfiarle tutte fin quasi a terra!
E così passammo, non senza dare una bella strisciata sotto il ponte, ma passammo!
Il viaggio di ritorno mi sembrò una gita turistica, la costa della Calabria o l’entroterra del Pollino, trattorie, paesi, e qualche bella risata per trascorrere le lunghe ore di viaggio con il mitico Fiat 690 N2 (cioè “novanta enne due”)…ed anche stavolta il Giulio aveva visto giusto!”

Ringrazio ancora Vincenzo ed il suo papà per condividere con noi la storia del trasporto in Italia.

Leggendo questi racconti mi viene nostalgia dei tempi andati, dove forse tutto era più faticoso di adesso ma anche più umano. Mi sbaglio? Chissà…

Buona strada e buon weekend a tutti!!!

 

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Un altro video…. dalla Tv….

L’avevo scritto che tornavo con altri video tratti da apparizioni TV delle Lady Truck… e allora eccomi qua!

Questa volta si tratta della rubrica del TG2 “Costume e società”, è stato trasmesso più di una volta, ma scommetto che non tutti l’avete visto o ve lo ricordate…. 🙂

Le protagoniste sono due emiliane DOC, Germana una grintosa pioniera di questo mestiere e la nostra amata Gisy, portavoce del gruppo che racconta della nascita del blog!!!

Tutto da guardare!

 

Buon weekend e buona strada sempre a tutti/e!!!!

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Rosa on TV…

Ciao a tutti/e,

un altro video dedicato questa volta alla nostra Rò. in arte “la Misteriosa”, l’ideatrice nel nostro blog, che in questa trasmissione su Rai Uno del marzo del 2011 “Rosa: una donna fra i bisonti“, racconta la sua vita sul camion, tra passione,  problemi e soddisfazioni. Un viaggio notturno in sua compagnia, a bordo del suo Daf autotreno.

Tutto da vedere per chi se l’era perso e da rivedere per chi già l’aveva visto!!!

Grande Rò, un abbraccio e buona strada sempre!!!!

 

A presto con una nuova storia on the road!!!! Ciao bbye!!!

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“Le vecchie statali”…una storia d’altri tempi!

Ciao a tutti/e,
quella che vi posto oggi è una storia di tanti anni fa, non l’ho scritta io ma un amico di Youtube, Vincenzo, figlio di camionisti, e grande appassionato a sua volta, anche se poi ha seguito un’altra strada. Gli ho chiesto se potevo pubblicarla perché io penso sempre con rispetto a quegli uomini (e anche alle donne, anche se allora erano pochissime!) che hanno fatto la storia dell’autotrasporto e dell’Italia, senza di loro, senza la loro fatica oggi non saremmo qui. E siccome mi emoziono a leggere i loro ricordi di un’epoca cosi diversa dalla nostra, e sono convinta che non debbano andare perduti, ho pensato di condividere questo bellissimo racconto. Un grazie di cuore a Vincenzo e alla sua famiglia!!!

Una vecchia casa cantoniera su una vecchia strada statale…

“LE VECCHIE STATALI”

…ah, le vecchie statali, panorami della nostra bella Italia, paesi che si attraversano, campanili e piazze, salite famose e discese pericolose, curve, tornanti, cunette o dossi, ponti, fiumi, parapetti, passaggi a livello, pietre miliari, fontane, aree servizio, bar e trattorie, case cantoniere, e km e km che non si arriva mai, quante storie e quanti ricordi di camionisti su queste strade!

Quanti camion passavano sull’Adriatica, lunghe erano le colonne, magari dietro un 690 stracarico o in attesa del semaforo con le belle turiste che in estate attraversavano sulle strisce, e sulle lunghe salite di valichi appenninici, Roccaraso, Forca Caruso, Sella di Corno, Macerone con quella ridotta che ogni tanto grattava, e nelle lente discese con l’inconfondibile rumore del freno motore e sempre attenti a non bruciare i freni.

Ha qualcosa da raccontare anche quel cantoniere, lui era lì, quella mattina un po’ piovigginosa, a fare i suoi lavori sulla statale SS 17 dell’Appennino Abruzzese, era intorno al km 154 in fondo ad una discesa, aveva fatto appena in tempo a notare una deliziosa maestrina alla guida di una 500 (e sì, non erano molte le donne che guidavano nel 1960) che, attirato da sinistri rumori di frenate disperate, di assali e balestre che sobbalzavano, si voltò dall’altra parte e non fece in tempo ad ammirare il nuovissimo e luccicante Esatau B, che dovette pensare subito a correre da qualche parte che non gli venisse addosso, e giù sotto il fosso sperando di aver scelto la parte giusta, e parte giusta fu, lui da un lato e l’Esatau dall’altra, un miracolo per tutti, anche per i due camionisti che non si fecero nulla!

Ne fecero di strada i nostri due camionisti, erano partiti a mezzanotte, percorrendo tutta la litoranea della SS16 Adriatica fino a Termoli, poi dentro nell’entroterra molisano fino a Campobasso, consegna del carico, e sarebbero dovuti rientrare per mezzogiorno passando sulla SS17 per Roccaraso e la SS5 Tiburtina Valeria fino al paese vicino Pescara dove c’è la cementeria, ma così non fu.

Quel giorno il nostro Esatau B nuovo fiammante con il rimorchio Bartoletti era un pò malridotto e quando i Carabineri si portarono sul posto per redigere il verbale scrissero grosso modo così:

” in seguito all’incidente la motrice dell’autotreno era in posizione giù nel fossato sotto la spalletta del ponte in provincia dell’Aquila ed il rimorchio parzialmente ancora in sede sulla strada in provincia di Campobasso” ….sì, era proprio il confine di provincia!

Tratto da una storia vera

– sulla statale SS17 non passano più camion ma motociclisti e ‪ciclisti, ora c’è una superstrada
– il confine di provincia oggi è tra Isernia e L’Aquila (ma ancora per poco)
– sulla SS16 Adriatica passano pochi camion, adesso c’è l’A14
– L’Esatau B venne riparato e lo abbiamo avuto ancora per tanti
anni (era così bello che, mio padre racconta, la gente lo
fermava per strada credendolo un autobus)
– uno dei due camionisti, allora molto giovane, oggi possiede
insieme con i figli una importante azienda di autotrasporti
– del cantoniere non si sa nulla
– della maestrina nemmeno, ma mi sarebbe tanto piaciuto
conoscerla…perché da bambino ero bellissimo e
non avrebbe potuto resistermi!

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Aggiungo qualche foto di un Esatau B restaurato al racconto…

 

Un vecchio Lancia Esatau B restaurato…

 

L’Esatau B a una manifestazione di mezzi storici

Buona strada sempre a tutti!!!!

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Gisy on TV…Storie Vere….

Un video “costruito”  su un servizio TV con la nostra portavoce Gisy, una mattina di settembre a Unomattina – Storie Vere.

Sempre bello vederla!!! Buona strada e buona visione a tuttti!!!

 

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Ancora dal web: storie di chi lavora sulla strada…

Ancora dal web, ancora storie di chi vive e lavora sulla stada:
Giovanni racconta la sua vita da camionista, Roberta la sua storia di tassista…
Belli da guardare per condividere il percorso con loro!
Buona visione e buona strada a tutti!

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Dal web: storie di camionisti…

Girando per il web capita di trovare servizi sulla vita dei camionisti, in questi due Salvatore racconta la sua vita sul camion, tra passione e problemi…

Buona visione e buona strada a tutti!

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Un video per il giovedi…

Oggi ero a casa, ho fatto questo video, per passare il tempo e non scordarmi mai di lei, la strada!

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Gloria on the road

Ciao a tutti\e,son Gloria,qualcuno di voi già mi conosce!

Mi è stato chiesto da una carissima amica: Rosa,di raccontarvi un po’ uno dei miei tanti viaggi all’estero in compagnia del mio ragazzo a bordo del suo Scania!

Bè,che dire,ogni volta che si inserisce la chiave,si gira e si mette in moto il bestione,si accende dentro di me una grandissima emozione; preparare la borsa con i panni per la settimana,il mangiare…tutto bellissimo!

Ogni volta una destinazione diversa,ogni volta volti diversi,di gente che coltiva come tutti noi una passione,di gente che sta lontana per giorni,per settimane dalla propria famiglia!

Vi racconto un po’: ogni viaggio è percorso destinazione ESTERO; amo molto quel mondo,amo trovarmi  in un mondo nuovo,in una nazione nuova;è strano si,tante volte non capisci la lingua,ti trovi a disagio,altre provi a farti capire a gesti,provi a tirar fuori qualche parola. Noto come viaggiare all’estero sia completamente diverso;ci sono tante cose che differenziano l’estero dalla nostra Italia.

Parlando del nostro mondo,l’autotrasporto, noto come la donna sia vista una persona, camionista normalissima!i colleghi ti parlano,scherzano e ridono come se nulla fosse; ho notato questo un po’ dappertutto,sia in Francia,che in Belgio,Inghilterra e soprattutto Olanda.

Io DONNA mi son trovata molto a mio agio anche nei truck stop  dove esistono i servizi per NOI,le docce in particolar modo…in Italia tal volta non  esistono,è come se il mondo dell’autotrasporto girasse solo attorno all’UOMO.

 

Bè non vi annoio più 🙂 qua sotto un po’ di foto 😀

Buona Strada a tutti!!

 

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Incontri on the road…

Ciao a tutte/i…
Qualche foto di un breve incontro di ieri a Modena… una telefonata, il calcolo dei chilometri che ci separavano (io direzione sud e lei nord), l’uscita toccata e fuga sulla rotonda, un abbraccio, due chiacchiere, due foto e… una consegna!
Se Fabrizio (Piras) continuerà a scrivere libri, io e la Gisy avremo una scusa in più per incontrarci!!!

Gisy e il libro

Anche questa volta sono riuscita a consegnarle il suo nuovo libro, “Radici nel cuore”, a me è piaciuto molto, ora aspetto da lei i commenti quando l’avrà letto. Intanto ve lo consiglio ancora!

Un pò stanche....

Nel frattempo un salutone e un augurio di buona strada sempre a lei e a tutti gli amici e le amiche e colleghe del blog!

Ciao bbye!!!

buona strada Gisy!!!

 

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