camionisti

Un raduno per il fine settimana!

 

Ciao a tutti, ecco il programma di un nuovo evento questo fine settimana a Senago organizzato dal Team Presa Diretta:

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La carenza di nuovi camionisti nel mondo…

Si sente sempre più spesso parlare della carenza di nuovi camionisti, soprattutto perchè non c’è ricambio generazionale e la categoria sta invecchiando velocemente… ma non è assolutamente un problema solo italiano, anzi! Ho trovato questo articolo di un paio di mesi fa che illustra la situazione comune in tutte le aree del mondo… e anche i problemi che devono affrontare i camionisti e che non rendono più attrattiva questa professione sono gli stessi pressochè ovunque. Una volta si diceva “mal comune mezzo gaudio”… ma qui di bello non c’è proprio niente. E, udite, udite, le donne sono in minoranza dappertutto, non solo in Italia, segno (secondo la mia opinione) che per noi questa è una scelta di vita, la coronazione di un sogno e non un semplice mestiere!

Questo è il link dell’articolo:

https://mariterremerci.com/la-carenza-mondiale-degli-autisti/

E questo è l’articolo:

La carenza mondiale degli autisti

L’ultimo sondaggio annuale svolto da IRU, l’organizzazione mondiale del trasporto su gomma, uscito pochi giorni fa sulla carenza di autisti nell’autotrasporto merci  e passeggeri non lascia spazio ad illusioni.

Il panel di oltre 1500 operatori di 25 paesi, tra cui per l’Europa Italia, Francia, Spagna, Germania, Romania, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito, per quel che riguarda il trasporto merci nel 2021 ha registrato un numero di posizioni vacanti di oltre 2,6 milioni,  con aumenti percentuali in tutte le regioni analizzate eccetto l’Eurasia (Russia, Uzbekistan e Ucraina) scesa di un punto percentuale rispetto al 2020.

Più nel dettaglio, nel 2021 l’Eurasia ha visto insoddisfatte il 18% delle posizioni di camionista pari a 160mila; la Turchia il 15,4% (82.000); la Cina il 10,5% (1,8 milioni); l’Europa il 9,7% (380mila); l’Iran il 9% (44mila); l’Argentina l’8,6% (45mila); il Messico l’8,6% (54mila); e infine gli Stati Uniti 80mila posizioni (non è riportata la percentuale).

Per il 2022 le prospettive non sono migliori con l’aumento delle carenze in tutti i paesi, eccetto Argentina e Cina che dovrebbero sostanzialmente restare stabili. Le punte massime saranno in Eurasia  e in Turchia, paesi che dovrebbero toccare rispettivamente il 26 e il 18% di posti vacanti, mentre l’Europa arriverà al 14%. Tale situazione conclama un grave problema strutturale che, secondo IRU, limiterà la crescita del settore nel corso dell’anno.

La carenza di camionisti è determinata soprattutto dalla comparsa contemporanea di due fenomeni contrastanti: la crescita della domanda di trasporto su gomma e l’invecchiamento anagrafico della platea degli autisti, non compensata adeguatamente dall’ingresso delle nuove leve.

Lo scompenso generazionale tuttavia non rispecchia il contesto socioeconomico delle regioni indagate, caratterizzato complessivamente nel 2020 da oltre 50 milioni di disoccupati, in alcuni casi con tassi regionali superiori al 10%. Tali numeri rappresentano un bacino più che sufficiente da cui attingere le unità necessarie a coprire il gap professionale dei camionisti: qualsiasi misura di promozione della professione avrebbe, dunque, effetti positivi anche sulla riduzione della disoccupazione.

In particolare, tutti gli operatori hanno forti difficoltà a reperire dal mercato del lavoro giovani camionisti al di sotto dei 25 anni. Solo il Messico con il 19% di under 25 e la Cina con il 17% presentano una distribuzione dei camionisti per fasce di età più equilibrata,  con una quota di giovani superiore di un punto percentuale a quella over 55, che è rispettivamente del 18 e 16%.

I giovani autisti al di sotto dei 25 anni nelle restanti regioni non supera il 7%: in Europa sono al 7%, che è anche la regione con un 1/3 di camionisti di oltre 55 anni (35%), innalzando l’età media dei suoi autisti a 47 anni. Questi valori sono più alti di quelli registrati complessivamente nei trasporti europei, contraddistinti dal 21% di over 55 e una età media di 44 anni.

Il record più basso tocca invece all’Iran, che registra appena il 3% di under 25 e un risibile 0,2% di donne camioniste, rispecchiando il fatto che le donne iraniane rappresentano il 17% della popolazione attiva.

Tra le cause individuate dagli operatori intervistati vi sono l’età legale per poter accedere alla professione, che va dai 21 ai 26 anni, e la reputazione negativa della professione, che se fosse resa più attraente potrebbe orientare i giovani disoccupati verso questa professione. La quota di disoccupazione dei  giovani è di circa il 25%, con range  che varia dal 14% della Cina al 30% dell’Argentina, eccetto il Messico all’8%.

A questo si aggiunge la scarsità della platea di donne camioniste, che eccetto Cina al +5% e Usa al +8%, in generale non arriva al 3%, un livello di molto inferiore a quello conseguito in generale dalle donne nei trasporti, che registra un 8%, con punte del 20% in Europa, Eurasia e Usa. Le donne camioniste in Europa si collocano al 3,2%, mentre nei trasporti la presenza femminile media si attesta al 22%. Secondo IRU, mancanza di sicurezza, il trattamento dei conducenti nei luoghi di consegna, i lunghi periodi fuori casa e la pessima immagine della professione sono le principali cause che spiegano così poche donne camioniste.

Secondo molti operatori intervistati, la grave carenza di camionisti, che si ripercuote a cascata sulle catene di rifornimento con conseguenze negative sugli affari e sui consumatori, è causata principalmente dalla perdita di conducenti qualificati e pensano che i governi dovrebbero migliorarne le condizioni di lavoro.

Nel tentativo di restare attraenti nel mercato del lavoro, nel 2021 molte imprese hanno aumentato le retribuzioni, e continueranno a farlo nel 2022, specialmente nel Regno Unito che in 9 mesi ha aumentato il salario lordo del 18%, e negli Stati Uniti, dove l’industria ha aumentato  la retribuzione di 5 volte la media storica. Tuttavia, al momento salari migliori non sembrano sortire gli effetti sperati dagli operatori , e secondo alcune imprese avrebbero addirittura un effetto controproducente: buste paghe più pesanti starebbero riducendo il numero di guide degli autisti  che così possono trascorrere un po’ più di tempo a casa.

Tra le cause della carenza di camionisti segnalate dagli operatori intervistati, oltre alla mancanza di autisti qualificati, che indica non un’indisponibilità ma la mancanza delle abilitazioni necessarie, votata maggiormente in Argentina, Eurasia, Europa, Iran e Messico, la pessima immagine della professione è la principale causa attribuita dalla maggior parte degli operatori della Turchia, mentre quelli della Cina hanno indicato soprattutto le condizioni di lavoro difficili.

Le misure che andrebbero prese, secondo il sondaggio, sono soprattutto di miglioramento delle condizioni di lavoro per Messico, Europa, Eurasia Iran e Cina, che ha registrato  il valore più alto di tutti (73%); di abbassamento dell’età minima attualmente di 21 anni per la Turchia e di facilitazioni all’accesso professionale  e riduzione dei costi di abilitazione per l’Argentina. Vi è poi una concordanza generale sulla necessità di migliorare le condizioni di lavoro dei camionisti, rendendo prioritari i parcheggi attrezzati e migliorando i luoghi di consegna, prevedendo le toilet per autisti; abbassando i tempi di attesa; consentendo orari di consegna flessibili, impedendo che sia il camionista a dover caricare  e scaricare la merce.

Giovanna Visco

Questo articolo è stato pubblicato da PortNews il 27 giugno 2022

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Un raduno per il fine settimana!

 

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Ale, Laura e Bea!

 

Ho appena finito di vedere in diretta il video di Ale, Laura e Bea, voglio far loro i complimenti per la bella iniziativa dedicata ai giovani autisti e soprattutto per l’entusiasmo che hanno trasmesso in questa loro chiacchierata.

Loro sono il futuro dell’autotrasporto!

Buona strada sempre ragazzi!!!!

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Un libro…d’epoca!

 

Girando tra le bancarelle della Mostra scambio auto, moto, bici d’epoca a Busto Arsizio, mi sono imbattuta in questo libricino.
Sono circa 250 pagine… un testo “per prepararsi all’esame di Conduttori di autocarri Diesel”.
Anno 1942…ho iniziato a leggerlo, credo che mi ci vorrà parecchio perchè è abbastanza tecnico però è un pezzo di storia dell’autotrasporto!
Praticamente risale agli anni in cui fu realizzato “Fari nella nebbia”, il primo film sui camionisti girato in Italia.
Anche allora c’era da studiare!

Ho pubblicato la foto della copertina su YT, e con mio grande piacere un amico mi ha lasciato questo bellissimo commento “storico”! Gli ho chiesto il permesso di pubblicarlo anche qui per condividerlo con tutti voi:

“Ciao Monica, è bello rivederti, se tu dovessi vedere il mio volto ora, noteresti un sorriso di gioia che non finisce più e a dire il vero sono anche un poco emozionato. Questo libro? No direi documento storico, libro è poco. Mi ricorda i racconti di Domenico mio ex collega di lavoro quando negli anni “70” a me ventenne raccontava quando nel “45” per andare a Napoli da Bologna con il 3RO e un piccolo rimorchio impiegava 3 giorni lui e un altro conducente lungo strade ancora bombardate, e assieme alle strade anche qualche ponte, seguendo a volte itinerari.alternativi o passaggio di guadi, salite a meno di 5 orari, prima ridotta, e in discesa freno motore, marce basse per non perdere il controllo del camion, utilizzo dei freni con criteri di prudenza e saggezza per non scaldare troppo i tamburi e prepararsi ad una triste fine. In Africa durante la guerra era capace di smontare il motore mentre erano in viaggio. La dinastia dei camionisti se ne guardiamo la storia, i singoli fatti da loro vissuti, è una dinastia di grandi personaggi, che davanti alle difficoltà non si sono mai arresi, semmai combattendo in silenzio la loro battaglia. Domenico mi raccontava che fra di loro a quei tempi bastava una parola, osservare in silenzio per capire, ascoltando chi chiedeva aiuto, una vita fatta di fatiche, imprevisti, dove in certi momenti una decisione presa al momento poteva risultare fondamentale e solutiva. Poi la neve, il ghiaccio, grosse catene che usate inappropriatamente a pieno carico potevano recare anche grossi danni, attese prima che le strade potessero essere percorribili, ecco cosa raccontava Domenico di quegli anni lontani mentre ricordava il suo camion che lentamente saliva lungo la Futa-Raticosa! Sonno, stanchezza, caldo, freddo, e poi? A destinazione scaricare le merci a braccia con l’aiuto quando vi erano, di qualche facchino locale. La nostra storia in parte è anche questa, non dimentichiamo questi eroi della strada che spesso l’intelligenza ha permesso di superare grosse problematiche. Domani ti dirò che sarò in strada pure io, andrò in Puglia per una breve vacanza, e in autostrada e non solo sono abituato ad usare le segnalazioni laterali con tempestività che ritengo una forma di educazione nei confronti del mio prossimo, anche se ultimamente mi hanno comunicato che le “frecce” sono cose da pellerossa e non da utenti stradali. Mah!!! Tuttavia ti auguro una buona settimana, e ti ringrazio abbracciandoti per aver risvegliato in me una serie di ricordi che pensavo fossero andati perduti. Buona strada e occhio vivo sempre Mario. Da Bologna”
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il raduno del weekend

ciao a tutte/i

vi segnalo il camionraduno di solidarietà questo weekend 18-19/06 a Montegrotto Terme (PD) .

Siamo alla 2^ edizione dell’evento creato a scopo benefico e dedicato a due bambini con gravi problemi di salute. Grazie al contributo di chi vorrà partecipare sarà possibile aiutare ad affrontare le cure costose per affrontare la loro vita. Un plauso agli organizzatori

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Un raduno per il fine settimana!

 

Appuntamento a Bolzano sabato e domenica  per il raduno del gruppo South Tyrol Trucker!

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Immagini dal Raduno di Varallo

 

Per gli appassionati di camion qualche fotografia scattata domenica al Raduno AITE a Varallo Sesia, erano presenti sia camion che auto d’epoca, soprattutto Lancia. E’ stata anche l’occasione per fare un pò i turisti e visitare il borgo vecchio di Varallo e salire al Sacro Monte sulla collina sopra il paese.

Una bella giornata, abbiamo incontrato anche vecchi amici (nessuna lady purtroppo!) e scambiato quattro chiacchiere!

Buona strada a tutti sempre!

 

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Appuntamento a Misano !

 

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Incontrarsi al Transpotec!

Oggi siamo andati in Fiera a Milano  al Transpotec, abbiamo girato nei padiglioni degli stand e tra i camion del raduno Truck look nel piazzale esterno… c’era da perdersi a guardarli!

E girando e rigirando abbiamo incontrato amici e colleghi, ci siamo fermati a fare quattro chiacchiere e ho scattato decine di fotografie… ai camion! La passione è passione!

Ho incontrato anche alcune  ragazze del gruppo, ho salutato Elda – con cui purtroppo non ho fatto foto – allo stand della Volvo, e Laura. Con lei poi ci siamo ritrovate e …fatte fotografare!

C’erano anche Gloria e Giulia:

Ed eccoci tutte insieme sorridenti! Gloria la conoscevo già, suo papà veniva ai raduni del Coast quando lei non era ancora nata! Giulia era la prima volta che la vedevo di persona, ma mi ricordavo di lei per un video sulla transumanza. Siamo rimaste un pò a parlare del nostro lavoro, visto con occhi femminili, dei problemi che dobbiamo affrontare in più degli uomini, perchè vale sempre la regola che se vuoi fare questo lavoro da donna devi farlo meglio… altrimenti torna a fare la casalinga ! E poi il problema dei servizi  (docce soprattutto), che forse perchè siamo ancora troppo poche, difficilmente almeno in Italia, si trovano dedicati solo alle donne. E di qui tante volte l’arte di arrangiarsi come si può. E’ bello vedere colleghe giovani e piene di entusiasmo, cosa sempre più rara nelle nuove generazioni. Ma a differenza dei “maschietti”, le donne che scelgono di fare questo mestiere è perchè lo desiderano veramente, perchè è un sogno da realizzare, nonostante tutti i problemi che ci sono e con la consapevolezza che non è per niente facile, sia dal punto di vista fisico che emotivo. Ci sarà sempre qualcuno pronto a criticarti, ma va tenunto in conto e bisogna imparare a fregarsene! Buona strada ragazze!!!

E adesso ancora qualche foto dei camion presenti al raduno, giusto un piccolo assaggio:

 

 

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