L’ho saputo solo stamattina… e ho pianto, non mi vergogno a dirlo, credo che Pasquale “profumo di nafta” sia una delle persone più belle che ho avuto la fortuna di conoscere. Lo incontravo ai raduni di mezzi d’epoca, ho letto i suoi libri, ho ammirato le sue fotografie e ho condiviso la sua passione per i camion…
Gli avevo anche regalato il nostro libro e mi aveva detto che gli era piaciuto…
Ciao grande Pas, era sempre una gioia quando leggevo i tuoi commenti su You Tube, quando potevo scambiare quattro parole con te, mancherai a tutti noi.
La LAM ve l’ho già presentata, è la “Lega Antichi Motori”, un’associazione di appassionati di veicoli storici. Al raduno di Giussano c’erano anche loro, con i loro stupendi mezzi d’epoca.
Ma gli appassionati di questi mezzi non sono solo uomini!
Cosi, tramite Daniela che era presente, ho mandato le nostre targhe anche a Luisa e Luciana, che questi camion li guidano durante le manifestazioni che fanno in giro per l’Italia, perchè è bello condividere una passione, quella per i camion, che siano quelli di tutti i giorni o i mezzi che hanno fatto la nostra storia!
Daniela a Giussano
Daniela mi aveva promesso di mandarmi la loro foto con la targa quando le incontrava, e cosi eccole qui!
Non solo interviste, non solo video, non solo libri, ma anche musica!
Per gli appassionati di Hard Rock voglio segnalare l’ultimo album del mitico Alice Cooper dedicato alla strada, intitolato appunto “Road”! Intesa come strada ma anche come percorso personale, di seguito la copertina e la tracklist!
Tracklist
01. I’m Alice
02. Welcome To The Show
03. All Over The World
04. Dead Don’t Dance
05. Go Away
06. White Line Frankenstein
07. Big Boots
08. Rules Of The Road
09. The Big Goodbye
10. Road Rats Forever
11. Baby Please Don’t Go
12. 100 More Miles
13. Magic Bus
già la prima canzone è una sorta di presentazione dell’artista che casualmente è a bordo di un camion!
E che dire della sesta canzone della Tracklist “White Line Frankenstein”? fate largo al camionista della notte!
IL FRANKENSTEIN DELLA LINEA BIANCA
Beh, sono il grande lupo cattivo e guido da solo Sono il settimo figlio e sono cattivo fino al midollo
Mi sento un po’ morto, ma stanotte sono vivo Devo caricarlo nel mio naso, devo guidare, guidare, guidare
Non ho la moglie, nessun marmocchio, non ho alimenti Vivo per strada perché devo essere libero
Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Il Frankenstein della linea bianca
Dalla strada allo spettacolo, sono un gigolò e Tutte le ragazze sanno che possono farsi un giro, oh, yeah
Perché sono un uomo infernale in un’avventura di una notte Stanno mangiando dalla mia mano, così soddisfatte
L’autostrada è il mio cuore e questo camion è la mia casa Sono un ratto di strada, piccola, sono una roccia rock n’ roll
Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Il Frankenstein della linea bianca (Il Frankenstein della linea bianca; sono io)
Ho l’olio nelle mie vene e una boccata di gas Levatevi di torno perché sto correndo veloce
Sono un fulmine rotante, vado alla velocità della luce Ho questo mostro di metallo che devo sfamare
L’autostrada è il mio cuore e questo camion è la mia casa Sono un ratto di strada, piccola, sono una roccia rock n’ roll
Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Perché sono “Il Frankenstein della linea bianca” (Levatevi di torno!)
“Quelli che son stati camionisti insieme a me, e di anni ne hanno almeno 53…”
Ho modificato la strofa di una canzone dei mitici Nomadi per tornare all’inizio degli anni ’90, a chi come me in quegli anni percorreva l’Autostrada del Sole, in cabina aveva il baracchino (praticamente quasi tutti all’epoca!) e di sicuro si ricorderà della storia del “fantasma di Fabro”. Ci passavamo le ore a discuterne, chi ci credeva, chi diceva che era impossibile, che si erano inventati tutto per spaventare gli altri, chi in quel parcheggio non si fermava più per paura di essere svegliato a sua volta dal fantasma di una donna col volto insanguinato (io conoscevo questa versione) e di restarci secco per lo spavento.
Era solo una leggenda? Chi può dirlo, ci fu un periodo in cui la ragazza fantasma fu “avvistata “ più volte, poi la storia si perse e nessuno ne parlò più per anni.
E invece… pochi giorni fa per caso ho trovato la recensione di questo libro “Sotto le ceneri” di Giorgio Santelli. E’ un romanzo giallo in cui l’autore, prendendo spunto proprio dalla leggenda del fantasma di Fabro e da alcuni fatti di cronaca legati allo smaltimento di rifiuti speciali crea una trama avvincente con protagonista un giornalista d’inchiesta e un vero colpo di scena finale.
Io l’ho letto in due giorni, forse proprio per venire a capo di quella strana vicenda del fantasma, che mi ha riportato indietro nel tempo, e anche se nel libro è stata un po’ modificata la storia mi è piaciuta.
L’articolo, pubblicato da Professione Camionista, è di qualche mese fa, però è bello leggere che ci sono aziende che alle proprie autiste dedicano un camion personalizzato!
La BiERREti fa trasporti e servizi di logistica a temperatura controllata, ha una piattaforma per il fresco e il congelato. Oggi è una realtà innovativa e internazionale, nata dal lavoro di tre autisti che, per crescere, hanno assunto tante donne.
«Mi hanno chiamato mentre guidavo – racconta Moira Barbierato, autista di Bierreti – per dirmi che in azienda c’era un rinfresco e che dovevo esserci anch’io. Sono subito corsa e, quando sono arrivata, ho trovato tanti amici, tanti colleghi e poi tutti e tre i nostri titolari, Robertino, Max e Carlino che mi aspettavano e che mi hanno fatto trovare una sorpresa pazzesca: un Daf XG tutto per me, bellissimo, con i profili rosa. Per la prima volta in vita mia, sono riusciti a farmi star zitta. Non mi avevano detto niente ed ero così commossa che alla fine mi è scappata anche qualche lacrima». Questo piccolo episodio che ci ha raccontato Moira, una delle autiste di punta di BiERREti di Taglio di Po (Rovigo), è soprattutto il ritratto di un’azienda che vuole crescere e innovare e in cui i dipendenti e i collaboratori hanno un nome e un volto.
Una di quelle notizie che non vorremmo mai leggere, soprattutto perchè era una giovane collega ed è morta sul lavoro. Forse è stata una distrazione, forse un guasto meccanico, ancora non si sa, ma non si dovrebbe mai morire sul lavoro.
Un video che racconta il raduno dei mezzi d’epoca, organizzato dalla LAM (Lega Antichi Motori), a Civitanova Marche, con varie interviste tra cui quelle di due colleghe: Maria Luisa e Luciana.
Un nuovo appuntamento per gli appassionati di veicoli d’epoca, questo fine settimana a Civitanova Marche, in collaborazione con gli amici della LAM una rievocazione storica da non perdere!
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