E’ stato un weekend intenso quello dell’ 11 e 12 ottobre al Festival dei Motori c/o la Fiera di Montichiari! era la prima volta che partecipavo a questo evento con il camion, una splendida occasione per far conoscere al pubblico un nuovo progetto che sta prendendo forma! infatti con WE WORLD (Women Engine World) abbiamo esordito con dei mini corsi di avvicinamento moto e auto, che sono stati molto apprezzati durante lo svolgimento della fiera, come pure l’interesse verso il mondo dei camion.
Allego qualche scatto della fiera, un ringraziamento agli amici che sono venuti a trovarci allo stand!
Molte di noi seguivano le avventure di Oti Cabadas, meglio conosciuta come Coco truckergirl, una camionera spagnola seguitissima sui social, famosa per il suo sorriso e il suo amore per i camion.
Questo post è per darle l’ultimo saluto, aveva solo 41 anni e se n’è andata all’improvviso, dicono per un ictus, lasciando sgomenti tutti quelli che la conoscevano, riposa in pace Oti, ovunque tu sia adesso.
Il primo di questi video è una favola della buona notte per i bambini in cui viene raccontata la storia di Coco e di come ha realizzato il suo sogno di diventare camionista, il secondo è un omaggio che le hanno dedicato oggi:
Un video con la nostra collega Barbara che racconta il suo lavoro notturno a bordo di un camion, scelta fatta anche per poter seguire la famiglia di giorno.
Di recente ho avuto il piacere di conoscere una nuova collega, Arianna, che porta con sè ben 10 anni di esperienza nel settore frigo. Attualmente si occupa di trasferimenti ai depositi durante il giorno, ma la sua vera passione rimane il viaggiare di notte.
Anche se non abbiamo avuto molte occasioni per chiacchierare, un pò per gli orari che non combaciano, altri perché siamo sempre di corsa, non è mai mancato un saluto in lontananza. L’ultima volta finalmente abbiamo avuto un pò di tempo per scambiare due chiacchiere e, con grande piacere, le ho consegnato la tabella rosa e via con la foto di rito!
Buona strada Arianna e benvenuta nella nostra community!
Ferrara, 15 ottobre 2025 – Ha un bel sorriso dietro gli occhiali bordati di bianco e non si capisce perché, il cartello sul muso del tir, si fa chiamare ’Contessa acida’. “È per il carattere, ho un bel caratterino”, ammette, il marito accanto. “Lui non voleva che facessi la camionista, era preoccupato. Ma io avevo deciso, è la mia passione. Da oltre 20 anni guido questi giganti d’acciaio”, Barbara Strozzi, 53 anni, quattro figli, scende con un saltello agile, gli stivaletti di pelle, i leggings neri. La cabina la sua casa, la sedia come una poltrona dalla quale – là in alto – guarda la strada.
Chilometri e chilometri che macina durante la notte, a portare frutta e verdura con uno Scania d’acciaio cromato, negli scaffali della grande distribuzione. Patate e cipolle, insalata e radicchio in tutto il nord Italia, Milano, Verona, Novara. “Sono arrivata anche a Firenze”, una carezza al cruscotto, senza un granello di polvere. Di notte al volante, durante il giorno mamma e moglie.
“Come si fa a non innamorarsi di una donna così”, la guarda con gli occhi che brillano come al primo appuntamento il marito, Robertino Rocky Bonora. “Rocky perché non sono proprio un colosso”, scherza. La sveglia per Barbara suona alle otto di sera. “Ceno, un caffè, salgo in cabina e parto”, lungo le strade dell’ortofrutta, il camion della ditta di trasporti e logistica Barca srl, come il proprietario. Marco Barca al timone dell’azienda della Cna che si trova a San Bartolomeo in Bosco. “Adesso i camion non hanno più bisogno di scaldare i motori”, i fari a illuminare, un cono che spazza via la notte, altri camion e auto, sorpassi e uscite. Fino alla consegna.
Barbara Strozzi
“Sono andata a lavorare a 14 anni, in campagna, a raccogliere la frutta”. Ma la campagna non era nella visuale del suo parabrezza. Preferisce i motori, cilindri, marmitte e la strada. I suoi passi, un Fiorino, poi il furgone. La patente C, poi la E. Esami che supera in un lampo, sempre mettendo la freccia della sua passione. “Ho guidato anche all’estero, portavo pezzi di ricambio in Svizzera, Francia, Germania e Spagna”. Era un’impresa di Bologna. “Sono nata ad Argenta, mi sono trasferita a Molinella e adesso sono qui, a Ferrara”. Si mangia la strada, fino al termine della notte, le luci dell’alba, una sosta e un caffè. “Non ho mai avuto paura, mi so difendere”, scandisce le parole, perché si capiscano bene. Il clacson scuote il piazzale, ‘Contessa acida’ riparte.
Questo fine settimana presso il Museo della Fondazione Marazzato a Stroppiana ci sarà l’ultimo porte aperte dell’anno per festeggiare i 50 anni di Iveco, con raduno Turbostar e Daily.
Tante volte ci viene chiesto quante donne siamo a fare questo mestiere… a volte sento colleghe che lo fanno da 10/20 anni dire che quando hanno iniziato loro erano in pochissime, forse poche decine… qualche statistica dice che ora siamo il 6% del totale degli autisti… anni fa invece non c’erano studi di settore che ci prendevano in considerazione… quindi il numero reale per me resta ancora un mistero, abbiamo anche provato a contarci tra di noi ma è veramente impossibile! E il numero delle patenti superiori conseguite dalla donne non indica per forza che tutte svolgano questo lavoro. Anzi.
Dovete sapere che questo è sempre stato un settore molto maschilista e molte donne hanno fatto fatica a trovare lavoro, a meno che fossero già di famiglia, sempre la solita tiritera, sei una donna stai a casa, fai i figli , non è un lavoro per voi, ecc, ecc.
Si potrebbe obiettare che ora le donne sono ben accette, ma è vero solo in parte, perché c’è sempre uno zoccolo duro di uomini che non ci vogliono alla guida di un camion. Basta parlare con qualche ragazza per capire che ancora oggi più o meno tutte hanno avuto a che fare con quello che vorrebbe rispedirci a casa a fare le casalinghe o con quello che ci dice che adesso è facile con i cambi automatici e le nuove regole,ecc, ecc. Come se queste migliorie fossero solo a vantaggio delle donne e non anche per loro. Certo è che con la carenza di autisti è diventato un po’ più facile trovare lavoro. Per tante ma non per tutte.
Quindi di camioniste negli anni passati ce n’erano o no? Devo dire che mi capita sempre più spesso di trovare notizie su donne che hanno fatto le camioniste nel secolo scorso. Partendo dalle pioniere come la nostra madrina Nora (foto a sinistra), la Teresina, la Sandra, la Maria Rosa e altre ancora, io per esempio posso dire che negli anni ’80 e ’90 ne ho conosciute parecchie, è vero che molte di loro poi sono scese dal camion, però c’erano, anzi c’eravamo già e anche abbastanza numerose già in quegli anni. Forse la differenza sta nel fatto che adesso ci sono i social e tanta visibilità mentre allora si conoscevano più che altro quelle della propria zona. Un po’ più di notorietà è arrivata col CB, il baracchino. Mi ricordo che quando iniziavo a chiacchierare con qualche collega spesso mi elencavano i nomi di tutte quelle che avevano conosciuto dando per scontato che in quanto donna le conoscessi anche io! A volte mi raccontavano cose irripetibili sul conto delle altre colleghe, non so se frutto di fantasia o di tentativi maldestri di metterle in cattiva luce… c’è stato un periodo in cui se facevi la camionista eri considerata una poco di buono (e non sono sicura che quel periodo sia finito). Ma questa è un’altra storia.
Un gruppo di camioniste nel 1991 a una manifestazione
Ultimamente a un raduno di mezzi storici, parlando con un collega lui mi ha raccontato che sua mamma Emilia, negli anni ’80, consegui la patente per il camion, prima donna nella provincia di Viterbo. Chiara, un’altra collega mi ha detto che anche sua nonna guidava il camion negli anni’60, e cosi via. Ogni tanto si trova un trafiletto in cui parlando di qualche donna si fa riferimento al fatto che in passato avesse fatto la camionista.
L’ultimo in ordine di tempo questo articolo in cui si fanno gli auguri a Rachele che festeggia i suoi splendidi 80 anni, (quindi auguri anche da parte nostra per il traguardo raggiunto!) e in cui c’è scritto che è un’ex camionista e c’è anche una foto vicino al suo camion.
A riprova che di donne camioniste ce ne sono state un pò ovunque in Italia, magari non tantissime ma nemmeno cosi poche come si potrebbe pensare, solo che non si conoscevano le loro storie. Ed è bello condividerle nel nostro blog quando ne troviamo qualcuna!
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...un gruppo di amiche/colleghe camioniste che hanno deciso di viaggiare anche in rete! ...e di trovarsi in questo "Truckstop" x condividere la propria passione x il camion!
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