Quelle notizie che non vorremmo mai sentire…

 

Un pensiero per una nostra collega vittima di un terribile incidente in una logistica, riposa in pace Sylvia….

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La storia di Giulia, autista a Roma

 

 

La bella storia di Giulia, giovane autista dell’atac di Roma in questo articolo de “Il Messaggero”.

 

Il link dell’articolo:

https://www.ilmessaggero.it/roma/metropoli/intervista_autista_atac_roma_giulia_polidori-8382636.html

 

Inizia cosi:

Roma, le nuove autiste della città, parla Giulia Polidori: «Al volante come mia madre, il bus è una seconda casa»

Roma, le nuove autiste della città, parla Giulia Polidori: «Al volante come mia madre, il bus è una seconda casa»
di Fernando Magliaro
4 Minuti di Lettura
Martedì 1 Ottobre 2024, 13:39

«Per questo lavoro serve passione. Non è, almeno per me, un lavoro come un altro. Io sono nata, possiamo dirlo così, sui bus Atac».
Giulia Polidori ha 28 anni. È una delle ultime assunte in Atac. Guidare i bus non sembra esattamente un mestiere per donne. Solo il 5% dei nuovi conducenti è una donna.

 

 

«Possiamo dire che le donne sono sempre state una parte minoritaria in questo lavoro che è a prevalenza maschile. Io personalmente non la vedo così, però. Forse è una cosa che è rimasta agli anni passati».
Ma se vengono assunte 12 donne su 299, evidentemente non sono attratte dal lavoro. È un problema di orari e turni? Un lavoro che ha incidenza sulla vita familiare, sui figli?
«Sicuramente questo non è un lavoro facile. Questo è un lavoro che ti deve piacere e appassionare. La guida di un mezzo pesante è una cosa di responsabilità, nostra, dei passeggeri e di chi incrociamo per la strada. Quindi, secondo me, questo non è un lavoro che si fa tanto per fare ma ti deve appassionare. A me piace guidare, mi piacciono i mezzi pesanti. Ti deve piacere di lavorare su turni e a me piace perché mi consente di gestire la vita privata come dico io. Ad esempio, faccio il turno di notte il venerdì poi il sabato sono libera e vado al mare. Io sono mattiniera, quindi faccio più possibile la mattina così poi ho tempo per il mio compagno, per la palestra, per uscire».

 

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(…) continua nella pagina de “Il Messaggero”

 

 

 

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La storia di Monica, giovane autista di autobus

 

La storia di Monica, giovane autista di autobus, in un video di qualche mese fa, neoassunta in un’azienda di trasporto pubblico locale.

Buona strada Monica!

 

 

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La storia di Laura, autista di autobus

 

La bella storia di Laura, autista di autobus nella capitale, in una video intervista di qualche mese fa.

Il link dell’articolo e del video:

https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/laura-autista-ce-chi-non-sale-con-una-donna-al-volante-dt1pdjpi

 

 

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Una collega: Lara!

 

 

Ho trovato su You Tube questa bella video intervista alla collega Lara , fatta in occasione della festa della donna.

Buona strada sempre Lara!

 

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Camionraduno Autoparco Brescia est

Nel weekend del 12 e 13 ottobre l’autoparco di Brescia est si è popolato di numerosi camion provenienti da ogni parte d’Italia ed estero per l’appuntamento annuale del Truck show by Discio!

E’ stata una bella occasione di ritrovo per gli appassionati e personalmente non vedevo l’ora di ritrovare le lady truck Simona e Marcella e gli amici di sempre!

Il raduno era una vetrina di mezzi accessoriati di luci e acciaio, per non parlare dei disegni aerografici sulle cabine e in certi mezzi, come quelli di una scuderia rumena, sui semirimorchi! Musica, sgasate, trombe, un casino incredibile ma sempre ben accetto quando si tratta di fare festa! Immancabili gli old truck per i nostalgici e il bilico di Carletto La Peste che nelle premiazioni a fine raduno ha vinto il primo premio! Lascio un video per dare l’idea della grande partecipazione di camion che hanno dato vita a uno spettacolo incredibile!

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Donne e motori: interviste

 

Vi segnalo 2 articoli dalla provincia di Cuneo, il primo è questo:

https://www.cuneodice.it/eventi/cuneo-e-valli/donne-e-motori-il-mondo-dellautotrasporto-raccontato-dalle-camioniste_91585.html

 

E il secondo è questo, con le brevi interviste a Paola, Adriana,  Giulia e Eva , è sempre bello leggere di donne che fanno questo lavoro con entusiasmo!

https://www.astraservizi.it/rubrica-norme-su-ruote-donne-e-motori-un-binomio-perfetto/

 

Il testo:

Rubrica norme su ruote: Donne e motori, un binomio perfetto

 

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Gli ultimi raduni

 

Ormai la stagione dei raduni sta per finire, vi pubblico le ultime due locandine che ho trovato per questo fine settimana!|

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La storia di Lisa, una giovane collega!!

 

Un’altra bella storia di una ragazza che ha scelto di diventare camionista, siamo sempre di più e motivate, buona strada sempre Lisa!!!

Il link:

https://www.iltquotidiano.it/articoli/val-di-fiemme-la-storia-di-lisa-dellafior-io-donna-camionista-a-24-anni-che-gioia-storia/

 

La sua storia:

domenica 6 Ottobre, 2024

Val di Fiemme, la storia di Lisa Dellafior: «Io, donna camionista a 24 anni: che gioia»

di Samanta Deflorian

La giovane è autista della ditta Misconel: «Ho realizzato un sogno»

È passato poco più di un anno da quel giorno in cui Lisa ha ricevuto la telefonata in cui le è stato offerto un posto di lavoro. Un lavoro che non aveva ancora cercato, ma che è arrivato inaspettato. Proprio a lei. Una donna. La ditta Misconel di Lago di Tesero le stava offrendo un posto come autista di camion. «Non ci ho pensato due volte e ho accettato. Mi sono detta: quando mi ricapita che mi vengano a cercare».
Lisa Dellafior ha 24 anni ed è di Masi di Cavalese. La mamma ha un salone di parrucchiera, il papà è da sempre meccanico nelle officine di Misconel. Lisa è cresciuta con due fratelli che oggi fanno i boscaioli. «I miei giochi da piccola erano i lego, trattori, macchinine. Se volevo compagnia, mi toccava fare i giochi dei miei fratelli». Eppure Lisa cresce circondata da un mondo «al femminile». Da piccola trascorre tante ore nel negozio della mamma a stretto contatto con le clienti. Alle superiori frequenta il liceo sociale a Cavalese: la classe è quasi esclusivamente composta da ragazze. E poi arriva il suo primo impiego presso la fabbrica La Sportiva di Ziano, dove viene assegnata al reparto «giunteria»; di nuovo le colleghe sono per lo più donne. «È stato in questi mesi di lavoro in fabbrica che ho deciso di conseguire la patente C, quella che abilita alla guida dei camion. L’ho fatto un po’ per noia, e un po’ perché otto ore di lavoro ripetitivo fermo nello stesso posto mi hanno fatto venir voglia di cambiare stile di vita. Ho iniziato a sognare di fare la camionista di linea, ossia quello che viaggia su lunghe tratte. E così tutto è arrivato da sé, la patente, la chiamata al lavoro, e la nuova vita sempre in movimento, per ora “solo” in regione».
Oggi Lisa conduce camion lunghi circa otto metri; sa manovrare la gru, trasporta materiale nei cantieri, compie tutte le manovre necessarie per cambiare il cassone del camion con la botte, e ha a che fare con colleghi esclusivamente maschi. Chi le vuole bene sa che ha fatto una scelta che l’ha resa felice, anche se non è mancato chi ha tentato di scoraggiarla. Lisa però non ha mollato. Forte dell’appoggio della famiglia, che, se aveva qualche perplessità, era per il timore di incidenti per le tante ore in strada, più che per il lavoro in sé, Lisa ha deciso di seguire l’istinto e accettare un lavoro che gli stereotipi vogliono «da uomo». «Spesso accade che chi mi vede alla guida si giri per guardarmi. Quando mi presento in un nuovo cantiere la prima reazione se va bene è di stupore, spesso vedo sfiducia e diffidenza. Posso capirlo, è strano vedere una donna e per di più molto giovane alla guida di un camion».
Lisa però non si scoraggia e con umiltà e tanta voglia di imparare si è ritagliata il suo spazio in mondo di uomini. «La cosa bella è constatare che chi mi vede all’opera, poi si ricrede». A volte sono accaduti anche episodi divertenti come quella volta in cui si è presentata in cantiere chiedendo dove andasse fatto il getto. La risposta degli operai è stata «Qui, ma stiamo aspettando il camion per farlo». «Quando gli ho detto che il camion che aspettavano ero io, sono rimasti spiazzati e quasi increduli».
Lisa è consapevole di essere una mosca bianca. «Infatti quando mi chiedono che lavoro faccio, preferisco rispondere “l’autista”, e solo se mi fanno altre domande specifico che guido camion. Non amo espormi o richiamare l’attenzione su di me, per me fare questo lavoro è la cosa più normale del mondo. Ma racconto volentieri la mia storia perché chiunque abbia un sogno, sappia che nulla e nessuno può impedirgli di realizzarlo. Io ce l’ho fatta, e come me tutti possono farlo».

 

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Un podcast con Laura!

 

Un podcast con Laura Broglio!

Buon ascolto!!!

Il link:

https://open.spotify.com/episode/3wBm5Ym4SEB8Qis7OM7wUF?si=K0L66LSzSKmVD3VTutfNvA&nd=1&dlsi=7e5c7393c5fa48f5

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