Donne e motori: interviste

 

Vi segnalo 2 articoli dalla provincia di Cuneo, il primo è questo:

https://www.cuneodice.it/eventi/cuneo-e-valli/donne-e-motori-il-mondo-dellautotrasporto-raccontato-dalle-camioniste_91585.html

 

E il secondo è questo, con le brevi interviste a Paola, Adriana,  Giulia e Eva , è sempre bello leggere di donne che fanno questo lavoro con entusiasmo!

https://www.astraservizi.it/rubrica-norme-su-ruote-donne-e-motori-un-binomio-perfetto/

 

Il testo:

Rubrica norme su ruote: Donne e motori, un binomio perfetto

 

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Gli ultimi raduni

 

Ormai la stagione dei raduni sta per finire, vi pubblico le ultime due locandine che ho trovato per questo fine settimana!|

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La storia di Lisa, una giovane collega!!

 

Un’altra bella storia di una ragazza che ha scelto di diventare camionista, siamo sempre di più e motivate, buona strada sempre Lisa!!!

Il link:

https://www.iltquotidiano.it/articoli/val-di-fiemme-la-storia-di-lisa-dellafior-io-donna-camionista-a-24-anni-che-gioia-storia/

 

La sua storia:

domenica 6 Ottobre, 2024

Val di Fiemme, la storia di Lisa Dellafior: «Io, donna camionista a 24 anni: che gioia»

di Samanta Deflorian

La giovane è autista della ditta Misconel: «Ho realizzato un sogno»

È passato poco più di un anno da quel giorno in cui Lisa ha ricevuto la telefonata in cui le è stato offerto un posto di lavoro. Un lavoro che non aveva ancora cercato, ma che è arrivato inaspettato. Proprio a lei. Una donna. La ditta Misconel di Lago di Tesero le stava offrendo un posto come autista di camion. «Non ci ho pensato due volte e ho accettato. Mi sono detta: quando mi ricapita che mi vengano a cercare».
Lisa Dellafior ha 24 anni ed è di Masi di Cavalese. La mamma ha un salone di parrucchiera, il papà è da sempre meccanico nelle officine di Misconel. Lisa è cresciuta con due fratelli che oggi fanno i boscaioli. «I miei giochi da piccola erano i lego, trattori, macchinine. Se volevo compagnia, mi toccava fare i giochi dei miei fratelli». Eppure Lisa cresce circondata da un mondo «al femminile». Da piccola trascorre tante ore nel negozio della mamma a stretto contatto con le clienti. Alle superiori frequenta il liceo sociale a Cavalese: la classe è quasi esclusivamente composta da ragazze. E poi arriva il suo primo impiego presso la fabbrica La Sportiva di Ziano, dove viene assegnata al reparto «giunteria»; di nuovo le colleghe sono per lo più donne. «È stato in questi mesi di lavoro in fabbrica che ho deciso di conseguire la patente C, quella che abilita alla guida dei camion. L’ho fatto un po’ per noia, e un po’ perché otto ore di lavoro ripetitivo fermo nello stesso posto mi hanno fatto venir voglia di cambiare stile di vita. Ho iniziato a sognare di fare la camionista di linea, ossia quello che viaggia su lunghe tratte. E così tutto è arrivato da sé, la patente, la chiamata al lavoro, e la nuova vita sempre in movimento, per ora “solo” in regione».
Oggi Lisa conduce camion lunghi circa otto metri; sa manovrare la gru, trasporta materiale nei cantieri, compie tutte le manovre necessarie per cambiare il cassone del camion con la botte, e ha a che fare con colleghi esclusivamente maschi. Chi le vuole bene sa che ha fatto una scelta che l’ha resa felice, anche se non è mancato chi ha tentato di scoraggiarla. Lisa però non ha mollato. Forte dell’appoggio della famiglia, che, se aveva qualche perplessità, era per il timore di incidenti per le tante ore in strada, più che per il lavoro in sé, Lisa ha deciso di seguire l’istinto e accettare un lavoro che gli stereotipi vogliono «da uomo». «Spesso accade che chi mi vede alla guida si giri per guardarmi. Quando mi presento in un nuovo cantiere la prima reazione se va bene è di stupore, spesso vedo sfiducia e diffidenza. Posso capirlo, è strano vedere una donna e per di più molto giovane alla guida di un camion».
Lisa però non si scoraggia e con umiltà e tanta voglia di imparare si è ritagliata il suo spazio in mondo di uomini. «La cosa bella è constatare che chi mi vede all’opera, poi si ricrede». A volte sono accaduti anche episodi divertenti come quella volta in cui si è presentata in cantiere chiedendo dove andasse fatto il getto. La risposta degli operai è stata «Qui, ma stiamo aspettando il camion per farlo». «Quando gli ho detto che il camion che aspettavano ero io, sono rimasti spiazzati e quasi increduli».
Lisa è consapevole di essere una mosca bianca. «Infatti quando mi chiedono che lavoro faccio, preferisco rispondere “l’autista”, e solo se mi fanno altre domande specifico che guido camion. Non amo espormi o richiamare l’attenzione su di me, per me fare questo lavoro è la cosa più normale del mondo. Ma racconto volentieri la mia storia perché chiunque abbia un sogno, sappia che nulla e nessuno può impedirgli di realizzarlo. Io ce l’ho fatta, e come me tutti possono farlo».

 

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Un podcast con Laura!

 

Un podcast con Laura Broglio!

Buon ascolto!!!

Il link:

https://open.spotify.com/episode/3wBm5Ym4SEB8Qis7OM7wUF?si=K0L66LSzSKmVD3VTutfNvA&nd=1&dlsi=7e5c7393c5fa48f5

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Guidare un camion è un lavoro anche da donna!

 

Un articolo dedicato alle donne camioniste e ai pregiudizi che devono ancora affrontare, ce li racconta Laura in questa intervista.

 

Il link dell’articolo:

https://luce.lanazione.it/lifestyle/guidare-camion-lavoro-donne-laura-broglio-na7sdlp6

Il testo:

In Italia le donne camioniste rappresentano il 6,7% dei lavoratori. Un dato poco edificante quanto a parità di genere, cui si affiancano una visione datata del settore e un’organizzazione del lavoro che non favorisce l’integrazione femminile. Lo sottolinea Laura Broglio, 32 anni, camionista dal 2015, blogger, content creator e protagonista di un episodio del podcast di Q8 Muoversi Liberamente. Laura, che vive in provincia di Rovigo, si è avvicinata a questo mondo per caso. “Ero la classica ragazza che a scuola andava bene in tutto – racconta–, quindi, spinta dalla mia famiglia, avevo scelto una formazione umanistica in attesa di avere le idee più chiare. Sono arrivata all’Università con la consapevolezza che, frequentando Lettere, nel mio futuro ci sarebbe stato il precariato. Poi, con alcuni amici appassionati di camion e motori sono andata a un raduno, salita in cabina e non ho più avuto dubbi sul mio lavoro”.

Le sfide non sono mancate. “A partire dai miei genitori che pensavano fosse l’ultima trovata di una ragazza di vent’anni. Sul lavoro, sono stata più fortunata. Dopo ripetuti no, mi ha assunto un’azienda che nella sua nella flotta aveva già una ragazza e questo mi ha sicuramente aiutata. L’impatto più forte è stato con i social. Nel quotidiano c’è chi ti evita o fa la battuta sessista e chi, invece, si interessa, ma dietro la tastiera c’è un mondo pieno di astio”.
Sebbene negli anni le presenze femminili e la mentalità siano rimaste pressoché invariate, a essere cambiata, secondo Laura, “è la volontà delle aziende di assumere donne. Quando ho iniziato era facile ricevere dei no, adesso si viene assunte subito. Probabilmente è anche frutto della carenza di autisti, ma permette a molte ragazze di entrare in questo settore”. Un mondo da scoprire grazie al blog dove racconta la vita dei trasportatori con uno stile fresco e ironico. “Una seconda attività che mi regala soddisfazioni – sottolinea – e mi permette di conciliare il mio lato creativo con un lavoro che tanto creativo non è”.
(continua nella pagina ufficiale).
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Buona strada sempre Laura!!!
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La storia di Barbara

 

Barbara, la prima donna autista di pullman in Val d’Aosta, un’altra bella storia, tutta da ascoltare!

Buona strada Barbara!

 

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Un raduno per il fine settimana!

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Porte aperte a Stroppiana!

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Veronica da Pierette

 

Un video pubblicato da Jean Paul, un amico e collega del Coast to Coast Truck Team, risale al 1994 e racconta la storia dei Relais Routiers, i ristoranti per camionisti francesi. Quello del video si chiama “Pierette” ed era un locale che lui frequentava spesso durante i suoi viaggi in Francia. In quei ristoranti si respirava un’aria di famiglia, c’era un bel rapporto tra i colleghi e i gestori, erano altri tempi, un mondo un pò diverso da quello odierno.

 

 

Ma la cosa bella di questo video è che “Veronica”, anzi Veronique, la cameriera che nel video parla al CB con un routier, poi è diventata la moglie di Jean Paul ed è venuta a vivere con lui in Italia!

 

Un abbraccio a tutti e due!

 

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Un altro video sul convegno di genova

 

Un altro video sempre sulle storie delle donne di Genova e sul convegno che parla dei problemi delle lavoratrici nel mondo dei trasporti.

 

 

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