lady truck driver team

Grazie a “Uomini e Trasporti”!!!

 

Grazie!

Grazie a Elisa Bianchi e a “Uomini e Trasporti” per la bellissima recensione del nostro libro nel loro blog!!!

Questo è il link:

https://www.uominietrasporti.it/uet-blog/anche-io-volevo-il-camion/soprattutto-camioniste-storie-di-autiste-contro-gli-stereotipi/

E questo è l’inizio dell’articolo:

Soprattutto camioniste: storie di autiste contro gli stereotipi

Si chiama “Soprattutto camioniste” ed è il libro edito dal gruppo “Buona strada” Lady Truck Driver Team che riunisce oltre un centinaio di donne tra autotrasportatrici e appassionate del mestiere. Cinquantadue racconti in tutto, storie di vita accomunate sempre dalla passione per i camion, per raccontare com’è essere una donna camionista in Italia e cosa ancora c’è da fare per abbattere gli stereotipi e i pregiudizi che gravitano intorno a questa professione.

«A volte è bello pensare che fai qualcosa che poche donne hanno il coraggio di fare».

Si apre così Soprattutto camioniste, il libro edito dal gruppo Buona strada. Lady Truck Driver Team nato nel 2007 per unire amiche e colleghe camioniste e che oggi conta più di un centinaio di donne tra autiste e appassionate che si riuniscono su un blog, un “Truck stop” virtuale, come lo definisco loro, per raccontare le loro storie di vita, le loro esperienze alla guida, ma anche pensieri, passioni e scambiarsi informazioni utili.

«A volte è bello guardare gli sguardi stupiti della gente che ti nota passare e tu sei lì, seduta a un metro e mezzo da terra che li guardi dall’alto in basso, non con cattiveria ma con un pizzico d’orgoglio per quello che stai facendo». Sì, perché le donne alla guida di un mezzo pesante oggi sono ancora poche. Solo il 2% del totale per la precisione, pari a circa 13 mila unità. Un mondo ancora prevalentemente “maschile e maschilista” come scrive qualcuna di loro, eppure «nel corso degli anni ci sono state donne che hanno sognato di fare questo mestiere e donne che ci sono riuscite, sono salite in cabina e ci sono rimaste». Soprattutto camioniste ne racconta cinquantadue di loro: cinquantadue testimonianze raccolte tra le componenti del gruppo Buona strada. Lady Truck Driver Team per spiegare e raccontare com’è la vita delle donne camioniste in Italia, ma soprattutto per lanciare un messaggio: le donne ci sono e non sono disposte a farsi dire che si tratta “di un mestiere per uomini”.

L’introduzione del volume si chiude con un invito a riflettere, eppure suona quasi come una premonizione: «Adesso questo settore maschilista si sta accorgendo che le donne possono sopperire alla carenza di autisti, al ricambio generazionale. Cercano di motivarle a intraprendere questa professione con varie iniziative. Forse una cosa non è stata compresa, per le donne che scelgono di fare questo mestiere, fare la camionista è la realizzazione di un sogno e se il sogno non corrisponderà alla realtà cambieranno strada».

Come fare in modo quindi che questo sogno non si infranga?

Leggendo i racconti presenti in Soprattutto camioniste sembra evidente: serve agire subito per garantire che le esigenze delle donne autiste siano ascoltate e accolte. I racconti di vita, tutti così diversi tra loro, da chi è “figlia d’arte” a chi il camion l’ha sempre desiderato fin da bambina, fino a chi mai avrebbe pensato di ritrovarsi alla guida di un “bisonte della strada”, convergono quasi tutti però su un unico punto: mancano servizi – soprattutto quelli igienici – dedicati alle donne, manca attenzione alle esigenze di madri, figlie, lavoratrici che da sempre nel nostro Paese ricoprono anche un ruolo fondamentale nelle famiglie.

I commenti sarcastici, gli sguardi attoniti, i pareri contrari, quelli si possono superare. Non è sempre facile, certo. A ognuna di loro è capitato un episodio di questo tipo, ma l’hanno sempre saputo superare con passione, tenacia e intelligenza. La cultura si può e deve cambiare, ma non possono mancare azioni concrete a sostegno dell’occupazione femminile in questo settore che oggi più che mai ha bisogno di forza lavoro.

(….)

Il resto dell’articolo  lo trovate sulla pagina ufficiale di “Uominui e trasporti”

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Il libro di Laura

 

Sul sito TIMOCOM potete trovare il libro della nostra collega-blogger Laura Broglio!

Vi metto il link da cui potrete scaricarvelo in formato pdf :

https://www.timocom.it/libro-siamo-carichi

E se volete saperne di più:

https://www.trasportoeuropa.it/notizie/autotrasporto/k44-podcast-una-donna-in-cabina-si-racconta/

Complimenti a Laura!

Io me lo sono già scaricato!

Buona strada sempre!

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Il libro nelle vostre mani!

 

Il nostro libro viaggia e piano piano raggiunge

sempre più colleghe e amici!

Ecco altre foto che lo ritraggono nelle vostre mani!

 

Silvana

Lissy

E’ arrivato anche in Svezia dalla collega Cathie!

 

E  ultimo per oggi Stef !

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Donne in viaggio, dedicato alle camioniste

 

 

Un altro bel video del collega Domenico che pone domande – e ottiene risposte – alle colleghe Silvia e Lola!

Buona visione e buona strada a tutti!

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MA QUANTE SIETE?

 

“Ma quante siete?” credo che sia una domanda che molte di noi si siano sentite spesso rivolgere nel corso della vita.

Arrivi per la prima volta a scaricare in un’azienda e ti guardano stupiti, qualcuno ti dice: “Sei la prima camionista che vedo!”, qualcun altro  “Che bello, finalmente una donna invece dei soliti  omaccioni!”, poi di seguito ti chiedono “Come mai hai scelto di  fare questo mestiere?” e dopo “Ma quante siete?”

Già, quante siamo? Non lo sappiamo nemmeno noi, nel gruppo siamo tante ma non ci siamo mai contate anche perché è praticamente impossibile conoscerci tutte tra di noi.

Quando ancora si usava comunicare col baracchino e ti mettevi a chiacchierare con qualcuno saltava sempre fuori il discorso sulle colleghe : “Conosci questa, conosci quella…”, “Io una volta ho incontrato una ragazza su un bilico…” e via di seguito.

E il più delle volte tu non le avevi mai incontrate né avevi mai sentito parlare di loro…

Non ho mai capito perché molti davano per scontato che in quanto donne ci dovessimo conoscere tutte tra di noi, anche se sarebbe stato bello!

In effetti nel corso degli anni ho conosciuto parecchie colleghe e ne ho anche incrociate tante con cui ci siamo scambiate un semplice sorriso o un gesto di saluto. Però credo di averne “conosciute” di più tramite gli articoli di giornale, soprattutto negli ultimi tempi. Si perché non c’è verso, una donna camionista fa sempre notizia. Una donna al volante di un camion è ancora vista come un’anomalia. Negli ultimi mesi è capitato di leggere di ragazze e donne che hanno dato una svolta alla loro vita, hanno mollato tutto per fare le camioniste (sono gli articoli che linko nelle pagine di questo blog quando li trovo,  una sorta di benvenuto nel nostro mondo oppure di ben vista nel caso di colleghe di lungo corso con cui non c’è mai stata l’occasione di incontrarsi di persona).

E’ bello sapere che molte ci riescono, che realizzano un sogno o che cercano di fare nuove esperienze di vita. Dico molte ma in realtà non è che siano poi cosi tante …io continuo col mio giochetto di guardare quante altre donne incrocio alla guida di un camion, quel famoso 2% sul totale dei camionisti di cui si legge spesso non sembra tanto corrispondere alla realtà. Logicamente non è che riesco a vedere in tutti i camion che incrocio, lo faccio solo sulle statali dove si è più vicini.

In una settimana di solito incrocio tre/quattro colleghe, e spesso sono le stesse, con alcune siamo amiche, con altre ci si saluta e basta… a volte nemmeno quello perché le vedo all’ultimo istante… Poi è logico che io non percorro tutte le strade d’Italia, il mio è soltanto un discorso di percentuali.

Tornando alla domanda iniziale “Ma quante siete?” mi viene da rispondere poche, pochissime, sembrava che sarebbero state le donne a risolvere il problema della carenza di nuovi autisti e al contrario sembra che invece che aumentare il numero delle camioniste stia diminuendo…peccato. (Anche questa cosa l’ho letta in un articolo!).

 

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Una mostra fotografica

 

In questi articoli di marzo del 2019 si parla di una mostra fotografica in occasione della festa della donna.

Protagonista  (o sarebbe meglio dire “soggetto”? ) di uno dei due reportage  “La camionara” (l’altro è intitolato “La scelta“),  è Leonarda, amica del gruppo, collega pugliese sulle strade da più di 30 anni!

Peccato non averlo saputo allora, sarebbe stato bello andare a farci un giro, purtroppo negli articoli non si vedono le foto….

Questi sono i link:

https://www.bresciaoggi.it/argomenti/cultura/l-emancipazione-rosa-riflessioni-in-un-click-1.7171083?refresh_ce

 

https://primabrescia.it/cultura/non-mi-piace-l8-marzo/

 

Questo uno dei due articoli:

L’emancipazione rosa Riflessioni in un click

«La scelta» di una poliziotta: opera di Rosetta Zampedrini«La camionara»: si è raccontata a Felice Bianchetti
«La scelta» di una poliziotta: opera di Rosetta Zampedrini«La camionara»: si è raccontata a Felice Bianchetti

Impossibile restare impassibili. Quando lei non serve a chicchessia ma serve a sé stessa, è esultanza. «Non mi piace l’8 marzo», tornano a dire quelli del Gruppo fotografico Click. Siamo a Flero, a Palazzo Loda, in via Umberto I. Si solennizza col consueto contrappunto la Festa della donna. Felice Bianchetti e Rosetta Zampedrini (inossidabilmente) comunicano, per la 15esima manche, l’idea concreta dell’emancipazione rosa. «La camionara» e «La scelta» sono le loro rispettive riflessioni sul femminile, quest’anno tanto sradicato dai cliché professionali quanto avvinghiato all’indipendenza – di ruolo, genere, specularità. LE MOSTRE (informazioni e ingressi su www.gfclick.it) inaugurano domani alle 20.30 assieme ai toni caldi della Filarmonica Ligasacchi. «Incontro casuale, quello con Leonarda – racconta Bianchetti –, camionista leccese controcorrente». A 5 anni capisce che lavoro vuol fare, oggi ne sono passati 33 dal suo debutto su strada. «Solitudine, claustrofobia, movimento costante» sono i vertici del triangolo cui s’appende il reportage. Un viaggio da Piacenza a Genova, verso i mercati generali, partiti di giorno rientrati a notte fonda, mangiando in cabina, riposando nella cuccetta «di un mezzo spaziosissimo, immenso, pure comodo. Mi sono divertito ad accompagnare Leonarda nella sua casa mobile». Dimenticando finanche il bianco e nero sul guardrail: «Questa volta, sì. Questa volta colore, per il colpo d’occhio di blu e rossi quasi alieni», di nuvolosità indecifrabili entro la tragittante cronologia atemporale. PER LA CAMIONARA (così è nota, così si fa chiamare), attraverso la fatica in pullover cipria e sigarette lunghe un traforo, l’andamento cingolato diventa litania: «Ho combattuto contro giudizi e pregiudizi – commenta –. Tanta gente, pochi amici, ma veri. Vado ancora avanti sul nero asfalto a mangiare chilometri fin quando Dio lo vorrà».

(continua)

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Arrivano!!!!

 

La distribuzione del nostro libro “Soprattutto camioniste” è cominciata: tanti pacchi sono  stati spediti e tanti sono già arrivati a destinazione!

Queste foto sono di alcune delle colleghe che hanno partecipato con la loro copia nuova nuova tra le mani!

E’ per noi una grande gioia essere riuscite a portare a termine questo progetto e un immenso grazie va a tutte le ragazze/colleghe che hanno collaborato raccontando le loro esperienze di vita, i loro sogni, le loro emozioni, i loro problemi, il loro mondo visto dalla cabina di un camion!

 

Grazie a tutte e buona strada sempre!

Se siete interessati a riceverne una copia scriveteci alla nostra e-mail ladytruckbuonastrada@libero.it

e vi spiegheremo come fare!

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Auguri!

 

Un altro anno è passato, e noi siamo ancora qui… con passione e tenacia!

Buon compleanno Gisella, grazie per tutto l’impegno che metti nel mandare avanti il nostro gruppo!

Auguri da tutte noi e buona strada sempre!!!

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Perchè scrivere un libro?

 

 

Perché scrivere un libro sulle camioniste?

Perché volevamo creare una sorta di diario di bordo delle esperienze, delle emozioni, delle gioie e delle difficoltà che le donne che hanno deciso di fare questo mestiere hanno dovuto affrontare nel corso degli anni. Non è sempre facile diventare una “donna camionista”. Sono ancora tanti i pregiudizi e gli stereotipi legati a questo mestiere.

Nel 1998 una rivista femminile fece un sondaggio da cui risultò che il sogno delle italiane  era di fare la camionista. La qual cosa suscitò molto stupore nell’opinione pubblica.

Alcuni anni dopo, nel 2011, un’altra inchiesta mise in evidenza che sempre più donne svolgevano lavori considerati fino ad allora prettamente maschili: fabbre, camioniste, calzolaie, ecc.

A distanza di altri dieci anni, stando alle statistiche, il numero delle donne camioniste non è però aumentato di molto.

Siamo ferme al 2% del totale degli autisti. Non sappiamo quale sia la fonte esatta di questo dato, se fa riferimento alle patenti superiori attualmente in corso o ad altre cose.

La cifra sembra si aggiri sulle 2000 persone, e comunque il 2% vorrebbe dire che ogni cento camion che incrociamo, due dovrebbero essere guidati da donne. Provate a guardare nelle cabine se questo dato corrisponde alla realtà…

Il lavoro del camionista è da sempre considerato un lavoro da uomini, perché ci vuole la forza fisica – ora un po’ meno, almeno per guidare – perché è faticoso e impegnativo, comporta anche lunghe trasferte lontano da casa, notti passate in cabina, dover affrontare intemperie, neve, gelo, freddo d’inverno, ma anche il caldo estivo, le lunghe attese nei luoghi di carico/scarico e tutte le operazioni per effettuarli, come legare, aprire e chiudere centine piuttosto che attaccare tubi alle cisterne, ecc, ecc, e poi occuparsi della documentazione, sapersi destreggiare in ogni situazione.

Insomma, secondo gli uomini, queste non sono “cose” da donne…

E invece… invece nel corso degli anni ci sono state donne che hanno sognato di farlo questo mestiere e donne che ci sono riuscite, sono salite in cabina e ci sono rimaste, chi per brevi periodi, chi per tutta la loro vita lavorativa.

(….)

 

Questa è una delle prime pagine del libro…. poi continua con i 52 racconti scritti dalle ragazze del gruppo corredati da tante fotografie…

Se siete interessati/e a leggere le nostre storie scriveteci una mail all’indirizzo ladytruckbuonastrada@libero.it

e vi daremo tutte le informazioni necessarie!

Buona strada sempre!

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Il nostro libro!

 

 

Ce l’abbiamo fatta!

L’abbiamo stampato il “nostro” primo libro!

Le storie di 52 ragazze del gruppo,

per descrivere la vita delle camioniste italiane!

 

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